Vi prego ragazze di fare girare…

Un allarme senza alcuna fonte su un già sentito "furgone bianco" che diventa virale e rischia di creare problemi

Un’amica mi ha segnalato che in alcune chat per genitori di bambini che frequentano le scuole elementari e medie sta cominciando a diventare virale un audio allegato a un’immagine.

Questo:

Nell’audio sentiamo una signora chiedere agli altri genitori (più che altro mamme) di condividere audio e foto perché è stato segnalato appunto questo furgone, con a bordo soggetti mascherati, che avrebbe tentato di rapire due ragazze.

Fonte della notizia? La voce della signora e nulla più. Presenza della notizia sui media? Solo a seguito della circolazione dell’audio. Abbiamo una foto e un audio, senza fonti a conferma, perché diffonderli? A meno che non siamo noi stessi testimoni dei fatti, questo genere di post non vanno mai e poi mai condivisi. Potrebbe trattarsi di qualcuno che ha dei motivi di risentimento verso i proprietari del furgone, e che ha scelto di vendicarsi in questa maniera. Inoltre, nel diffondere audio e foto vi rendete possibili complici di procurato allarme, come riporta l‘art. 658 del Codice penale:

…chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio…

Sono anni che cerchiamo di spiegare queste cose, anni in cui più volte sono circolate storie infondate come questa che state facendo girare ora. Anni in cui noi o colleghi abbiamo tentato di fare chiarezza sul perché sia sbagliato diffondere questi messaggi. Ma è evidente che c’è sempre qualcuno che non è convinto e che condivide lo stesso perché “male non fa”.

Abbiamo intrapreso azioni contattando le autorità delle aree coinvolte, le quali ci hanno confermato l’assenza di denunce in merito, avendo ricevuto soltanto una segnalazione telefonica. Al momento, non hanno riscontri concreti riguardo alla situazione e sospettano si tratti di un caso di allarmismo mediatico, come già accaduto in passato. Per mitigare qualsiasi rischio, hanno intensificato i controlli sul territorio, nel tentativo di rassicurare i genitori allarmati dall’audio in circolazione. Tuttavia, mi hanno sottolineato ripetutamente che, in assenza di denunce ed evidenze concrete, anche loro percepiscono la situazione come un caso di semplice allarmismo.

Ci auspichiamo di limitare la diffusione di questo audio e speriamo che, per una volta, le autorità non si limitino a intensificare i controlli sul territorio, ma lavorino anche per identificare coloro tra cittadini e giornalisti che hanno contribuito ad amplificarne l’eco, incorrendo nel reato di procurato allarme.

redazione at butac punto it

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