Covid-19, Daily Mail e malinformazione

Verifichiamo uno studio di cui dà notizia il Daily Mail, riportato da MeteoWeb

La segnalazione di oggi riguarderebbe MeteoWeb e un articolo a firma Peppe Caridi (direttore responsabile della testata), ma siccome leggendolo appare evidente che è la trasposizione in italiano di un articolo del Daily Mail ci concentreremo solo su di loro in quanto fonte (come ripetiamo spesso, non affidabile). Titola il Daily Mail:

The lockdown effect: Record numbers of children are being hospitalized with colds after their immunity was weakened by social distancing and masks, CDC report reveals

Che tradotto:

L’effetto del lockdown: un numero record di bambini viene ricoverato in ospedale con il raffreddore dopo che la loro immunità è stata indebolita dal distanziamento sociale e dalle mascherine, rivela il rapporto del CDC

La cosa a nostro avviso più interessante è che nell’articolo stesso del Daily Mail è presente la chiave di lettura che smentisce quanto asseriscono. Prima ci spiegano che:

Il CDC campiona ospedali pediatrici casuali negli Stati Uniti ed effettua stime nazionali per valutare la prevalenza dei virus.

Ovvero, i numeri riportati dal CDC non rappresentano lo stato dell’arte della ricerca scientifica, visto che ogni anno fanno riferimento a strutture ospedaliere diverse. Quindi non è così immediato paragonare un numero con l’altro. Poi ci dicono:

C’erano quasi 700 bambini in ospedale malati con un virus respiratorio nei sette reparti studiati nell’agosto dello scorso anno, di cui poco più della metà era risultato positivo al virus respiratorio sinciziale (RSV), che normalmente è benigno. Questo è stato il livello più alto mai registrato in estate ed è venuto fuori dopo un anno e mezzo di brutali restrizioni pandemiche che hanno costretto molti a rimanere in casa.

Ma se, come spiegato prima, il dato viene raccolto in ospedali pediatrici random, che cambiano di volta in volta, come è possibile avere conferma che questo sia davvero il dato più alto mai registrato? Oltretutto è sì un virus respiratorio comune, ma, come spiega la CDC:

…è la causa più comune di bronchiolite (infiammazione delle piccole vie aeree nei polmoni) e polmonite (infezione dei polmoni) nei bambini di età inferiore a 1 anno negli Stati Uniti.

E non è affatto vero che sia sempre benigna, sempre la CDC infatti spiega che:

RSV può essere pericoloso per alcuni neonati e bambini piccoli. Ogni anno negli Stati Uniti, circa 58.000 bambini di età inferiore ai 5 anni vengono ricoverati in ospedale a causa dell’infezione da RSV.

Ripeto, ogni anno vengono ricoverati per RSV 58mila bambini. 700 non sono un numero così alto. Lo studio spiega le cose abbastanza bene, mostrando queste conclusioni:

Before the COVID-19 pandemic, seasonal patterns of respiratory virus circulation followed previously described trends, including annual peaks of influenza and RSV during late fall and winter months (7,8). RV/EV and RSV were the most frequently detected viruses in children in all settings; however, by setting, RSV was more commonly detected among hospitalized children than it was in ED or outpatient clinics. During the 2020–2021 season, the total proportion of seasonal respiratory viruses was lower than that during previous seasons for all except HPIV1–3 and RV/EV. These declines support previous studies, which postulated that community mitigation measures (e.g., school and child care facility closures) during the COVID-19 pandemic had contributed to decreased circulation of respiratory viruses such as influenza and RSV (10). Pandemic period enrollment did not follow seasonal trends, with a notable increase in inpatient and ED enrollments during summer months of 2021. This increase was largely associated with the return of RSV after nearly a year without community circulation.

In pratica i dati raccolti dalla CDC riscontrano che prima della pandemia i numeri erano spalmati su un arco di tempo che coincideva con la stagione in cui i virus influenzali circolano di più, ma questa distribuzione è stata impedita da restrizioni e lockdown. Per questa ragione, appena le misure di distanziamento sono state tolte, in tutto il Paese i bambini hanno ricominciato a vedersi e a diffondere virus che erano rimasti sopiti per un anno. Lo studio conclude che è necessario monitorare la situazione, ma se davvero ci sarà qualche parametro che va oltre la media annuale lo scopriremo solo a fine stagione influenzale, quando sarà possibile fare un conteggio completo dei ricoveri. Fare allarmismo oggi sulla base di un articolo del Daily Mail andrebbe assolutamente evitato. Specie visto che è abbastanza evidente che non siamo ancora realmente usciti dalla pandemia.

maicolengel at butac punto it

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