L’ingegnere che demolisce le auto elettriche

Diffondere informazioni corrette senza accompagnarle a quelle che possono farci comprendere il contesto in maniera completa rischia di constribuire all'information disorder

ARTICOLO AGGIORNATO IN DATA 14/09/23

GRAZIE ALLE INDICAZIONI DI UN LETTORE

C’è un video di un tal Ing. Fabio Castellucci che ci avete segnalato in svariati nel corso dell’ultimo mese. Il video è stato condiviso su svariate piattaforme, noi l’abbiamo scaricato e ricaricato qui – ma nel caso fosse protetto da qualche diritto basta cominicarcelo e siamo pronti a eliminarlo. Ai fini della disamina, però, riteniamo sia importante che voi che ci seguite possiate ascoltarlo.


Il video dura circa 8 minuti, qui di seguito trovate una disamina punto per punto delle critiche mosse all’elettrico. Ci siamo fatti aiutare da ChatGPT.

0:00 I combustibili per trasporti tutto il petrolio mondiale, i combustibili per trasporti sono intorno al 28-30 in alcuni casi 35 per cento secondo gli anni, un terzo, un po’ di più di un terzo. Bene, di questo 35 per cento quanto vale l’auto? Il 7, l’8%. Ragazzi sveglia! I trasporti mondiali, chi trasporta in termini mondiali e mangia petrolio sono gli aerei le  navi e i camion, gli aerei le navi e i camion…

Castellucci afferma che una porzione significativa del petrolio mondiale viene utilizzata per i trasporti, ma che solo una piccola parte di quella percentuale è usata dalle autovetture.

Questo è corretto, ma la transizione verso le auto elettriche serve a ridurre la dipendenza dal petrolio, specialmente nelle aree urbane. E quando si parla di transizione non si fa riferimento solo alle auto, visto che anche svariate versioni di camion stanno venendo studiate per essere trasformate in elettriche nei prossimi anni.

Il trasporto su strada costituisce una parte sostanziale delle emissioni di CO2, superando il contributo del trasporto marittimo e aereo combinati. Inoltre, la maggior parte delle emissioni dovute al trasporto su strada proviene da automobili e furgoni leggeri, mentre i camion contribuiscono in misura inferiore. Qui potete trovare i dati di riferimento.

1:03 Qualcuno sa che cosa sono quelli che si chiamano… (svariati ehm dopo) i rendimenti volumetrici energetici? Cioè quanti kilowattora riesce a mettere in un metro cubo? Il migliore rendimento energetico del mondo sapete qual è, volumetrico? A benzina, in un metro cubo di benzina c’è l’ira di Dio di energia, in un metro cubo di batterie, le migliori batterie del mondo, quelle che vanno nello spazio e che costano una cifra che non mi potete neanche immaginare neanche metà, quasi un decimo…

Prima di tutto riportiamo un commento da quelli che si leggono sotto alle condivisioni del video su Facebook, scrive infatti tal C. Cocito:

Ho smesso di seguire il video quando ha parlato di “rendimento volumetrico energetico“….definizione che si usa esclusivamente per vettori che possono essere accumulati in un determinato volume, siano essi allo stato liquido che gassoso….cosa c’entra paragonarlo con l’energia elettrica?!?!

Detto ciò nessuno nega che la benzina abbia una densità energetica superiore alle batterie al litio, ma non possiamo dimenticare che le auto elettriche compensano con un’efficienza operativa superioreOmettere questo dettaglio significa fare malinformazione.

1:24 non parliamo del peso, non parliamo della CO2 fatta per costruirla, e non parliamo dell’impatto vero che non è la CO2, i veleni che bisogna fare per arrivare a farle, non parliamo della poca affidabilità del basso numero di cicli e del peso incredibile che hanno…

Anche qui si tratta di malinformazione contro l’elettrico: tutte le affermazioni sono corrette, infatti non siamo qui a negare che la produzione di batterie abbia un impatto ambientale, ma bisogna sempre tenere presente che anche la produzione e il raffinamento del petrolio hanno a loro volta impatti significativi. Ometterlo significa disinformare. E mentre l’estrazione e raffinazione del petrolio è arrivata al suo massimo potenziale, dall’altra parte la tecnologia delle batterie sta migliorando, riducendo questi impatti. Qui qualche approfondimento.

2:47 Allora, se io sono in una meravigliosa Tesla che va benissimo, io nell’ordine energia e impatto ho il motore elettrico che è un rendimento del 99%, fantastico! È l’unica di tutta la catena, è l’unica cosa che funziona bene. Prima ho delle batterie; le batterie per caricarsi della quantità per erogare la quantità di energia che serve per fare i dodici famosi chilometri ne deve fare entrare una volta e mezzo, perché la resa di carica delle attuali batterie funziona così…  Quindi abbiamo prima due perdite: uno che l’energia che entra nella batteria è molto meno dell’energia che mi esce per andare al motore, per andare alle ruote, poi abbiamo un’altra pessima resa che è quella del raddrizzatore che riceve una certa quantità di energia e col cavolo che esce la stessa quantità di energia per andare verso la tua batteria: ne esce molto meno!

Sempre malinformazione, perché anche in questo caso è vero che ci sono perdite energetiche nella produzione e distribuzione dell’energia elettrica. Ma le centrali elettriche sono spesso molto più efficienti dei sistemi per la produzione dell’energia necessaria per i motori a combustione interna. Ometterlo è, ancora una volta, disinformare.

4:14 …quindi vuol dire che bisogna prendere tutte le città italiane, tutti i distributori attuali, sventrarli e cablare milioni di tonnellate di rame… 

Vero, la transizione verso le auto elettriche richiede investimenti in infrastrutture, ma questi possono portare a una rete energetica più resiliente e flessibile rispetto a quella attuale. Aggiornamenti delle reti elettriche per migliorare l’efficienza dell’impianto si fanno costantemente. Ma nel caso dei distributori tradizionali ogni anno vengono fatti controlli – che prevedono costi – sulla tenuta delle cisterne, costi che una rete elettrica capillare non avrebbe. Al tempo stesso un distributore di benzina presenta un pericolo costante per l’ambiente, vista la possibilità di cedimento e sversamento nel terreno di liquidi altamente inquinanti. Un distributore solo elettrico presenta molti meno rischi, sia di sicurezza vera e propria che di inquinamento nel terreno. Meno rischi uguale meno spese.

6:04 …fatta 100 l’energia di un barile di petrolio questo si trasforma in, diciamo, facciamo conto 30 litri di diesel, che si trasformano in 12 km di percorrenza… Vabbè facciamo 12 km, 15, anche 20 va bene. Bene, fatti i rapporti energia su energia, l’energia potenziale chimica del barile all’inizio e l’energia che è finita alle mie ruote come coppia e coppia per velocità, siamo ingegneri meccanici, coppia per velocità, che è finita le mie ruote in questo momento siamo intorno, esageriamo, con tutte le cadute, tutte cose, siamo intorno al 16-17%, va bene? In questo momento, per problemi di natura termodinamica, per dispersioni eccetera eccetera, sapete se facciamo il giro attraverso l’elettrico a quanto siamo? Tenetevi forte, ma quanto siamo a resa finale da 100 a quanto arriva alle mie ruote come energia? Siamo sotto al 5! Siamo sotto al 5! Cioè perdiamo il 95%, adesso perdiamo circa il 70, circa l’85%. Dopo parliamo circa il 95, cioè tre volte meno, rende tre volte di meno perché a casa mia 5 rispetto a 15 è tre volte di meno.

Questa affermazione sembra basarsi su calcoli che non vengono specificati o riportati. Siamo pronti a riportarli nel caso l’Ing. Castellucci ce li faccia avere. Tuttavia, diversi studi indipendenti hanno mostrato che le auto elettriche sono generalmente più efficienti in termini di “well-to-wheel” rispetto alle auto a combustione interna. Qui uno studio recente sul tema realizzato dall’Università di Auckland.

7:58 I materiali della Tesla sono una trappola mortale, infatti la gente se ne sta accorgendo e le vedrete, ve lo dico già, quelli che hanno le macchine elettriche, tempo un anno il premio rischi delle auto a batteria decollerà le stelle.

Con il “premio rischi” s’intende l’assicurazione, ma oggi a me risulta siano più bassi i premi per le auto elettriche rispetto a quelle endotermiche, restiamo in attesa di vedere se l’ingegnere avrà ragione con la sua previsione. Per adesso possiamo riportare che, anche se è vero che ci sono stati rarissimi incidenti con alcune batterie al litio, la maggior parte delle auto elettriche è stata progettata seguendo delle misure di sicurezza eccezionali.

Concludendo, a noi pare evidente come molte delle affermazioni sostenute dall’ingegnere siano basate su una visione parziale dei fatti e su specifici pregiudizi contro l’elettrico. Nessuno nega che la transizione verso l’elettrico sia complessa e presenti diverse sfide, specie quelle legate a certe abitudini ormai consolidate, ma al tempo stesso questa transizione offre molti vantaggi in termini di riduzione delle emissioni, di efficienza energetica e di innovazione tecnologica.

redazione at butac punto it

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