Licenziata dopo il servizio delle Iene
No, non è una bufala, o meglio questo comunicato che circola online è disinformazione che vorrebbe far credere si tratti dell’opera dei cattivoni della BigPharma! (GOMBLODDO!1UNO!!!SVEGLIA)
Mercoledì 5 marzo a “Le Iene” su Italia1 è andato in onda un interessante servizio tutto documentato su come un signore malato di tumore sia riuscito a bloccare la malattia grazie anche all’introduzione di una alimentazione vegana, in gran parte crudista.
Michela, dott.ssa sia privata ma anche specialista al San Raffaele di Milano, ha dato la sua disponibilità a spiegare alle telecamere in che modo tutti i suoi pazienti siano riusciti a trarne tanto beneficio.
Il giorno dopo ha iniziato a ricevere migliaia di chiamate da tutta Italia a cui lei sta cercando di dare risposte, perché è una persona eticamente corretta.
L’ho incontrata oggi e mi ha detto che ieri il suo primario del S.Raffaele l’ha chiamata e l’ha licenziata in tronco.
Lei mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi, per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura.
Capite? Se ne fottono della salute dei pazienti!
Ebbene, Michela, che è una grande professionista, guardandomi negli occhi mi ha detto che lo rifarebbe altre cento volte, perché è molto più importante informare le persone piuttosto che lasciarle all’oscuro di certe cose così importanti solo per interessi economici.
Se volete, aiutatemi a diffondere la notizia.
Queste sono esattamente le parole di Michela, quindi non è una mia interpretazione.
Lei stessa mi ha chiesto di aiutarla a diffondere la verità al fine di aiutarci.
Ecco con l’ultima frase si giocano davvero tutta la rispettabilità possibile: aiutarla a diffondere la verità!!! La verità non era quella giusta già il giorno dopo del servizio delle Iene, visto che il San Raffaele ha, fin da subito, specificato che la Dott.ssa era una consulente esterna, e che quindi non si può trattare di licenziamento, ma solo d’interruzione di collaborazione tra l’Ospedale e la dietologa. Questa fin da subito la dichiarazione della direzione del San Raffaele:
L’IRCCS Ospedale San Raffaele, in riferimento al servizio “Alimentazione e malattie. La storia del tumore guarito di Antonio”, in onda durante la trasmissione Le Iene (Italia 1, mercoledì 5 marzo), dichiara che nessuno studio in tal senso è in corso presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e osserva che ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica…Alcune attenzioni dietetiche possono avere ruolo e spazio nell’inquadramento generale di una terapia oncologica come di terapie per altre malattie, ma nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori. L’IRCCS Ospedale San Raffaele precisa inoltre che la dr.ssa Michela De Petris è consulente dell’Ospedale dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico. La dottoressa, nell’intervista, ha tuttavia espresso opinioni personali. L’Ospedale puntualizza che il caso clinico oggetto del servizio si riferisce ad una persona che non è stata seguita dalla dr.ssa De Petris presso il San Raffaele, ma in altre strutture sanitarie.
Dichiarazione che a noi di BUTAC come a tanti debunker italiani non fece che piacere…sentire oggi che si anche proseguito ad interrompere la collaborazione con la suddetta è ulteriore motivo di gioia. Non perché la Dott.ssa ha perso un ‘entrata economica, sono sicuro che i gruppi sui social che supportano le sue parole saranno veloci a trovarle nuove occupazioni, e conto presto sulla stampa di un libro in merito. Ma la gioia viene dal fatto che finalmente qualcosa si smuove…che le informazioni corrette possono, se divulgate nella giusta maniera, portare a qualche cambiamento. Chissà che qualcuno non mi faccia sapere qualcosa del medico di cui parlavo oggi pomeriggio!
Della dott.ssa De Petris ha parlato più a fondo Giornalettismo!
La redazione at butac punto it