Rogozin e la dezinformatsiya

No, nessuna segnalazione stavolta, ma un video pubblicato su Twitter che grazie ai commenti di alcuni amici è finito sul mio feed, sia sul social dell’uccellino che su Facebook.



Probabilmente, mentre leggete queste righe, avrete già visto il video in questione e le smentite che stanno girando, ma per l’archivio di BUTAC sulla dezinformatsiya ho ritenuto fosse importante parlarne.

Il video è questo:



 



Vediamo della gente su una carrozza del treno, si sente parlare a voce alta, urlare, si vede un uomo che parla una lingua dell’est (che io a un primo ascolto non so distinguere) spintonare e colpire violentemente degli italiani contro cui stava urlando.

Il video viene condiviso dalla bacheca di Dmitry Rogozin, ex vice primo ministro russo. Il mentore dei fact-checker italiani se ne accorge quasi subito e fa presente a Rogozin che si tratta di un video datato e che non ha nulla a che vedere con quanto sta accadendo in Ucraina.

Riporta Paolo Attivissimo:

Molti lettori hanno scovato l’origine del video citato da Rogozin: si tratta di una storia avvenuta a Roma e risalente al novembre del 2018 (lo si nota dalla totale assenza di mascherine), come documentato a suo tempo da Corriere e askanews.

Rogozin invece che cancellare e scusarsi incalza Paolo:

 

Nell’immagine caricata su Archive da Paolo non si vede ma i like a Rogozin sono di più, e sono perlopiù di profili Twitter italiani, gente che scrive:

Si è appena guadagnato un nuovo follower. Chi insulta Attivissimo è mio fratello. 

Sì, perché questo ormai è il livello del dibattito su Twitter e sui social in generale. Nessuno, eccetto rare eccezioni, che entri nel merito, o che almeno se lo chieda, del perché l’ex vice Primo ministro russo, ora direttore dell’Agenzia spaziale russa, debba diffondere una notizia vecchia, che non ha nulla a che fare con la guerra in corso, giusto per dare addosso al Paese che le forze armate del suo hanno invaso, col pretesto di “denazificarlo”.

Sia chiaro, anche io vorrei denazificare il mondo, o meglio vorrei eliminare religioni ed estremismi, ritenendo che siano quelli i principali motivi che spingono la gente a imbracciare un’arma e a uccidere i propri simili. Ma non è che siccome ritengo certi estremismi il male penso, o addirittura scrivo pubblicamente, quanto mi piacerebbe bombardare la sede di alcuni movimenti estremisti in Italia. E io sono un comune cittadino, non un militare di alto grado che è stato in seconda alla guida di una delle maggiori potenze mondiali.

Non posso aggiungere altro, la dezinformatsiya è in atto da anni, ma alcuni sembra se ne accorgano solo ora.

maicolengel at butac punto it

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