Guadagni facili, troppo facili…

maicolengel butac 6 Mar 2020
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Ogni volta che vi vengono proposti facili sistemi per guadagnare soldi si deve accendere un segnale d’allarme nella vostra testa. Un segnale che deve suonare molto forte, perché spesso il rischio è di perdere soldi, non guadagnarli.

Mi avete segnalato l’ennesima “piattaforma” che promette guadagni facili. Mi sono visto due video, uno da 30 minuti e uno da 45, video dove per tutto quel tempo si racconta aria fritta. Nulla di concreto che spieghi come sarebbe fattibile il facile guadagno promesso.

Purtroppo so già che pubblicare questo articolo, come successo in passato, porterà a minacce legali di vario genere, ma non scriverlo significa non mettervi in guardia.

Già nel 2016 si parlava di questa piattaforma, su La Nuova Sardegna la faccenda veniva presentata con queste parole:

Sarà presentato domani a Ozieri HappyDemy, il primo social business network esistente al mondo. Nato da menti italiane e creato in Sardegna, oggi conta già oltre 5000 iscritti ed una presenza internazionale in oltre 130 paesi. Si tratta di una community che, a detta dei fondatori, sta creando il mondo 2.0. HappyDemy funziona tramite web e mette in contatto utenti in tutto il mondo «disponibili a voler creare una vera alternativa al sistema socio economico internazionale»

Nessuna spiegazione nell’articolo del 2016, pochissime spiegazioni nei video in circolazione oggi. Si tratterebbe di un social network dove sei pagato per le interazioni che i tuoi post generano. In pratica ci si iscrive a questo nuovo social network – che a parte i primi tre mesi gratuiti ha un costo d’iscrizione di 7 pound al mese – e per ogni post che fai verresti pagato per le interazioni dei tuoi follower. Scrivere un post però non è gratuito, ma costa 0.5 pound.

Un lettore di BUTAC si è preso la briga di fare qualche calcolo:
Il programma funziona solo ad invito. I primi 3 mesi sono gratis e hai 7 post gratuiti
 Dopo la prova gratuita:

    •       Costa 7 pound al mese
    •      Un post costa 0.5 pound
    •     Per ogni amico aggiunto guadagni 0.35
    •     Per ogni like sul social interno (quindi con gente che paga) ricevuto guadagni 0.10
    •     Per ogni commento ricevuto sul social interno (quindi con gente che paga) guadagni 0.20

 Se aggiungi 5 amici, diventi promoter.

    • Da promoter guadagni 0.56 per ogni cliente che fai iscrivere
    • Da promoter guadagni 0.11 al mese per i clienti aggiunti dai tuoi promoter

Morale della favola
Nel periodo gratuito, ho 7 post in 3 mesi.
Per guadagnare 7 pound (costo mensile del premium) devo raggiungere uno dei seguenti obiettivi:

    •  ricevere 70 like
    •  35 commenti
    •  aggiungere 13 amici. Questi 13 amici pagheranno dopo il terzo mese 91 pound. Da ognuno di loro guadagno 0.56, ossia 7.28 pound.

 Supponendo che riceva questo compenso già durante il trial, per guadagnare io 14,28 pound, porterò alle tasche dell’azienda almeno 91 pound.  
 Nel periodo a pagamento spenderò 7 pound al mese per il premium, e (ad esempio) 3 pound per pubblicare 6 post.
Per recuperare i 10 pound, dovrei raggiungere uno di questi obiettivi:

    • Ricevere 100 like
    • Ricevere 50 commenti
    • Trovare 18 clienti, che pagheranno un totale di 126 pound.

 Se non raggiungo questi obiettivi, sarò verosimilmente portato a creare altri post, dal valore di 0.5 pound l’uno. Se investo altri 5 pound per 10 post, dovrò quindi recuperare 15 pound.
 Come?

    • Ricevendo 150 like
    • Ricevendo 75 commenti
    • Trovando 26 nuovi clienti.

Quanto sopra è il meccanismo, credo che nella forma in cui ce l’ha mandata il nostro lettore (a proposito: grazie infinite!!!) sia abbastanza chiaro come funzioni, e chi materialmente ha da guadagnare dal vostro operare con post e interazioni…

La cosa che posso aggiungere è che dietro al sistema c’è un volto che avevo già incontrato sulla mia strada quando, a blog aperto da pochissimo, trattai BONOFA e CLUB7. Il soggetto era un importante membro di BONOFA. L’articolo vecchio fu rimosso da BUTAC dopo minacce legali che all’epoca spaventavano. Oggi non abbiamo scritto nulla di querelabile, solo informazioni reperibili da tutti su come funziona il sistema proposto. Informazioni che mi portano a dire che gli unici che hanno da guadagnare sono coloro che gestiscono il portale.

BONOFA chiuse e non perché non funzionava, tutt’altro: per i soggetti che avevano lanciato il sistema era stata molto fruttuosa, probabilmente un po’ troppo, visto che nel 2016 i tre manager che l’avevano lanciata furono arrestati. Come riporta un quotidiano tedesco dell’epoca:

Il modello di business dei manager del gruppo Alpha (il settore assicurativo di BONOFA) era apparentemente basato su uno schema piramidale fraudolento, i pagamenti ai clienti venivano fatti – quando venivano fatti-  usando i denari dei nuovi clienti.

Non credo serva aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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