IT-Alert e la “terrorizzazione della popolazione”

Cerchiamo di capire cosa non torna nelle spiegazioni del prof. Frajese sul funzionamento di IT-Alert

In un recente episodio di una trasmissione su Radio Radio, il prof. Frajese ha espresso alcune preoccupazioni riguardo al sistema IT-Alert. Ma una semplice analisi delle sue affermazioni rivela in realtà una mancanza di comprensione su come funziona il sistema.

L’analisi dettagliata

Il prof. Frajese ha dichiarato:

…su It Alert, volevo dirvi: guardate, non prendete sottogamba le cose che vengono fatte in questa maniera perché non è un gioco. Se è stato fatto questo è perché vedrete che da qui a quando verrà utilizzato per indicarci chissà che cosa è un altro strumento di terrore. Perché se tu un giorno sarai a casa tua e tutti i telefoni inizieranno a squillare dicendo A B o C il terrore si spargerà ad ampie mani. Quindi è un ulteriore strumento di terrorizzazione (sic) della popolazione e per tua informazione hai perfettamente ragione: Io ieri stavo a L’Aquila, per altre ragioni lì a livello della Regione, e mi è scattato l’IT-Alert nonostante io lo avessi disattivato. Ho fatto tutta la procedura ma chiaramente l’hanno riattivata e me l’hanno fatto suonare.

Contrariamente a quanto affermato dal prof. Frajese, le guide online spiegano chiaramente che, anche disattivando la notifica, durante la fase di test si riceverà comunque il segnale se il telefono è acceso e in una zona coperta da segnale telefonico. Questo è confermato da diverse fonti, tra cui SmartWorld e FanPage, che spiegano che la notifica di test ha una priorità molto alta e l’unico modo per evitarla è spegnere completamente lo smartphone.

Quindi, nessuno ha “riattivato” le notifiche sul telefono del prof. Frajese: ha sperimentato semplicemente il funzionamento normale del sistema IT-Alert. Questo sistema è progettato per avvisare la popolazione in caso di emergenze gravi come terremoti, collassi di dighe, attività vulcaniche, incidenti nucleari o radiologici e altre catastrofi. È importante che le persone comprendano l’affidabilità di questo sistema, e questo lo si può fare solo comprendendo correttamente e chiaramente come funziona, senza ambiguità, evitando disinformazione che potrebbe portare a non prenderlo sul serio in momenti di reale pericolo.

Concludendo

Le mille ipotesi lanciate dai complottisti sui possibili usi di It-Alert sono un esempio di disinformazione pericolosa: IT-Alert è uno strumento essenziale per mantenere la popolazione informata e al sicuro durante emergenze reali. Per evitare di cadere nella trappola della disinformazione, soprattutto se può mettere a rischio la nostra incolumità, è importante sia confrontarsi con fonti affidabili e accurate, sia avere consapevolezza del funzionamento dei dispositivi che utilizziamo tutti i giorni.

maicolengel at butac punto it

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