CitizenGO e il trattato pandemico

Quattro chiacchiere sulle petizioni online che non hanno alcuna utilità pratica se non quella di seminare disinformazione e sfiducia

Più di un lettore ci ha segnalato una “petizione” che negli ultimi giorni ha raggiunto l’astronomico risultato di quasi 2milioni e 400mila firmatari. La petizione, su CitizenGo, ha questo lungo titolo d’invito:

L’ultima possibilità per fermare il Trattato Pandemico dell’ONU: la petizione da 3 milioni di firme

BUTAC si è già occupata di “trattato pandemico”, pertanto pensiamo di fare cosa utile nel chiarire ulteriormente anche quest’ultima questione. Il testo della petizione è molto lungo, ve ne riportiamo solo alcune parti:

  • i globalisti delle Nazioni Unite sono o sul punto di prendere il controllo (decidendo come devi vivere, dove puoi o non puoi andare e quali decisioni mediche devi prendere per i tuoi figli) o sul punto di essere sconfitti. La tua azione oggi può fare la differenza.
  • I piani dei globalisti sono radicali, totalitari e sbagliati, ma loro contano sul tuo silenzio per realizzarli!
  • Tra soli cinque giorni, gli Stati membri dell’Assemblea Mondiale della Sanità esprimeranno il loro voto sul Trattato Pandemico dell’ONU, una decisione di estrema importanza che rimodellerà radicalmente il nostro futuro.
  • La data fatidica del 27 maggio (il giorno in cui si riunirà l’Assemblea Mondiale della Sanità) si avvicina e noi abbiamo bisogno di raggiungere 3 milioni di firme per dimostrare il nostro fragoroso dissenso globale.

Il 27 maggio, per noi di BUTAC che stiamo scrivendo quest’articolo, è domani, non abbiamo idea se saranno riusciti a raggiungere i tre milioni di firmatari, magari sì, magari no, ma non è importante, ai fini legali quelle “firme” valgono zero virgola zero, e altrettanto valgono le petizioni come quella di CitizenGO, ma fanno molta scena. [AGGIORNAMENTO DEL 27 MAGGIO: i tre milioni di firme non sono stati raggiunti, ma l’obiettivo è stato spostato addirittura a cinque, sebbene nel titolo rimanga ancora “la petizione da 3 milioni di firme”:]

Cos’è il “trattato pandemico”?

Il trattato pandemico, attualmente in fase di negoziazione, è un’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per migliorare la cooperazione internazionale nella gestione delle pandemie. La pandemia di COVID-19, ce ne saremo accorti tutti, ha evidenziato la necessità di risposte coordinate e tempestive per contenere la diffusione delle malattie a livello globale. E siccome come c’è stata una pandemia è praticamente inevitabile che ce ne saranno altre, l’obiettivo del trattato è quello di:

  • Potenziare la preparazione e la risposta globale alle pandemie
  • Promuovere la condivisione delle informazioni e delle risorse tra i Paesi
  • Garantire una distribuzione equa dei vaccini e dei farmaci essenziali.

Il trattato non nasce per instaurare alcun tipo di controllo totalitario o limitare le libertà individuali. Le preoccupazioni sollevate da CitizenGO sono basate su interpretazioni esagerate e teorie complottiste, spesso diffuse per generare allarme e sfiducia nelle istituzioni. Come abbiamo spiegato più e più volte i Paesi che aderiscono mantengono la loro sovranità anche in caso di emergenza sanitaria, l’OMS o l’ONU non avranno alcun potere decisionale.

Ma ovviamente dare queste informazioni o spiegare le cose nella maniera corretta non fa gioco a chi gestisce piattaforme come CitizenGO e ha bisogno che il proprio pubblico viva in questo stato costante di disinformazione.

CitizenGO: Chi sono?

CitizenGO è una piattaforma per petizioni online fondata nel 2013 con l’obiettivo di promuovere valori conservatori su temi come il diritto alla vita, la famiglia tradizionale e la libertà religiosa. La piattaforma ha sede in Spagna ed è stata collegata a varie organizzazioni di estrema destra e movimenti conservatori internazionali. È nota per le sue campagne contro l’aborto, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’educazione sessuale nelle scuole.

CitizenGO è una piattaforma per petizioni legata al populismo e all’estremismo di destra, non un posto dove lascerei volentieri i miei dati per firmare una petizione.

Tra i principali disinformatori europei sul trattato pandemico chi abbiamo? Nigel Farage, populista che ha portato il Regno Unito a uscire dall’UE con la sua Brexit con affermazioni che per sua stessa ammissione erano sbagliate, dobbiamo davvero dare ascolto a questa gente senza farci scudo di, come minimo, una buona dose di spirito critico?

Concludendo

Come ripetiamo da tempo è importante imparare a informarsi da fonti affidabili e oggettive prima di farsi prendere dalla fretta e partecipare a petizioni e raccolte firme, che potrebbero basarsi su interpretazioni errate dei fatti – a volte in buonafede, a volte, come nel caso specifico, in malafede.

redazione at butac punto it

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