Visti d’ingresso per i russi e dezinformatsiya

Ci state segnalando un post del 18 agosto 2022 a firma Dmitry Koreshkov, post che riporta:



Gli USA, la Gran Bretagna e l’UE stanno preparando emendamenti alla legislazione sulla immigrazione dei loro paesi.
Dopo lo sviluppo del quadro normativo, Canada, Giappone e Australia aderiranno all’accordo .
Dal 1° marzo 2023, la condizione obbligatoria per i cittadini Russi che desiderano ottenere il visto d’ingresso per tutti i paesi che hanno aderito a questo accordo sarà la registrazione di un video (presso il consolato del paese che emette il visto) con la condanna obbligatoria della operazione speciale militare della Russia in Ucraina e il riconoscimento dell’illegittimità del Governo del Federazione Russa e del Presidente Putin.
Il video verrà registrato in russo e inglese, i richiedenti del visto potranno leggere il testo da un foglio con una versione già pronta, oppure se lo desiderano, potranno aggiungere qualcosa personalmente.
La regola si applicherà a tutti i cittadini della Russia, indipendentemente dal fatto che abbiano o no una seconda cittadinanza.
Quindi per avere un privilegio, i cittadini russi dovranno tradire e condannare la loro Patria in nome della VERA LIBERTÀ DEMOCRATICA.
A quando la richiesta di farsi tatuare la svastica e mettersi in posa davanti alla telecamera con il braccio teso del saluto romano per ottenere un prezioso visto?

Non viene citata nessuna fonte, non viene riportata nessuna pezza d’appoggio a quanto scritto.

Esiste un’organizzazione, Fragomen, che si occupa  di monitorare le necessità di visti per chi vuole migrare in giro per il mondo, se ne occupano dal 1951 – potremmo definirli un’autorità nel settore – e sul loro sito hanno un’intera pagina dedicata alle difficoltà sorte con la guerra tra Russia e Ucraina, dove riportano quelle che sono le attuali norme aggiuntive per la richiesta di visti per chi vuole viaggiare dalla Russia ad altri Paesi. La trovate qui. Da nessuna parte si cita quanto riportato da Koreshkov, quindi in mancanza di fonti alle sue parole classificheremmo quanto da lui riportato come disinformazione, ma vista l’ultima riga di testo sulla svastica da tatuarsi e il saluto romano per ottenere il visto ci viene da definirla propaganda. Un conto è criticare i blocchi dei visti in tante regioni, un conto è accusare chi li ha imposti di essere nazista o fascista. Fino a prova contraria al momento è la Russia ad avere invaso un Paese confinante e non il contrario (ma l’uso della definizione “operazione speciale” da parte dell’autore del post indica che a lui questo concetto non è chiaro), abbastanza normale che ci sia una condanna internazionale in tal senso (almeno per chi riconosce che sia un’invasione).



Koreshkov vive facendo il money coach, cioè un coach che insegna come fare soldi facili tramite dei corsi in cui si definisce “il mago del denaro”, credo immaginiate tutti come la pensiamo su questo tipo di coaching: il denaro sicuramente lo fa quello che dovrebbe insegnare agli altri a farlo, facendosi pagare belle rette d’iscrizione ai corsi.

Ogni ulteriore considerazione potremmo farla se venisse fornita una fonte delle affermazioni.



Quello che però vorrei sottolineare è il tenore abituale dei post del signor Koreshkov, che per inciso da quanto riporta sul suo profilo Facebook vive a Lazise, sul Garda:

redazione at butac punto it

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