IT-Alert e il disagio

Nuove teorie del complotto, stessa mancanza di alcun fondamento

Negli ultimi tempi, sono emerse alcune voci insensate che accusano IT-Alert, un nuovo sistema di allarme pubblico, di essere “una direttiva dell’Unione Europea”, “installata e preattiva senza il consenso informato” degli utenti.

Disattivate sta merda IT-Alert è: una direttiva UE; è installata e preattivata senza consenso informato; ti traccerà e avviserà anche se non vuoi “per il bene comune” (come la merda di Immuni)

Queste affermazioni, però, non solo sono prive di fondamento, ma si configurano come un tipico esempio di teoria del complotto senza alcuna base reale. In questo articolo, andremo a cercare di fare chiarezza dietro queste accuse infondate e a sfatare i miti che circondano IT-Alert.

IT-Alert: uno strumento di allarme pubblico

In realtà, IT-Alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione. Il suo obiettivo principale è quello di fornire messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. IT-Alert è in fase di sperimentazione e, una volta operativo, integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione in situazioni di pericolo. Non esiste alcuna direttiva UE che impone l’installazione e l’attivazione di IT-Alert senza il consenso informato degli utenti.

Il ruolo della Protezione Civile e del consenso informato

È importante sottolineare che IT-Alert è gestito dal Servizio Nazionale della Protezione Civile, il quale è responsabile della sua implementazione e del suo utilizzo in conformità con le leggi e le normative vigenti. Questo significa che il sistema IT-Alert opera all’interno di un quadro legale ben definito, che tutela i diritti dei cittadini e il rispetto della privacy. L’idea che IT-Alert traccerà e avviserà gli utenti senza il loro consenso informato è completamente infondata e priva di qualsiasi prova a sostegno.

La funzionalità di IT-Alert

Il sistema IT-Alert viene attivato in caso di eventi emergenziali specifici e invia messaggi di avviso alle persone che si trovano nelle aree interessate dall’emergenza e che dispongono di un telefono cellulare attivo. Questo permette una diffusione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo, favorendo l’adozione di misure di autoprotezione adeguate. IT-Alert si affianca ad altri sistemi di allarme già esistenti, sia a livello locale che nazionale, ampliando le possibilità di informare la popolazione in caso di pericoli imminenti.

La conformità agli standard internazionali

Per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi di allarme e per avvisi pubblici, IT-Alert adotta lo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP). Questo standard è utilizzato a livello globale per la diffusione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici. La conformità a questo standard assicura che IT-Alert possa comunicare in modo efficace con altri sistemi, sia a livello nazionale che internazionale, per garantire una risposta coordinata in situazioni di emergenza.

Come funziona?

L’obiettivo è fornire informazioni tempestive per proteggere le persone coinvolte. I messaggi vengono inviati tramite cell-broadcast e possono raggiungere i dispositivi mobili connessi alle reti di telefonia mobile. Questo significa che il sistema non funziona tramite numeri di telefono, ma invia un messaggio di allerta a tutti i cellulari collegati alle antenne in zona. Anche in condizioni di campo limitato o di saturazione della banda telefonica il sistema funziona. Tuttavia, i dispositivi devono essere accesi e avere copertura per ricevere i messaggi, e potrebbero non emettere suoni se la suoneria è silenziata. Non è necessario scaricare un’app specifica, ma potrebbe essere necessaria una verifica della configurazione del dispositivo in alcuni casi, come dopo il ripristino di un backup o l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.

Concludendo

È evidente che le accuse lette nel post sono totalmente prive di fondamento. IT-Alert è un sistema di allarme pubblico volto a fornire informazioni utili alla popolazione in caso di emergenze o catastrofi imminenti o in corso. La sua implementazione e il suo utilizzo sono regolamentati dalle leggi e dalle normative vigenti, garantendo il rispetto dei diritti dei cittadini e la protezione della privacy. È importante respingere le teorie del complotto infondate e basare le nostre valutazioni sulla realtà dei fatti.

redazione at butac punto it

Sostieni il crowdfunding per il decennale di BUTAC e Minerva – Associazione di divulgazione scientifica. Abbiamo realizzato magliette, spille e quant’altro per ringraziare tutti quelli che vorranno aiutarci a organizzare una due giorni di eventi gratuiti in autunno a Bologna!

Oppure, come sempre, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.