Anomalia decessi COVID? Non esattamente

Per l'ennesima volta verifichiamo i dati

Su ByoBlu il 20 settembre 2022 è apparso, a firma Michele Crudelini, un articolo dal titolo:

ANOMALIA DECESSI COVID: NELL’ESTATE 2022 ANCHE 88 VOLTE DI PIÙ RISPETTO A PRIMA

L’articolo è una critica alla scelta del ministro Speranza nell’andare avanti coi booster vaccinali. Ognuno è libero di pensarla come vuole e non ho alcuna intenzione di trattare per l’ennesima volta il tema vaccini anti COVID. Ma nell’articolo si fa un paragone tra numeri della mortalità degli ultimi tre anni. Numeri che ormai conosciamo bene. Il paragone fatto da Crudelini purtroppo, per come viene fatto, ricade nella malinformazione. Vi riporto la parte di testo dove il giornalista di ByoBlu fa questo paragone:

C’è il 2020, quando i vaccini non c’erano. C’è il 2021, quando buona parte della popolazione era stata vaccinata da pochi mesi. C’è il 2022, l’anno in cui la grande maggioranza delle persone ha ricevuto due o più dosi del vaccino anti Covid.

Purtroppo i bollettini forniti dall’Istituto Superiore di Sanità non permettono di raccogliere i dati in maniera uniforme, visto che la struttura di tali report è cambiata radicalmente nel corso del tempo. L’unico modo per confrontare i periodi è prendere tre singole date come campione identificativo.

Nell’estate 2020, con il 0% della popolazione vaccinata, il 12 luglio si erano registrati 9 decessi Covid. Stesso anno, ma il mese successivo, il 9 agosto venivano registrati 2 decessi dovuti al Covid. Arriviamo infine sul finire dell’estate, il 14 settembre 2020 i decessi Covid erano 14. Andiamo al 2021 e prendiamo tre analoghi periodi dell’anno. Il 12 luglio 2021 si registravano 13 decessi Covid, il 9 agosto dello stesso anno i decessi erano 22, mentre il 14 settembre 69, in netto rialzo.

Ora andiamo al 2022, l’anno in cui i vaccini avrebbero dovuto dimostrare la loro efficacia contro la letalità della malattia. Bene il 12 luglio del 2022 i decessi Covid sono stati 157, ben 17 volte in più rispetto ai decessi registrati nella stessa data del 2020 e 12 volte in più rispetto al 2021. Un dato non è una prova, ma è pur sempre un dato.

Per scongiurare il pericolo della casualità vediamo gli altri tre momenti identificati. Il 9 agosto 2022 è tuttavia ancora peggio: i decessi Covid sono stati 177,una cifra addirittura 88 volte superiore rispetto a quella registrata nella stessa data del 2020 e circa 8 volte superiore rispetto al 2021. Andiamo a settembre. Il 14 settembre scorso i decessi registrati sono stati 69, quattro volte di più del 2020 e identico livello del 2021.

Tre date confrontate a distanza di un anno non sono un buon metodo di paragone, ma solo uno stratagemma per poter fare un titolo sensazionalistico. Ci sono tantissime cose che vanno dette e aggiunte per spiegare i numeri diversi. Prima di tutto, invece che guardare tre giorni a caso vediamo le cose nel loro complesso, quindi prendiamo dal sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i grafici di contagi e decessi tra il 2020 e il 2022 in Italia:

La prima cosa che risulta evidente è che quest’anno, come sostiene Crudelini, ci sono stati un po’ più morti durante l’estate. Il problema però sono le conclusioni a cui Crudelini giunge:

…il dato resta lì inequivocabili: la diffusione dei vaccini, imposti il più delle volte con al forza della legge, almeno nel periodo estivo non ha ridotto la letalità del virus, anzi.

A parte che dato è singolare e quindi inequivocabili va coniugato al singolare, i numeri riportati da OMS e da Crudelini stesso non dimostrano affatto che il vaccino non ha diminuito la letalità del virus. Anzi.

Quello che dimostrano i dati è che le restrizioni che erano state messe in atto nel 2020 e nel 2021 avevano fatto miracoli nel contenere la letalità del virus, e quando nel 2022 le restrizioni sono state completamente tolte grazie ai vaccini siamo riusciti comunque a contenerla. Senza vaccini e senza restrizioni è probabile che i picchi che vediamo nel 2021 si sarebbero replicati nel 2022, con una mutazione del virus molto più contagiosa. Tutte cose che avevamo già spiegato in maniera simile qualche settimana fa grazie alla dashboard realizzata dal Sole 24 Ore.

I grafici che avevamo preso dal Sole sono quelli che servono a comprendere al meglio le cose, lo so che ci si stufa a ripetere sempre le stesse cose ma ci tocca:

Qui sopra potete vedere le curve dei decessi di 2020, 2021 e 2022, e rendervi conto che per ora il 2022 è comunque l’anno con meno decessi da COVID-19.

I non vaccinati, come si vede chiaramente dal grafico qui sopra, sono quelli che hanno sempre avuto un’incidenza maggiore di decessi da Covid-19 nel nostro Paese. Sempre.

Il vaccino funziona, e sono proprio i numeri che ci vengono portati a dimostrarlo: il 2022 rimane l’anno delle restrizioni praticamente azzerate, con una variante molto più contagiosa. Infatti, pur avendo molti più contagi, come dimostra questo grafico – sempre dal Sole24Ore:

A più contagi corrispondono anche molte meno terapie intensive:

Oltre che, come abbiamo visto nel primo grafico, meno decessi. Quella evidenziata da Crudelini e ByoBlu non è un’anomalia, ma soltanto una crescita (prevista e contenuta) dei decessi da COVID causata dall’eliminazione di qualsivoglia restrizione.

Perché dico che era una crescita prevista? Perché i medici e i divulgatori l’avevano spiegato chiaramente, ad esempio Nino Cartabellotta a febbraio 2022 aveva dichiarato che:

L’abolizione delle mascherine al chiuso, con una variante così contagiosa come Omicron, e un numero di casi giornalieri ancora molto elevato, invece è una follia

Sempre nella stessa occasione Cartabellotta ha spiegato che il momento cruciale è quello che stiamo per affrontare: la stagione autunno-invernale che sta cominciando è quella in cui dovremmo fare più attenzione. Evitando il contagio, e la disinformazione.

maicolengel at butac punto it

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