Donna di 110 anni fa causa alle Poste…

Il giornalismo una volta si rendeva utile, oggi pubblica qualsiasi velina arrivi in redazione

Un tempo i giornali malfatti avevano almeno il pregio di uscire in edicola, facendo lavorare gli edicolanti, e una volta acquistati si poteva usarli per incartare il pesce, pulire i vetri, accendere il camino o, in casi estremi, come carta igienica. Oggi purtroppo molte delle testate che pubblicano un discreto quantitativo di fuffa escono principalmente in formato digitale, e quindi quell’utilità è venuta in larga parte a mancare.

Peccato, perché una copia del FQ Magazine con questo titolo:

Donna di 110 anni fa causa alle Poste: “Ho trovato un buono da 25 milioni di lire. Oggi vale 195mila euro, ma non vogliono rimborsarmelo”

L’avrei usata volentieri per altri usi piuttosto che per leggerlo, e invece in mezza giornata ho ricevuto da più persone lo stesso link e non posso usarlo se non come base per un velocissimo fact-checking, o meglio un copia e incolla della miriade di vecchi articoli sulla stessa materia. Siamo di fronte a uno dei mille prodotti della grande fabbrica delle fake news:

Non è mai troppo tardi per sperare di incassare una cifra importante. Questo è ciò che ha scoperto la signora Anna L., classe 1913, originaria di Lanciano (Chieti) e residente a Roma, che a 110 anni ha trovato un vecchio buono postale fruttifero che oggi vale una fortuna. Il buono, emesso il 19 maggio 1987 e ritrovato casualmente in una vecchia scatola durante una riorganizzazione di famiglia, ammontava originariamente a 25 milioni di lire. Oggi, secondo i calcoli dell’associazione Giustitalia che assiste Anna, il suo valore attuale si aggira intorno ai 195.000 euro.

Il nome magico è, come spesso accade, Giustitalia, e la redazione del FQ Magazine insieme a quella di Leggo c’è cascata con tutte le scarpe. La cosa che lascia allibiti è che l’ultima volta, a marzo, ci era cascata Repubblica che poi aveva ritrattato, rifacendo l’articolo con questo titolo:

Sondrio, i milioni di lire nella cassapanca e l’avvocato fantasma: la fake news di Giustitalia sulla denuncia a Bankitalia di Lorenzo P.

Noi capiamo che la redazione del FQ Magazine che pesca articoli a caso dalla rete per fare un po’ di clickbait nemmeno ci provi a verificare le notizie, ma l’informazione che i comunicati stampa di Giustitalia non andrebbero mai e poi mai pubblicati – un po’ come quelli di AIDAA e Lorenzo Croce – dovrebbe essere diffusa a sufficienza. Ogni volta che viene pubblicato uno di questi comunicati stampa si sta dimostrando una sola cosa: che quella redazione non fa nemmeno una basilare analisi dei fatti. Perché qualsiasi giornalista in pochissimi minuti si accorgerebbe che dietro a quei comunicati stampa c’è qualcosa che non quadra.

Ma questo evidentemente non è sufficiente per far sì che anche gli ultimi lettori abbandonino la nave… peccato, perché solo quando chiuderanno tutti si potrà sperare di un sano repulisti e un ritorno a un giornalismo basato sull’analisi dei fatti, anche solo le analisi che si potrebbero fare con competenze da prima elementare sarebbero più serie di questo modus operandi.

Sia chiaro, la notizia se la cerchiamo è apparsa su altri quotidiani, sia mai che pensiate che ce la prendiamo solo col FQ Magazine:

  • Il Gazzettino – Anna a 110 anni fa causa alle Poste: «Ho trovato un titolo da 25 milioni di lire. Oggi vale 195mila euro, ma non vogliono rimborsarmelo»
  • Leggo: Anna a 110 anni fa causa alle Poste: «Ho trovato un titolo da 25 milioni di lire. Oggi vale 195mila euro, ma non vogliono rimborsarmelo»

Lo sappiamo qualcuno storcerà il naso dicendo che non abbiamo fatto alcun fact-checking, e ha ragione, ma non ha alcun senso che lo facciamo, l’abbiamo già fatto in precedenza, sufficienti volte per aver deciso che è ora di dire basta.

maicolengel at butac punto it

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