Caro amministratore…

Come possono rubarvi l'account Facebook e tutto ciò che vi è collegato

maicolengel butac 25 Mar 2024
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Ciclicamente ci tocca ritornare a parlare di quelle pagine sui social network, in particolar modo su Facebook, che con trucchetti di vario genere cercano di carpire i dati degli utenti, in modo da poter rubare loro le loro pagine personali, i loro gruppi o qualsiasi altra cosa gestiscano con i propri account. Noi siamo stati taggati per l’ennesima volta sotto a un post, un post di cui vi recito il testo:

Caro amministratore,
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni secondo cui il tuo account business ha violato i termini d’uso e le linee guida della community.
1. Usando falsi nomi/immagini di altri.
2. Condividere contenuti che mettono a rischio altri utenti.
3. Più pubblicità non autorizzate o che violano le normative di Meta.
4. Uso dei trucchi per bypassare il sistema di verifica delle inserzioni di Meta.
Abbiamo inviato un avviso che il tuo sito web verrà disabilitato se viola una delle condizioni sopra indicate. Di conseguenza, il tuo account è programmato per il controllo. Se ritieni che il tuo account sia stato disabilitato per errore, ti guideremo attraverso alcuni passaggi per richiedere protezione.
Per evitare che il tuo account venga eliminato definitivamente, ti consigliamo di completare questi passaggi entro pochi minuti.
Controlla e invia il tuo reclamo qui: https://l.facebook.com/l.php…
Avete 24 ore per presentare un’obiezione alla nostra decisione. Se questa scadenza viene saltata, il tuo account verrà disabilitato in modo permanente.
Grazie per la collaborazione nel migliorare i nostri servizi.
Termini di servizio del gruppo © 2024 Inc.

Siccome, a differenza del solito, la pagina trabocchetto è appena nata e i link sono ancora funzionanti, siamo andati a visitarli per vedere dove portassero e che tipo di sito si trovasse davanti chi avesse seguito il link.

Nel farlo ci siamo trovati di fronte una prima pagina che, pur riportando il logo di Meta, ha qualcosa che stona nella scelta del font per la richiesta di review.

Le altre interne invece sembrano realmente pagine di Facebook, pagine però che ci chiedono tanti dati, dalla data di nascita, al nome e cognome; poi ci chiedono gli indirizzi email a cui raggiungerci, ci chiedono le mail di lavoro…

Se cercassimo di cliccare fuori dalla finestra centrale però ci accorgeremmo che solo la parte in cui inserire i dati è funzionante, tutto il resto è falso come una moneta da 3 euro e 50. Una volta compilati i campi, pur essendo in teoria ancora dentro Facebook, ci viene chiesta la password per un controllo di sicurezza.

Se la inseriamo, arriviamo a questa pagina qui:

Ci viene detto che dobbiamo inserire il codice di sicurezza per l’autenticazione a due fattori, autenticazione però che non stiamo realmente facendo noi: sono i truffatori che stanno inserendo i nostri dati e che faranno sì che Facebook ci invii il codice che loro ci chiedono di inserire in quella pagina. Se comunichiamo tale codice il gioco è fatto, abbiamo appena regalato a un truffatore il nostro account Facebook, che potrebbe limitarsi a un profilo personale, ma molto facilmente è anche collegato a una pagina, a un gruppo, magari a un Business manager; perderemo quindi sia il nostro profilo personale che l’accesso a ciò che è controllato da quell’account.

Ci vuole davvero poco.

Purtroppo questo genere di trabocchetti ha evidentemente una categoria di persone che ci casca con regolarità, altrimenti non si spiegherebbe il proliferare di questi avvisi truffa. Persone, magari poco avvezze alla tecnologia online, che si spaventano, seguono i link, inseriscono i dati. Persone che vedono magari vanificare l’impegno che hanno messo nella loro paginetta online nel giro di un attimo. Bisogna starci attenti. Perché una volta che cambiano gli username e password, riprendere possesso della nostra pagina diventa complicato. E Meta in questo non aiuta: gli admin della piattaforma sono molto lenti nel rispondere alle segnalazioni, per cui è necessario imparare a stare attenti a questi trabocchetti, per non rischiare di rimetterci quanto abbiamo creato, magari con passione, in anni di utilizzo della piattaforma.

Lo so, è l’ennesimo articolo su una materia che abbiamo già trattato, ma come dicevano i latini:

Repetita iuvant…

maicolengel at butac punto it

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