ATTENZIONE MALWARE “Guarda chi è morto…”

L'ennesimo software malevolo che circola indisturbato sui social network

Oggi ce la caviamo con poco, ma ci tenevamo a segnalarvi questo messaggio che sta circolando su tantissime bacheche social. Arriva come messaggio privato, inizialmente lo si è visto circolare su Facebook ma pare si stia replicando anche su altre piattaforme. Il testo del messaggio “gioca” sulla nostra curiosità e preoccupazione:

Guarda chi è morto in un incidente, credo che tu lo conosca, mi dispiace tanto…

 

A seguire un link da cliccare. Purtroppo nel 2023 sono ancora tanti coloro che, letto il messaggio, anche se il link è decisamente strano, cliccano senza pensarci due volte. Su Facebook, facendo così, succede che il messaggio viene inoltrato ad altri nostri contatti, tale e quale a come è arrivato a noi, solo che stavolta i nostri contatti crederanno che siamo noi a inviarlo. L’ennesima evoluzione di quei messaggi che abbiamo visto in passato, dove il testo ci invitava a cliccare su un link sostenendo che ci fosse un nostro video “rubato” o cose simili.

Che nel 2023 ci siano ancora stuoli di persone che cliccano senza pensarci su link che arrivano via messaggi personali è qualcosa che ci deve far riflettere sul livello (e le conseguenze) dell’analfabetismo digitale in Paesi come il nostro. A me il messaggio è arrivato da un contatto, di poco più giovane di me, che non aveva idea di come si fosse generato, ma anche questo è noto.

Quando navighiamo in rete dovremmo stare sempre attenti a usare browser diversi per quello che facciamo, ad esempio se stiamo navigando in libertà senza preoccuparci della nostra sicurezza sarebbe meglio usare un browser (se non addirittura un account) che non conosca i nostri dati di accesso ai social e ad altri siti web. In questo modo, se cliccheremo su link che rimandano a siti di malware, il massimo che potranno fare sarà infettare il browser in uso, senza riuscire a rubare password di accesso o altre informazioni salvate. Lo so che anche così siamo comunque in parte vulnerabili, ma si tratta di quel minimo di accorgimenti di base che servono a difendersi dalla maggior parte del malware che circola in rete.

Io sui PC che uso normalmente ho più account, creati in base al tipo di lavoro che devo fare, uno degli account è stato creato specificatamente per la navigazione sui siti di truffe e/o disinformazione, solo così riesco a proteggermi abbastanza bene dalla massa di malware che circola quotidianamente.

redazione at butac punto it

Sostieni il crowdfunding per il decennale di BUTAC e Minerva – Associazione di divulgazione scientifica. Abbiamo realizzato magliette, spille e quant’altro per ringraziare tutti quelli che vorranno aiutarci a organizzare una due giorni di eventi gratuiti in autunno a Bologna!

Oppure, come sempre, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.