Fonti anonime svizzere, perché?

Mi avete segnalato un sito svizzero, dall’aspetto molto professionale, che sta diffondendo notizie in merito al coronavirus.

Il sito che si chiama Swiss Policy Research, si presenta così:

L’articolo che mi avete segnalato è uno di quelli negazionisti sul Sars-Cov-2, raccoglie tante delle informazioni errate che abbiamo visto circolare in questi mesi, e le spaccia come informazioni attendibili. Onestamente di mettermi a rivedere una per una le tante affermazioni che abbiamo già trattato ne ho poca voglia. Ma il sito mi ha incuriosito.

In tutto il sito non c’è traccia di chi siano gli admin, nessun cenno a chi sia registrato il dominio. Hanno intenzionalmente scelto di servirsi di un sistema a pagamento che tutela la  loro privacy. Curioso per un sito che parla di geopolitica e informazione.

Cercando ulteriori informazioni sul sito trovo svariati post su Reddit che invece che Swiss Policy Research chiamano la pagina Swiss Propaganda Research e onestamente, visto il tono di molti articoli, non mi sorprendo.

Un’analisi delle voci usate per comunicare sull’emergenza sanitaria mi mostra nomi che ho già sentito. Le fonti usate da SWPR sono tutte negazioniste sulla pericolosità del nuovo coronavirus. Un sito che ha solo fonti che negano eventuali pericoli senza controbilanciarle col parere della comunità scientifica internazionale non è un sito di cui ritengo ci si possa fidare.

Sia chiaro, portare voci diverse a parlare di un tema complesso come il Sars-Cov-2 non è una cosa sbagliata. Si può tranquillamente dare voce a chi ritiene che la situazione sia diversa da come altri la raccontano. Ma se si vuole essere super partes è sempre eticamente corretto riportare anche l’altro parere, quello della comunità più ampia di scienziati. E invece su SWPR trovano posto solo voci contrarie, voci che negano che il virus sia pericoloso. Senza mai riportare le critiche che sono state opposte alle argomentazioni di questo negazionismo.

Non è così che si fa informazione, questo sistema è quello adottato da chi fa propaganda e non vuole che sentiate altre pareri oltre al loro. Sia chiaro, la rete è bella perché è libera. Ma anche in una rete libera, se si sceglie di fare informazione, per rendersi credibili sarebbe il caso metterci la faccia.

Faccia che qui non mette nessuno, anzi, nella sezione dedicata al “chi siamo” si limitano a riportare questo:

Swiss Policy Research (SPR), founded in 2016, is an independent, nonpartisan and nonprofit research group investigating geopolitical propaganda in Swiss and international media. SPR is composed of independent academics and receives no external funding. Our articles have been published or shared by numerous independent media outlets and journalists, among them Julian Assange, and have been translated into more than two dozen languages.

Quindi siccome Julian Assange avrebbe condiviso su Twitter nel 2018 un contenuto di SWPR allora la pagina dovrebbe diventare affidabile? Onestamente non mi ritrovo in questo sistema, ritengo che l’affidabilità di un sito sia basata non su chi ne ha condiviso i contenuti in passato ma sull’uso di fonti linkate e verificabili. Quelle su SWPR mancano.

Ho dato un’occhiata a quanto riportano nei tanti articoli presenti sul sito, il tipo di fonti va da RT a Sputnik News a vari blog a loro volta con scarse referenze. Un sito che dichiara di fare analisi geopolitiche deve basare i propri studi su testi riconosciuti come affidabili. Il rischio altrimenti è di utilizzare dati che già soffrono di pesanti pregiudizi. Chiunque vi posti SWPR come fonte non è soggetto che approfondisce quanto condivide, ma che basa le sue scelte sui propri pregiudizi.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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