Il Wi Fi pericoloso
Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde Wi-Fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei…
Prima fonte il professor John Goldsmith!
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato questi rischi in un documento di 350 pagine noto come “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04” (“Effetti biologici e danni alla salute dalle radiazioni a microonde – Effetti biologici, la salute e la mortalità in eccesso da irradiazione artificiale di microonde a radio frequenza”). La sezione 28 tratta in modo specifico i problemi riguardanti la funzione riproduttiva. Questo documento è stato classificato ‘Top Secret’ e i suoi contenuti celati dall’OMS e dall’ICNIRP International Symposium Research Agreement – Commissione Internazionale per la Protezione dalla Radiazione Non-Ionizzante)…
Seconda e terza: l’OMS, l’International Symposium Research Agreement.
Da un ottimo articolo di Barrie Trower pubblicato dall’edizione italiana della rivista Nexus, apprendiamo quali sono i rischi principali per i bambini esposti all’uso di cellulari e a tecnonologie Wi-Fi…
Ultima fonte Barrie Trower!
Partiamo da Trower torniamo in su.
chi è Barrie Trower?
L’OMS e International Symposium Research Agreement
la ciliegina sulla torta…John Goldsmith
Quindi delle tre principali fonti non se ne salva nessuna, o mi sbaglio…
Qui la fonte bufalara (una delle tante) se proprio volete leggervi l’articolo intero:
http://www.free-italia.net/2013/11/wi-fi-il-male-invisibile-che-sta.html
Londra, 16 dic. – Potrebbe essere la prova che il wi-fi puo’ pericoloso per la nostra salute. Un nuovo esperimento avrebbe dimostrato che le piante muoiono se vengono messe accanto al router che si utilizza per sfruttare il wi-fi e collegarsi a Internet. Ad arrivare a queste conclusioni e’ stato un gruppo di studenti 15enni provenienti dalla Danimarca, come riporta l’ABC News. Nonostante si tratti di un esperimento di adolescenti, i risultati hanno richiamo l’attenzione di scienziati provenienti da tutto il mondo. Cinque ragazze della Hjallerup School hanno iniziato l’esperimento dopo aver notato che, dormendo con il cellulare vicino alla testa, avevano problemi di concentrazione il giorno dopo. Non potendo monitorare la loro attivita’ cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di monitorare la crescita delle piante vicino a un router wi-fi. In pratica, hanno cercato di far crescere dei semi di crescione, alcuni dei quali sono stato messi in una stanza senza router e altri in una stanza con due router.Ebbene, dopo 12 giorni, molti dei semi posti nelle vicinanze del router sono morti. “Questo ha scatenato un dibattito vivace in Danimarca sui potenziali effetti sulla salute dei cellulari e dei dispositivi per il wi-fi”, ha detto Kim Horsevad, insegnante di biologia delle ragazze improvvisate ricercatrici.
- I semi vicino al wifi erano anche a fianco del laptop che scaldando e areando l’ambiente causa differenze ambientali notevoli rispetto ai semi invece lontani dal wifi.
- nei due test effettuati (uno con ping continuo via wifi, l’altro col solo segnale di rete) non vi sono state differenze sostanziali nei risultati, come invece avrebbero dovuto esserci visto che un ping costante genera irradiazioni considerevolmente maggiori di un SSID.
- Nelle foto sembra che il gruppo senza wifi abbia germinato in toto mentre quello sottoposto a wifi non l’abbia fatto del tutto, ma le foto sono usate ad arte, nel secondo piatto ci sono SOLO i semi NON germinati, difatti i dati parlano di 300 semi germinati SENZA wifi, 252 germinati CON wifi!
- L’esperimento è durato 13 giorni per entrambi i gruppi, mentre avendo uno dei due gruppi condizioni ambientali differenti avrebbe dovuto terminare in data diversa, per vedere se concedendo più tempo di germinazione al gruppo con wifi potesse arrivare a germinare di più.
La debunkerata non è farina del mio sacco, ma viene da qui:
http://kloptdatwel.nl/tag/marie-claire-cammaerts/
Dove si trova l’articolo poi tradotto in inglese e che contiene MOLTE più informazioni sulla cosa, e lo trovate qui: http://www.pepijnvanerp.nl/2013/05/danish-school-experiment-with-wifi-routers-and-garden-cress-good-example-of-bad-science/
maicolengel at butac.it
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