Asti, razzisti in piscina?

Un episodio del 2022 già chiarito che riprende a circolare, raccontando una storia controversa

C’è un video dell’anno scorso che sta tornando a circolare sui social. Si tratta di un breve video in cui assistiamo a una discussione nel momento dell’entrata di una persona di colore in una piscina locale. Il video viene condiviso con un post del 2022 che riporta queste parole:

Italia 2022, cacciati dalla piscina perché neri. Sì, è successo davvero, ad Asti. Non entri perché sei nigeriano. Aspetti all’ingresso e ti viene detto “Sono le direttive”. Vai a casa e niente piscina. Solo perché sei nero. Solo per il colore della pelle.
Ditelo a chi nega l’esistenza di una vergognosa e schifosa moda razzista alimentata da chi fa dell’odio la normalità. Episodi del genere sono vergognosi, disumani e indescrivibili. Indescrivibili perché nella mia concezione di mondo non potrei mai immaginare di ritrovarmi in una situazione simile.
Il razzismo è un mostro da sconfiggere e richiede l’impegno di tutte e tutti noi.
Subito.
Il video è autentico e risale ad agosto 2022, ma i fatti descritti non coincidono con le dichiarazioni del titolare dell’attività, interrogato da diverse testate giornalistiche nei giorni successivi al momento di viralità del video:

«Pochi giorni fa alcuni giovani africani erano entrati con i bambini nei passeggini. Hanno lasciato i piccoli a bordo vasca andando a fare il bagno. Un comportamento inappropriato. Ci siamo dovuti improvvisare baby sitter per accudirli. Poi abbiamo avuto altri problemi, in un caso hanno sputato ad un’agente della polizia municipale intervenuta dopo un diverbio. La cassiera, per questo motivo, ha deciso di non farli entrare… Qui entra chiunque, nigeriani, sinti e rom. Basta che si rispettino le regole, italiani inclusi».

Sempre la Stampa aveva intervistato Alberto Mossino, presidente del Progetto Integrazione Accoglienza Migranti, che aveva riportato a sua volta:

“Le ragazze nigeriane accolte nella nostra associazione non hanno mai avuto problemi con la piscina in questione. Anzi sono sempre state accolte con gentilezza ed è quella che preferiscono, anche per la presenza degli scivoli”.

Oltre alla testimonianza – chiaramente di parte – del proprietario della piscina, quindi, anche il responsabile di un progetto di accoglienza difende la struttura, sostenendo che non può trattarsi di razzismo, dato che le ragazze del PIAM sono sempre state accolte senza problemi.

Chi ha condiviso quel video dovrebbe aggiornare il post che lo accompagna, specificando i fatti reali. Tuttavia, in alcuni casi, ci sono persone che desiderano mantenere alta la visibilità dei loro profili per motivi “promozionali”; a loro non importa se il video non rappresenta la realtà, purché generi interazioni. Questo è triste.

maicolengel at butac punto it

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