L’omeopatia, l’informazione e la fuffa

Garattini

Ieri abbiamo parlato di Iene e Blue Whale, oggi ci riallacciamo a un servizio andato in onda la settimana scorsa.

Il titolo del servizio delle Iene era:

Omeopatia: medicina o acqua fresca?

Voi che leggete BUTAC da sempre non avete bisogno di grandi sforzi per dare la risposta corretta. Nadia Toffa invece ha avuto bisogno di intervistare un medico omeopata e uno scienziato, Silvio Garattini. Già in partenza questo modo di fare è a mio avviso errato, perché il telespettatore è portato a credere che ci siano due fronti comuni sullo stesso piano, che l’omeopata e lo scienziato abbiano la stessa valenza. E che quindi le loro affermazioni siano ugualmente importanti. (Questo errore di logica si chiama false balance.)

Peccato però che alla domanda di Nadia Toffa:

Dottoressa, un’otite può essere guarita con l’omeopatia?

La risposta sia:

Assolutamente sì!

E a me sale la carogna. Ma come, il servizio parte proprio dal povero bimbo morto perché i genitori gli hanno curato un’otite con l’omeopatia e stiamo ancora qui a discutere? Siamo seri? Sia chiaro, io comprendo che Nadia Toffa sta solo facendo il suo lavoro, ma volesse farlo al meglio avrebbe dovuto porre la stessa domanda a Garattini, che probabilmente l’avrebbe mandata a quel paese.

La dottoressa poi si lamenta:

Gli scienziati sono una comunità che discute, e invece qui non si vuole discutere, l’omeopatia dev’essere bandita…

E nessuno che le faccia presente che la comunità scientifica ha discusso ampiamente della questione e che l’ha bollata da anni come pseudoscienza. Solo uno sparuto gruppo di medici e farmacisti (oltre a un nutrito gruppo di ciarlatani) fa ancora di tutto per difenderla.

E invece…

La tonsillite con le placche se ti vanno via le placche il giorno dopo non può esser casuale.

Peccato che di questa magica cura per la tonsillite non esistano prove se non le “esperienze personali” riportate su libri da soggetti suggestionabili al placebo. Ma la dottoressa non si ferma:

Di fronte all’uso per esempio in veterinaria, invocare strane magie, effetti placebo, pseudoscienze… insomma è difficile.

No, non è difficile, è noto che anche gli animali subiscono in piccola parte l’effetto placebo, la maggioranza degli esseri viventi se coccolata ne ha beneficio, che sia a base di carezze o acqua e zucchero poco importa. Qualcuno sostiene succeda anche con le piante. Ma la dottoressa fa finta di non sapere queste cose, perché deve evidentemente difendere a spada tratta la pratica omeopatica.

Io la capisco, ma se Nadia Toffa davvero avesse voluto fare un servizio ben confezionato avrebbe dovuto ribadire più volte che non esiste letteratura scientifica seria a supporto dell’omeopatia. Anzi, sono sempre di più i Paesi in cui si sta cercando di cambiare le regole in merito. In Europa ad esempio, mentre da noi il dibattito costante sull’uso di certe pseudocure come l’omeopatia sembra vedere la comunità medica spaccata a metà, ci sono Paesi come la Grecia dove le cose stanno lievemente meglio.

Il Consiglio nazionale della sanità ellenica difatti ha presentato da pochissimi giorni un documento che dice:

…considerando le prove finora presentate per l’omeopatia, ha concluso che “non costituisce trattamento medico o farmaceutico metodologia e pratica scientifica ,  è uguale o complementari alla scienza medica, non è nemmeno” medicina alternativa” sottolineando in particolare che “l’omeopatia non deve essere associata ai termini “cura” e/o “atto medico“.

Il Consiglio nazionale ha per cui proposto che:

chiunque eserciti laurea in medicina non deve promuovere una pseudoscienza riconosciuta ai suoi pazienti, in quanto ciò significherebbe che tale medico non sia abbastanza acculturato dal valutare questi dati e come medico stia deliberatamente ingannando i pazienti.

Sia chiaro, anche da loro ci sono voci che si scagliano contro la proposta, come l’Ordine dei medici di Atene, ma sappiamo benissimo che dietro a chi difende il prodotto omeopatico ci sono sempre gli stessi medici non acculturati che sull’omeopatia fanno lauti guadagni, e i produttori che devono per forza di cosa difendere il proprio prodotto.

La cosa che mi fa sorridere di più è che il consiglio ellenico non basa le proprie affermazioni su studi australiani o inglesi, ma su questo documento russo:

Commission on Pseudoscience and Research Fraud

Memorandum #2
HOMEOPATHY AS PSEUDOSCIENCE

This memorandum by the Commission on Pseudoscience and Research Fraud at the Russian Academy of Sciences General Committee announces that treatment with very small amounts of different substances, used in homeopathy, has no scientific grounds. This conclusion has been made based upon detailed study of articles in scientific journals, reports on clinical trials and their systematic reviews.

Documento prodotto dall’Accademia russa delle scienze, documento che conferma l’inutilità dell’omeopatia. Chissà come la prenderanno i tanti sostenitori dell’omeopatia che hanno Putin come santino nel portafoglio.

Mostrare un medico omeopatico contrapposto a un Silvio Garattini è quella che definirei falsa par condicio, il messaggio che arriva allo spettatore è che abbiano la stessa autorevolezza e importanza. Quando invece dal lato di Garattini pesano gli studi scientifici approvati dalla comunità scientifica internazionale, sull’altro piatto della bilancia invece abbiamo acqua, zucchero ed esperienze personali.

Io so di chi fidarmi, e voi?

maicolengel at butac punto it

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