Zona Bianca e il false balance

Ci sono trasmissioni che invitano apposta ospiti che fanno sensazionalismo, su quello si campa, e grazie a quello si portano a casa lauti stipendi e tanti introiti pubblicitari. Lo ammetto, sono anni che attendo la fine della TV generalista, con quelle logiche di produzione che portano i padroni di casa a invitare soggetti come l’ex comico complottaro negazionista che va in giro con la maglietta della Decima Mas (ma poverino, lo fa perché è un collezionista) o l’ex senatrice free vax Bianca Laura Granato.



Oggi parliamo di Zona Bianca e della puntata del 13 novembre 2022. Dopo circa un’ora e 45 minuti di trasmissione si comincia a parlare di medicina, e ci sono sei ospiti che dibatteranno del tema. Sei ospiti che dimostrano alla perfezione come nelle redazioni non sappiano cosa sia il false balance, o lo sappiano alla perfezione ma se ne infischino.

Il false balance, per chi non l’avesse presente, è un “bias dei media”, spesso diffuso nel settore giornalistico, un pregiudizio che – ironicamente – quasi sempre deriva da un tentativo di evitare pregiudizi nel pubblico ma finisce per conferire un’illusione di rispettabilità a posizioni dubbie o non supportate. Si invitano infatti personaggi che sostengano posizioni diverse, senza però rispettare la proporzione in cui quella posizione è davvero rappresentata all’interno della comunità di riferimento (generalmente quella scientifica), e questo crea nello spettatore la percezione che un argomento sia molto più controverso di quanto effettivamente è.



Vediamo di capirci. Nella puntata del 13 novembre a un certo punto, come dicevamo, si parla di medicina, e come ospiti sono invitati:



Tre voci a favore dei vaccini e delle linee guida del Ministero della Salute (ma lasciatemi stendere un velo pietoso su Bacco), tre voci contrarie. Mettere tre voci contro tre offre allo spettatore a casa la percezione che esista realmente un dibattito sulla pandemia e che ci siano due posizioni opposte ed entrambe rispettabili. Ma è falso: la redazione sta appunto facendo leva su un false balance. Se prendessimo in considerazione la popolazione italiana e quanti sostengono l’idea della libertà di scelta sui vaccini ci accorgeremmo che sono una nicchia della popolazione, per non parlare della comunità scientifica dove la nicchia è ancora più piccola.

Inoltre, se da un lato ci sono tre soggetti con una laurea in medicina, perché devono essere messi a confronto con tre che non hanno lo stesso livello di competenze? Chiunque dotato di spirito critico è in grado di capire che questo modo di fare serve solo a sensazionalizzare il tema, a fare cagnara, non a fare informazione per gli spettatori a casa. E difatti assistiamo a una trasmissione in cui alzare i toni, parlare sulla voce degli altri, muovere accuse basate sul nulla è la normalità.

Purtroppo quello che si evince da una trasmissione del genere è che alla fine poco contano i fatti, quello che conta è saper usare il mezzo, e avere il tono di voce più alto del nostro opponente. A poco serve che il conduttore in qualche momento prenda posizione a favore della scienza e della medicina. Chi è a casa finirà la trasmissione convinto che l’opinione di Granato, Cancellieri, Schilirò sia comunque rispettabile, quando invece si tratta perlopiù di echi di complottismi vari, di nessuna affidabilità. Basti pensare a questa frase detta dall’ex vice questore:

Le persone a casa dovrebbero essere informate che vaccinati e non vaccinati si ammalano e contagiano allo stesso identico modo, quindi non c’è motivo di avere paura di un medico che non si è vaccinato…

La frase è una bugia, non è vero che vaccinati e non vaccinati si ammalano e contagiano alla stessa identica maniera, è vero che via via che il virus è mutato il vaccino ha avuto meno efficacia, è vero che il vaccino nelle prime fasi di sviluppo non è stato testato per prevenire il contagio bensì solo l’aggravarsi della malattia, ma non è vero che vaccinati e non vaccinati subiscano l’infezione da SARS-COV-2 alla stessa maniera. E basterebbe capirne un po’ di statistica e medicina per rendersene conto. Frasi come questa invece, pur se smontate subito dopo dall’ospite pro vaccino (cioè “l’ospite che non è no vax”: come ha ben spiegato Astutillo Smeriglia, infatti, i pro vax non esistono), restano impresse nella testa di chi guarda, che si convincerà che esista appunto un dibattito scientifico rispettabile sulla materia. E invece, come ha spiegato lo stesso Bassetti, su oltre 400mila medici iscritti all’Ordine coloro che hanno scelto di non vaccinarsi e che ora sono stati reintegrati al lavoro sono 1500. Ovvero, lo 0,375% dei medici non ha creduto nell’efficacia del vaccino. Schilirò, Granato e Cancellieri – che tra l’altro, e non casualmente, non sono medici – rappresentano quello 0,375%, Villa, Bassetti e Bacco il restante 99,625%. Capite cosa intendiamo per false balance, falso equilibrio?

Non è così che si può parlare di scienza e corretta informazione.

Finché i media tradizionali continueranno a trasmettere contenuti di questo genere, purtroppo, l’information disorder si diffonderà e i cittadini continueranno a essere pesantemente disinformati su svariati temi. Perché noi ci limitiamo quasi sempre a trattare la parte scientifica di queste trasmissioni, ma le redazioni – che sanno che la formula polarizza gli spettatori e, quindi, funziona alla grande – fanno lo stesso gioco con qualsiasi tema che affrontano.

maicolengel at butac punto it

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