Il sabato sera con un deca

Verifichiamo con qualche ricerca se davvero con un deca negli anni Ottanta si riusciva a fare serata e farsi anche avanzare due spicci

C’è un post che circola sui social con una certa insistenza, a noi è stato segnalato sulla pagina Io negli anni 80 c’ero, non è un post della pagina ma di un utente, e riporta questo testo:

Il sabato sera ,mettevi la benzina, entravi in discoteca, prendevi la consumazione e ti rimaneva anche il resto !!!! Bei tempi.

Sotto possiamo vedere la foto di una banconota da diecimila lire:

Qui su BUTAC del costo della vita ieri e oggi ne abbiamo già parlato più volte, ma vedere quanta gente l’ha condiviso senza nessuna analisi razionale mi ha fatto decidere di trattare le poche informazioni riportate nel post.

Prima di tutto dobbiamo capire di che periodo parliamo. Le diecimila lire in foto, con Alessandro Volta, sono entrate in vigore nel 1984. Se facciamo il calcolo per rivalutare quelle diecimila lire capiamo subito che il post è un’immensa sciocchezza, scritta da un nostalgico che confonde gli anni: secondo l’indice per le rivalutazioni, infatti, le diecimila lire del 1984 equivalgono a 14,26 euro. Con cui non faccio benzina, vado in discoteca, bevo e mi resta pure il resto.

Ma vediamo le cose più nel dettaglio. Il primo dato che possiamo verificare è quello sulla benzina, che nel 1984 costava circa 1330 lire al litro, quindi con diecimila lire al massimo facevamo 7 litri, un po’ pochini per una macchina, ma più di un pieno per il College o la Vespa.

 

L’ingresso in discoteca è più complesso da calcolare, soprattutto perché non era come l’ingresso al cinema, con un prezzo uguale più o meno ovunque in base al tipo di sala. No, la discoteca poteva avere (come succede anche oggi) varietà di prezzo anche importanti, i dati specifici sui costi di ingresso nelle discoteche negli anni Ottanta possono variare notevolmente a seconda della località, del tipo di locale, degli eventi speciali e altri fattori. In base a quelli che sono i miei ricordi e a quello che è possibile trovare in rete, posso dire che si andava dalle 5 alle 20mila lire, dipendeva appunto da vari fattori. A quello va aggiunto che negli anni Ottanta le discoteche erano in un momento di grande successo, non c’era bisogno di attirare i clienti con la consumazione gratis inclusa nel biglietto, come raccontato su Repubblica qualche tempo fa da Maurizio Paschi, all’epoca presidente dell’associazione che riuniva i locali da ballo:

Negli anni ‘80 si pagava un biglietto d’entrata più la consumazione

Quindi diciamo che sei andato in una discoteca economica, da 5mila lire, e al bar – di quelli normali, non quelli sovraprezzati – una birra costava tra le 2000 e le 2500 lire, mentre in discoteca almeno mille lire di più.

 

A fatica restavano soldi per fare un litro e mezzo di benzina. Altro che il resto da scialare. Se poi invece che in un paesino di provincia stavi in una delle grandi città italiane, solo di discoteca spendevi facilmente tutto il deca.

D’altronde anche Max Pezzali cantava:

Con un deca non si può andar viaNon ci basta neanche in pizzeria

Dispiace molto vedere che, oltre agli over 50 nostalgici e con la memoria corta, ci siano anche ragazzi più giovani che leggono, si fidano e si accodano a una nostalgia fasulla che serve a spingerli sulla strada della convinzione che l’euro ci abbia rovinato.

PS sappiamo bene che “Con un deca” è del 1992, ma ci stava troppo bene in chiusura d’articolo!

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