L’insegnante di Rende e lo sciacallaggio

Il 31 gennaio, come in tanti avete letto e sentito sui media tradizionali, un insegnante di 33 anni si è dato fuoco di fronte alla caserma dei carabinieri di Rende. In tantissimi state chiedendo lumi sulla vicenda. Ne hanno già parlato su Open, con un articolo firmato dall’amico David Puente, ma evidentemente la disinformazione galoppa veloce e non tutti seguono Open.

Quindi cerchiamo, in poche righe, di fare il più possibile chiarezza sui fatti. La prima cosa da dire è che non essendo noi testata giornalistica ammetto che averi evitato di parlare di un caso di cronaca così recente e su cui ancora non si sa molto. Ho atteso, non volevo fare come certi sciacalli che senza nulla in mano si sono buttati a caldo sulla notizia cercando di cavalcarla a favore delle loro narrazioni. Il gesto drammatico è stato sfruttato purtroppo da tanti soggetti, che a caldissimo sulla vicenda hanno commentato i fatti senza avere certezze su cosa fosse avvenuto.

Oltre ai soggetti citati da Open, nella lista di coloro che hanno cavalcato la notizia forse un filo troppo presto c’è anche il solito Matteo Gracis, che il 1 febbraio ha anche pubblicato un video di 12 minuti dove sosteneva che l’insegnante fosse morto, e riprendeva un tweet (poi rimosso) che era stato pubblicato dal sindacato UIL Scuola Monza e Brianza in cui si sosteneva che l’insegnante si fosse dato fuoco perché sospeso in quanto non vaccinato. Nell’articolo dell’Indipendente viene ripreso il tweet della UIL spiegando però che che le motivazioni alla base del gesto non sono ancora sicure.

Gracis nel suo video del 1 febbraio sosteneva che fosse vergognoso che nessun giornale ne stesse parlando, ma come al solito siamo di fronte a un’esagerazione di Matteo, non è vero che nessuno ne abbia parlato:

Eppure il titolo del video di Matteo pubblicato il 1 febbraio è proprio:

Insegnante si da fuoco. Dove caxxo è la stampa?!

Se vogliamo fare i pignoli La Stampa è uscita come Matteo, il 1 febbraio. Sì, perché anche l’articolo dell’Indipendente, il giornale fondato da Gracis, sulla vicenda è uscito il 1 febbraio, quindi il giorno dopo i fatti.

E anche nei commenti sull’indipendente notiamo come la narrazione di Gracis sia approvata al 100% dai suoi lettori, ad esempio Roberto che scrive:

Con il massimo rispetto per il dramma personale dell’uomo, è allucinante constatare come basti il dubbio che il gesto estremo sia stato dovuto alla disperazione o alla protesta contro l’obbligo vaccinale (in aggiunta evidentemente ad una mancanza di equilibrio psicologico) per far sì che nessun giornale/TV ne parli: in questo modo viene dimostrato come anche la scelta estrema di dare la vita in un modo tanto drammatico ed eclatante possa essere totalmente inutile, è sufficiente non parlarne.
Se il gesto l’avesse compiuto una donna picchiata dall’ennesimo idiota piccolo uomo avremmo decine di politici, sociologi e psicologi indignati a menarcela in TV, ognuno con la propria verità! Ovviamente con il massimo rispetto per le donne vittime di ogni tipo di violenza, che è una cosa che non si può accettare mai e poi mai! Ma tranquilli tutti, c’è il festival di Sanremo sulla RAI ed il Grande Fratello su Mediaset, va tutto bene!!
E’ pazzesca la manipolazione che subiamo quotidianamente…

Roberto ha ragione, la manipolazione è pazzesca, ma non si rende conto che anche lui col suo commento dimostra di esserne vittima, quando invece è convinto di essere tra quelli “svegli”.

Lo stesso per nameide:

Ha poca importanza quali siano le ragioni e la situazione “vaccinale”. E’ drammatico e grottesco che la stampa non ne parli. E’ emergenziale e incredibile che qualcuno possa controllare così totalmente la stampa e i media nazionali, tanto da ignorare un fatto di cronoca così eclatante !!! L’ennesima prova che siamo in un regime ultra totalitario e neppure sappiamo chi veramente ha jn mano il “potere assoluto”, su media tv, stampa, internet, facebook, google, parlamento, governo e Stato. !

O un altro Matteo:

E’ davvero triste che non se ne parli da nessuna parte, tolto che qui; “l’insegnante aveva concluso la doppia dose vaccinale a metà agosto e il suo green pass sarebbe stato valido sino a metà febbraio in attesa della terza dose”, eh beh…se l’orizzonte di metà febbraio è considerabile sufficiente per non collegare questa tragedia al passaporto vaccinale dell’insegnante in scadenza, possiamo davvero dormire tra doppi cuscini.

Detto ciò ad oggi quello che si sa della vicenda è che l’insegnante era vaccinato e non era stato sospeso dal suo incarico. I motivi dietro al gesto, sicuramente di protesta, sono al momento ignoti. Esistono post di familiari che hanno subito prese le distanze dalla possibilità che si tratti di protesta che abbia a che fare con vaccini e green pass.

Ma di più non sappiamo noi, come non lo sa nessun altro se non il povero insegnante, al momento (sto scrivendo il 2 febbraio 2022 alle ore 17:45) ricoverato in condizioni gravissime.

Io non credo si possa fare altro che attendere aggiornamenti.

maicolengel at butac punto it

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