Le università non accreditate

Tutte le università sono uguali? No, ce ne sono alcune quando si parla delle quali è utile leggere molto bene le scritte in piccolo...

Ci avete segnalato una pubblicità che si vede in giro sui social network e anche in campagne d’affissioni in giro per alcune città dello stivale. Si tratta di inserzioni che pubblicizzano un’università privata come ne vediamo tante. Non staremo a fare nomi, è probabile che chi sta dietro queste attività sia particolarmente permaloso quando si cerca di fare chiarezza sui titoli rilasciati. Pertanto nell’articolo che state per leggere ci limiteremo a riportarvi alcuni dettagli.

Esiste un distinguo da fare, quello tra le università che rilasciano titoli con valore legale che permettono l’accesso a professioni dalla specifica regolamentazione, e le università che rilasciano titoli per professioni che non richiedono quella regolamentazione. Molte delle università private che si pubblicizzano strombazzando per mezzo di cartellonistica per strada e campagne sui social network ricadono nella seconda categoria. Bisogna starci attenti e informarsi per bene prima di pagare le cifre che richiedono per l’iscrizione.

Purtroppo non tutti lo fanno, e si fidano di frasi che risultano un po’ come fumo negli occhi, ad esempio un corso di laurea triennale in Ingegneria civile e industriale ci porta ad avere un titolo di studio che non dà alcun diritto d’accesso immediato ai fini del proseguimento degli studi nel sistema universitario pubblico.

Queste cose ovviamente sono spiegate nei moduli che firmiamo quando ci iscriviamo, ma sono sempre piccole sezioni all’interno di testi molto più lunghi dove troviamo riportate frasi come:

Il titolo che acquisirai sarà riconosciuto e spendibile in tutto il mondo per merito della ISO 21001

Ma questo non significa che venga rilasciata una laurea come quella di un’università pubblica, e difatti andando a leggere tra le righe in piccolo vegono ripetute più e più volte frasi così:

  • Per le professioni non regolamentate spetta di fatto al datore di lavoro “riconoscere” o meno il valore di un titolo di studio; significativo può essere l’accreditamento o comunque una certificazione di qualità rilasciata da enti privati generalmente riconosciuti.
  • Ai fini del proseguimento degli studi, è l’università dove si intende proseguirli che riconosce il valore di un titolo precedente.

Che sono un sistema appunto un po’ fumoso per farvi presente che il titolo che avete in mano non ha particolare valore, pur avendolo pagato soldi reali.

Sia chiaro, non tutte le università private sono così, ce ne sono tante accreditate e riconosciute che rilasciano titoli di studio assolutamente equivalenti a quelli delle università statali. Ma ci sono anche troppe università private che, grazie a titoli come l’EIpass (che non è una laurea, bensì una certificazione) danno a intendere di rilasciare titoli di studio equivalenti a quelli riconosciuti anche per professioni regolamentate.

Occhio alla penna.

maicolengel at butac punto it

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