I messaggini del ministro britannico

I lock down files e le scottanti rivelazioni sulle varianti...

Su svariati canali d’informazione stanno venendo riproposti anche in Italia i “Lockdown files” ovvero il contenuto di oltre 100mila messaggi WhatsApp di cui sarebbe venuto in possesso il Sunday Telegraph e che stanno venendo pubblicati un po’ alla volta dalla testata britannica.

Tra i messaggini finora pubblicati c’è uno scambio che ha fatto sollevare il sottobosco complottista italiano, in uno scambio difatti l’ex ministro della sanità Matt Hancock sembrerebbe sostenere che sarebbero stati loro a rilasciare una variante del virus. Si tratta di uno scambio di messaggi tra Hancock e il consigliere del Ministero:

Adviser: “Rather than doing too much forward signalling, we can roll pitch with the new strain.”

Hancock: “We frighten the pants of everyone with the new strain.”

A.: “Yep, that’s what will get proper behaviour change.”

H: “When do we deploy the new variant.”

Tradotto letteralmente suona così:

Il consulente: “Piuttosto che fare troppe nuove segnalazioni, possiamo alzare l’asticella con il nuovo ceppo”.

Il signor Hancock dice: “Abbiamo spaventato tutti con il nuovo ceppo”.

Il consulente risponde: “Sì, questo è ciò che porterà a un comportamento corretto”.

Il ministro dice poi: “Quando schieriamo la nuova variante”.

Il passaggio qui sopra, oltre che dal Telegraph, è riportato dalla BBC che premette che non ha verificato la correttezza di nessuno dei messaggi pubblicati dal Telegraph, ma ha comunque spiegato cosa intendevano dire in quello scambio di messaggi. Hancock non sta parlando di rilasciare una nuova variante, come se fossero loro a diffonderla, ma di quando rendere pubblico l’annuncio che è stata individuata una nuova variante. Così come riportato dalla BBC:

…the former health secretary discusses when to “deploy” the announcement of the new variant.

Ovvero:

…l’ex ministro della sanità discute quando “rilasciare” l’annuncio della nuova variante.

La variante è stata annunciata il giorno successivo a quello scambio di messaggi. In UK sono stati tantissimi, nel corso del suo mandato, a criticare l’operato del ministro della salute, ritenuto soggetto scarsamente dotato per fare il compito che gli era stato assegnato. La gola profonda che sta rilasciando questi messaggi di testo è la co-autrice della biografia dell’ex ministro della sanità, Hancock, il che la dice lunga sulla scelta dei collaboratori del ministro. La giornalista Isabel Oakeshott ha scritto per note testate britanniche come il Daily Mail, ed era fin dall’inizio fortemente contraria al lockdown e alle misure scelte da Hancock per contenere la pandemia. Non il soggetto migliore da scegliere come collaboratrice per un ministro della sanità che è stato tra i propugnatori appunto di lockdown e distanziamento. Non c’è da sorprendersi se Oakeshott ha colto la palla al balzo appena se ne è presentata l’occasione.

Non crediamo sia necessario commentare oltre, tanto se siete tra coloro che credono che le affermazioni dell’ex ministro della salute britannico siano la prova del complotto del Covid-19 a nulla servirebbe scrivere milioni di articoli.

maicolengel at butac punto it

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