Bruno Gröning e la dottrina Heilstrom

Raccontiamo chi è Bruno Gröning, chi sono gli amici del suo Circolo e su cosa si basa la dottrina secondo la quale dovrebbe riuscire a guarire qualsiasi malattia

ARTICOLO AGGIORNATO

In principio ci era stato segnalato che il Comune avesse dato il patrocinio all’incontro, in realtà ha solo concesso la sala Margherita Hack (povera Hack).

Oggi trattiamo, tardivamente, una segnalazione che ci è arrivata da un’amica. Amica che venerdì scorso ci aveva scritto:

…il mio bucolico Comune, per non smentirsi mai, ha concesso una sala per questo incontro che mi sa di una mega schifezza da santone, hai qualcosa da dirmi?

L’incontro di cui parlava e che si è svolto per l’appunto sabato scorso è questo:

NON ESISTE L’INGUARIBILE Bruno Gröning – Una strada per la salute di corpo e anima. Le persone guarite raccontano la loro guarigione.

Su BUTAC anni fa avevamo un lungo articolo che raccontava nel dettaglio chi fosse Bruno Gröning e perché bisognava diffidare dal “Circolo degli amici” dello stesso. Purtroppo l’autore del suddetto articolo un giorno ci ha chiesto di rimuovere ogni suo scritto da BUTAC e così quel pezzo è svanito. In rete si trova scarso materiale critico sulla figura di Gröning, materiale che invece si trova in inglese e in tedesco.

Abbiamo colto l’occasione per scrivere un nuovo articolo che introducesse la figura di Gröning e dei suoi adepti a voi che ci leggete, sia mai che possa servire a evitare nuovi incontri come quello di Greve in Chianti, che ormai si è tenuto.

Parte di quanto riporto viene dal libro A Demon-Haunted Land: Witches, Wonder Doctors, and the Ghosts of the Past in Post-WWII Germany di Monica Black, professoressa di Storia all’Università del Tennessee, libro che in italiano non è stato tradotto, ma si tratta davvero di un lavoro meritorio.

Chi era Bruno Gröning?

Gröning nasce nel 1906 a Danzica, quarto di sette figli. Il cognome originale è Gronkowski, Grenkowski o Grzenkowski, ma fu cambiato dal padre nel più tedesco Gröning quando il potere nazista in Germania cominciò a crescere. Lui, il padre e il fratello furono parte attiva del partito nazista in quegli anni, e un cognome più tedesco tornava utile. Come riporta la sua biografia, fu arruolato nella Wehrmacht nel 1943 e, catturato dai soldati sovietici, passò il periodo tra marzo e ottobre 1945 in un campo di prigionia a Frankfurt an der Oder.

Dopo la prigionia tornò dalla sua famiglia in un villaggio nel distretto di Dill, nella Germania occidentale. Si sposò con Gertrud, con la quale ebbe due figli. Morirono entrambi, uno per la miseria della guerra, l’altro per la fame del dopoguerra.

Il primo caso celebre

Bruno Gröning divenne famoso nella Germania del dopoguerra principalmente grazie a una serie di eventi e del loro racconto sui media che enfatizzavano le sue presunte capacità di guarigione. Ad esempio, uno che contribuì significativamente alla sua fama fu il caso di Dieter Hülsmann, un ragazzo di nove anni con distrofia muscolare. La storia del miglioramento improvviso della condizione di Hülsmann dopo un incontro con Gröning ricevette un’ampia copertura mediatica, soprattutto sui giornali locali e nazionali dell’epoca.

Questo caso attrasse molte persone con varie malattie, nella speranza di guarire anche loro. In realtà alcune cronache dell’epoca sostengono che Dieter Hülsmann si fosse solo alzato dalla sedia a rotelle e avesse barcollato per qualche metro, altro che guarigione. I medici che lo visitarono dissero che il quadro clinico non era affatto cambiato. Ma questo non fermò i “credenti”. Il fenomeno mediatico attorno a Gröning crebbe a dismisura e lo portò ad essere soprannominato il “dottore miracoloso”, nonostante non avesse alcuna formazione medica.

Le guarigioni di massa

Gröning teneva incontri pubblici e sedute di guarigione che attiravano migliaia di persone. Questi eventi erano spesso organizzati in luoghi pubblici o sale che potevano ospitare grandi folle. La presenza di un numero così elevato di persone, alcune delle quali testimoniavano di aver sperimentato miglioramenti o guarigioni, contribuì ulteriormente alla sua fama. Per questo attirò l’attenzione delle autorità sanitarie e giudiziarie, diventando oggetto di indagini e processi per pratiche mediche senza licenza. Ma questi processi, invece che offuscarne la figura e il mito, non fecero altro che accrescere la sua fama, ancora una volta grazie alla copertura dei media.

In tutta la Germania occidentale la folla aspettava Gröning, anche al Traberhof di Rosenheim. ©Archivio

Nel 1954 le autorità degli Stati federali della Germania vietarono i suoi spettacoli, e a quel punto lui insieme al suo entourage s’inventò il marchio Gröning da applicare a un prodotto, delle palline di stagnola, che venivano vendute sostenendo che fossero caricate dell’energia dello stesso guaritore, e che quindi contenessero un concentrato dei suoi poteri curativi.

La “palla miracolosa” di Bruno Gröning

Palline che venivano anche lanciate durante gli spettacoli, raccontando che fossero state mescolate col suo sangue, o che contenessero unghie delle sue mani o dei suoi piedi.

La condanna e la morte

Nel 1958 Gröning fu accusato di violazione della legge sull’abuso della professione medica e di omicidio colposo, e condannato a una multa e alla prigione con sospensione della condizionale.

L’accusa era relativa all’aver convinto una ragazza di 18 anni, Ruth Kuhfuß, ad abbandonare le cure per la tubercolosi di cui soffriva, promettendole la guarigione se avesse seguito i suoi insegnamenti. La ragazza morì, e questo portò alla causa e alla successiva condanna.

Gröning fece ricorso in appello, ma non visse abbastanza da vederne l’esito. Morì di cancro in una clinica di Parigi il 26 gennaio 1959, e fu sepolto nel cimitero di Dillenburg. Il procedimento legale verrà interrotto dopo la sua morte. Aveva 53 anni.

Il circolo degli amici

Dopo la morte di Bruno Gröning, Grete Häusler, collaboratrice di lunga data e presunta guarita, fondò il Bruno Gröning-Freundeskreises, il Circolo degli amici di Bruno Gröning, per preservare la sua eredità e diffondere i suoi insegnamenti, che coinvolgevano una misteriosa “forza divina” in grado di guarire qualsiasi malattia. Il Circolo professava e professa tutt’ora “la dottrina dell’Heilstrom” ovvero l’idea che esista un “flusso divino di guarigione” che viene trasmesso dall’aldilà grazie a Bruno Gröning, ma solo coloro che credono nell’esistenza di questo flusso possono riceverlo e venirne beneficiati.

Il Circolo, con la sua dottrina, persuade gli individui particolarmente suggestionabili che sia possibile curarsi da ogni disturbo, inclusi quelli letali, attraverso l’Heilstrom. Tale convinzione è particolarmente pericolosa: se non nota progressi, il malato che frequenta tale circolo può arrivare a credere di non aver avuto sufficiente fede negli insegnamenti ricevuti. Chi cade nella trappola di culti, falsi guru e “cure spirituali” tende ad alienarsi socialmente ed emotivamente, giungendo fino al rifiuto dei trattamenti medici, come la povera Ruth nel 1959.

Grazie al Circolo, Bruno Gröning diventa, per i suoi seguaci, una specie di mediatore tra essi e il loro Dio; inizialmente la divinità era quella cristiana, mentre in seguito verranno rimossi i collegamenti con tale religione per non offendere – ovvero allontanare – i fedeli di altri credi.

Chi non riesce a guarire, secondo gli insegnamenti del Circolo, è l’unico colpevole della mancata guarigione, poiché la sua fede non è abbastanza forte.

Concludendo

Io spero che sia chiaro a tutti che stiamo parlando di una setta, che mescola pseudoscienza e fede con una facilità disarmante.

Una setta che genera lauti guadagni da chi crede ciecamente ai suoi precetti. Qui ad esempio potete vedere uno dei tanti prodotti venduti sfruttando il nome di Bruno Gröning:

BILANCIO ENERGETICO per questa palla Bruno Gröning 120€

L’idea che in una sala comunale dedicata a Margherita Hack si sia tenuta una conferenza di questa setta credo abbia fatto rivoltare nella tomba la povera Hack. Chissà cose ne pensa l’Ordine dei Medici di Firenze, il sindaco di Greve li avrà contattati prima di concedere la sala?

Oltre al libro citato in apertura, per quest’articolo ho usato molte altre fonti, quasi tutte tedesche:

In chiusura ci teniamo a far presente che questo genere di incontri si svolgono con regolarità sul territorio italiano, per questo riteniamo sarebbe il caso che altri più autorevoli di noi si occupassero della questione:

maicolengel at butac punto it

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