AIDS, sussidi e la memoria della Rete
Nella puntata del 23 di Febbraio della trasmissione Omnibus su La7 Daniele Martinelli ex capo dell’Ufficio Comunicazione del M5S, ora non più membro del partito per divergenze di visione sulla comunicazione, in una discussione sul nuovo governo Renzi, sui nuovi metodi di comunicazione della politica e sulle prospettive anche in chiave europea parlando del Fiscal Compact (in cui incappa in uno strafalcione chiamandolo Fiscal Combat) se ne esce con questa affermazione (dopo un’ora e 11 minuti circa)
“In Grecia ci sono giovani che si iniettano l’HIV per prendere i 700 euro di sussidio mensile. Se questa è la civiltà che vuole la Germania e l’Europa ditemelo un po’ voi.”
Dallo studio viene contestato: ”È un falso, non sparare queste stupidaggini che si leggono su Internet”
“No, non sono stupidate Gumpel, vai a vedere su Internet”
Martinelli è sicurissimo e invita tutti ad andare a verificare su Internet. Andiamo a verificare su Internet e vediamo cosa troviamo. Davvero è così? Bisogna fare un po’ di chiarezza.
Lo scorso SETTEMBRE viene pubblicato uno studio intitolato “Review of social determinants and the health divide in the WHO European Region” che ha questo scopo
“This review of inequities in health across the 53 Member States of the Region was commissioned to support the development of the new European policy framework for health and well-being, Health 2020.”
Nel testo si da una informazione molto preoccupante: viene detto che metà dei casi di nuovo contagio di HIV in Grecia provenga da persone che si infettano volontariamente il virus dell’HIV per poter accedere ad un sostegno di 700 Euro mensili e ottenere un accesso rapido ai programmi di somministrazione di oppiacei sintetici. Considerando il grande incremento dei contagi in questi anni è una notizia sconvolgente e in poco tempo fa il giro di internet scatenando un vespaio. Ma è davvero così? In Internet purtroppo una volta lanciato il sasso non c’è un modo efficiente di sistemare i danni, perché la realtà non è questa. L’organizzazione mondiale della sanità ci prova, si accorge della cosa e ritira il testo ammettendo di aver fatto un errore di editing del testo
“In September 2013, WHO/Europe published “Review of social determinants and the health divide in the WHO European Region”. The report incorrectly states that, in Greece: “HIV rates and heroin use have risen significantly, with about half of new HIV infections being self-inflicted to enable people to receive benefits of €700 per month and faster admission on to drug substitution programmes”.
Ma in realtà
“In fact, what is accurate to say is that slightly more than half of Greece’s new HIV cases are among those who inject drugs. WHO recognizes that there is no evidence suggesting that deliberate self-infection with HIV goes beyond a few anecdotal cases. The statement is the consequence of an error in the editing of the report, for which WHO apologizes.”
In italiano semplice semplice si stima che più della metà dei nuovi casi di contagio venga dai consumatori di droghe come l’eroina (che viene assunto principalmente con iniezioni) e che ci possa essere stato qualche caso, definito aneddotico, quindi marginale, di persone auto infettatesi. La smentita del WHO è di ieri o dell’altro ieri? No, di NOVEMBRE . Il WHO si scusa, il documento viene ritirato in attesa di una revisione.
La situazione in Grecia negli ultimi anni è peggiorata moltissimo. La crisi economica sta causando tanti problemi anche a livello sociale e l’aumento di casi di contagio di HIV è una cosa gravissima. Nel 2011 i casi di contagio sono aumentati del 52%. Però l’epidemia (perché va definito in questo modo) non è causata da questo fenomeno occasionale e marginale, ma dal preoccupante incremento del consumo di droghe sintetiche che iniettate con siringhe condivise con persone sieropositive all’HIV è il metodo più efficace di contagio.
Mia modestissima opinione, essere un esperto di comunicazione e comunicare informazioni vecchie e sbagliate non è una gran dimostrazione di bravura e competenza. Qualunque sia lo schieramento di appartenenza non si può voler utilizzare Internet per dare supporto alle proprie idee e poi dare informazioni errate verificabili. Gli italiani meritano di più.
Concludo con le profetiche parole dette all’inizio della puntata di Omnibus dello stesso Martinelli:
“Le dichiarazioni finiscono in rete, finiscono nella memoria, ci sono anche italiani che ricordano le cose”
Speriamo che gli italiani si ricordino di questo, e che si ricordino che tutti possono andare su Google e farsi una ricerchina su tutte le scemenze che sparano in TV.
La puntata la potete trovare anche qui.
maicolengel at butac punto it
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