La scienza non si fa con le ordinanze

Sono anni che dobbiamo ripetere questo concetto: un tribunale non è un luogo dove si fa scienza, ma al massimo dove si applica la legge sulla base dell’interpretazione della stessa fatta dal magistrato.

In tanti ci avete segnalato il caso dell’ordinanza del Tribunale ordinario di Firenze che ha sospeso il provvedimento dell’ordine degli Psicologi della Toscana che vietava a una loro iscritta di esercitare la professione in quanto non vaccinata.

L’ordinanza del giudice Susanna Zanda non è particolarmente lunga, ed è evidente che è stata emessa sulla base di un giudizio scientifico in contrasto con il giudizio dell’Istituto Superiore della Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Salute.

Nell’ordinanza sono presenti frasi come queste:

…prevalere numerico delle infezioni e decessi proprio tra i soggetti vaccinati con tre dosi…

…considerato che un consenso informato non è ipotizzabile allorquando i componenti dei sieri e il meccanismo del loro funzionamento è, come in questo caso, coperto non solo da segreto industriale ma anche, incomprensibilmente, da segreto “militare”

Potremmo estrapolarne altre, ma queste ci bastano per poter affermare che l’ordinanza è stata emessa basandosi su dati non compresi nella maniera corretta.

  • Sì, è vero che prevalgono gli infetti tra i vaccinati, è normale che sia così la platea dei vaccinati rappresenta l’80/90% della popolazione italiana, non c’è da sorprendersi che ci siano – specie con la variante omicron – più infezioni tra i vaccinati. Il problema sorge quando mettiamo a confronto in quale percentuale si ammalino i  vaccinati rispetto ai non vaccinati, normalizzando i due gruppi. Solo così ci si accorge che in percentuale sono molto più i non vaccinati a essere infetti e a subire ricovero. Basta applicare la statistica a quei numeri.
  • Esiste una sola fonte a sostenere che EMA copra i vaccini con il segreto militare. I dati che servono a giudicare efficacia e sicurezza dei vaccini sono disponibili a tutti, guarda caso i medici e l’OMS non hanno mai lamentato alcuna segretezza.
  • Il termine siero è errato, stiamo parlando di vaccini, non di sieri, chi ha scelto di usare quella dicitura non ha approfondito in alcuna maniera la scienza che distingue un siero da un vaccino, leggere quella dicitura su un’ordinanza firmata da un giudice è l’ennesima riprova che appunto la scienza non si fa in tribunale.

Non ho alcuna intenzione di aggiungere altro, non sono un esperto di giurisprudenza e quindi lascio ulteriori considerazioni a Paolo TuttoTroppo, che è anche un avvocato. Peccato non aver visto lo stesso rigore e attenzione sulle tante testate che hanno trattato l’ordinanza in questione nelle scorse ore.

maicolengel at butac punto it

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