Il Wi Fi pericoloso

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E’ da un po’ che mi chiedete lumi di questa notizia che circola sul wifi e i rischi per la nostra salute. Onestamente è un argomento troppo vasto per le mie umili conoscenze in questo campo, ma ho scelto un approccio differente questa volta. Non voglio difendere il Wi-Fi, o le radiazioni dei telefoni cellulari, da quello che ho letto in giro credo si sia arrivati al punto di dire che il normale wifi casalingo non abbia particolari rischi sulla salute mentre ci siano delle contro indicazioni nell’uso smodato del telefono cellulare.
Ma quello che voglio fare qui non è parlare di questo, ma solo analizzare le fonti del pezzo originale!

Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde Wi-Fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei…

Prima fonte il professor John Goldsmith!

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato questi rischi in un documento di 350 pagine noto come “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04”  (“Effetti biologici e danni alla salute dalle radiazioni a microonde – Effetti biologici, la salute e la mortalità in eccesso da irradiazione artificiale di microonde a radio frequenza”). La sezione 28 tratta in modo specifico i problemi riguardanti la funzione riproduttiva. Questo documento è stato classificato ‘Top Secret’ e i suoi contenuti celati dall’OMS e dall’ICNIRP International Symposium Research Agreement – Commissione Internazionale per la Protezione dalla Radiazione Non-Ionizzante)…

Seconda e terza: l’OMS, l’International Symposium Research Agreement.

Da un ottimo articolo di Barrie Trower pubblicato dall’edizione italiana della rivista Nexus, apprendiamo quali sono i rischi principali per i bambini esposti all’uso di cellulari e a tecnonologie Wi-Fi…

Ultima fonte Barrie Trower!

Partiamo da Trower torniamo in su.

chi è Barrie Trower?

Boh, lui sostiene di essere un ex esperto dell’esercito americano specializzato in radiazioni e quant’altro, ma dei dipartimenti per cui sostiene di aver lavorato non c’è’ traccia online se non in documenti che riportano le parole di Trower, il quale detto per inciso non è uno scienziato, sostiene di essere un insegnante di fisica, ma il college dove sosteneva di farlo è un liceo. Non esistono studi, ricerche nulla di peer reviewd o per lo meno di pubblicato su testi scientifici. L’unico suo lavoro esistente in quasi 60 anni di carriera (sostiene di esser stato addestrato dall’esercito già negli anni 60) è questo attacco alle radiazioni del wifi.

L’OMS e International Symposium Research Agreement

L’OMS la conosciamo tutti, e di studi e ricerche a riguardo non c’è traccia, non per lo meno nei termini indicati nel pezzo, l’ISRA invece compare solo in questo documento o in documenti ad esso correlati. Strano, sarà che è segreta…ma se questo legame e questo testo che citano (International Symposium Research Agreement No. 05-609-04) sono segreti come mai qualcuno ne ha parlato? Chi? Con che verifiche sul documento? Non ci è dato saperlo, è tutto un complotto…

la ciliegina sulla torta…John Goldsmith

E qui veniamo alla leggenda, perché il povero Goldsmith è l’unico che potrebbe avere le carte in regola per parlare dell argomento, ma nel suo testo a cui ci si riferisce nell’attacco al wifi casalingo Goldsmith sta parlando di RADAR ad uso militare…il tutto riferendosi al caso di una donna a cui nel MILLENOVECENTOSETTANTANOVE era stato diagnosticato un tumore al seno, e vivendo lei nei pressi dell’Ambasciata sovietica ed essendo stato dimostrato un largo uso di frequenze radar si è ipotizzato le cose potessero esser collegate. Al termine della sua presentazione dei dati Goldsmith specifica chiaramente che non si riferisce alle radiazioni da cellulari (per cui esistono altri studi come da lui precisato) o a quelle dei microonde per cui esistono svariati studi ad attestarne la sicurezza. Detto ciò Goldsmith non è stato conuslente dell’OMS, ha solo indirizzato alla stessa un documento a riguardo certi tipi di frequenze radar, documento che dall’OMS è in buona parte stato respinto e confutato.

Quindi delle tre principali fonti non se ne salva nessuna, o mi sbaglio…

Lascio a voi le considerazioni del caso…

Qui la fonte bufalara (una delle tante) se proprio volete leggervi l’articolo intero:
http://www.free-italia.net/2013/11/wi-fi-il-male-invisibile-che-sta.html

AGGIORNAMENTO DEL 17 DICEMBRE 2013

L’Agi  ha pubblicato questo comunicato stampa:

Londra, 16 dic. – Potrebbe essere la prova che il wi-fi puo’ pericoloso per la nostra salute. Un nuovo esperimento avrebbe dimostrato che le piante muoiono se vengono messe accanto al router che si utilizza per sfruttare il wi-fi e collegarsi a Internet. Ad arrivare a queste conclusioni e’ stato un gruppo di studenti 15enni provenienti dalla Danimarca, come riporta l’ABC News. Nonostante si tratti di un esperimento di adolescenti, i risultati hanno richiamo l’attenzione di scienziati provenienti da tutto il mondo. Cinque ragazze della Hjallerup School hanno iniziato l’esperimento dopo aver notato che, dormendo con il cellulare vicino alla testa, avevano problemi di concentrazione il giorno dopo. Non potendo monitorare la loro attivita’ cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di monitorare la crescita delle piante vicino a un router wi-fi. In pratica, hanno cercato di far crescere dei semi di crescione, alcuni dei quali sono stato messi in una stanza senza router e altri in una stanza con due router.
  Ebbene, dopo 12 giorni, molti dei semi posti nelle vicinanze del router sono morti. “Questo ha scatenato un dibattito vivace in Danimarca sui potenziali effetti sulla salute dei cellulari e dei dispositivi per il wi-fi”, ha detto Kim Horsevad, insegnante di biologia delle ragazze improvvisate ricercatrici.
Si tratta di un classico esempio di pseudo giornalismo in salsa italica, la notizia è dalla Danimarca (quindi non vedo cosa abbia a che fare con Londra) ed è di MAGGIO 2013, ovviamente da allora la cosa è stata ampiamente sviscerata. Vi racconto di come ci sono arrivato; in primis ho cercato ABC news e la sua notizia, e li ho trovati qui:
Andando a leggere l’articolo ho trovato citata la Dott.ssa MARIE-CLAIRE CAMMAERTS, che era intenzionata a ripetere l’esperimento, cercando la dott.ssa Cammaerts e il wi fi salta fuori che:
In realtà i risultati non sono così choc, anzi, è un buon esempio di cattiva tecnica dell’esperimento scientifico:
  • I semi vicino al wifi erano anche a fianco del laptop che scaldando e areando l’ambiente causa differenze ambientali notevoli rispetto ai semi invece lontani dal wifi.
  • nei due test effettuati (uno con ping continuo via wifi, l’altro col solo segnale di rete) non vi sono state differenze sostanziali nei risultati, come invece avrebbero dovuto esserci visto che un ping costante genera irradiazioni considerevolmente maggiori di un SSID.
  • Nelle foto sembra che il gruppo senza wifi abbia germinato in toto mentre quello sottoposto a wifi non l’abbia fatto del tutto, ma le foto sono usate ad arte, nel secondo piatto ci sono SOLO i semi NON germinati, difatti i dati parlano di 300 semi germinati SENZA wifi, 252 germinati CON wifi!
  • L’esperimento è durato 13 giorni per entrambi i gruppi, mentre avendo uno dei due gruppi condizioni ambientali differenti avrebbe dovuto terminare in data diversa, per vedere se concedendo più tempo di germinazione al gruppo con wifi potesse arrivare a germinare di più.

La debunkerata non è farina del mio sacco, ma viene da qui:

http://kloptdatwel.nl/tag/marie-claire-cammaerts/

Dove si trova l’articolo poi tradotto in inglese e che contiene MOLTE più informazioni sulla cosa, e lo trovate qui: http://www.pepijnvanerp.nl/2013/05/danish-school-experiment-with-wifi-routers-and-garden-cress-good-example-of-bad-science/

maicolengel at butac.it

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