Manerbio, Covid-19 e Telecolor
In tanti stanno facendo circolare in rete un video che arriva dal TG di TeleColor, canale del digitale terrestre che abbiamo già avuto occasione d’incontrare più volte. Nel breve servizio si riportano queste parole:
Scatta il protocollo sanitario all’Istituto Comprensivo di Manerbio, dove gli operatori dell’ATS hanno provveduto a sottoporre a tampone gli alunni della classe elementare 3C, in seguito alla positività di una bambina. Sarebbe stata proprio la famiglia della scolara ad avvertire la scuola, la quale, di conseguenza, ha seguito il protocollo in vigore allertando l’ATS bresciano. All’arrivo degli operatori muniti dei tamponi necessari, all’incirca verso mezzogiorno, i bambini sono stati disposti in giardino per il trattamento, suscitando non poca indignazione da parte dei genitori accorsi, i quali si sono trovati dinanzi la scuola chiusa con i figli bloccati al suo interno senza che il personale dell’Istituto riferisse alcuna informazione. Nessun commento da parte dell’ATS mentre la dirigente scolastica, Annamaria Alghisi, si è chiusa in un silenzio stampa rilasciando una dichiarazione via mail sottolineando che “La scuola sta procedendo secondo i protocolli di legge e chiede che vengano rispettati e tutelati tutti i soggetti coinvolti e interessati. Non ritendo di fornire altra informazione, visto che possono essere coinvolti anche minori; ogni altra informazione deve essere richiesta all’autorità sanitaria competente”. La scuola, sede elettorale per le elezioni di questo fine settimana, resterà chiusa fino a martedì, dopodiché i bambini torneranno sui banchi la volta di mercoledì. Disposto al momento l’isolamento per la bambina positiva e tutti i compagni di classe, nessuna quarantena per genitori, insegnanti e personale ATA.
Il servizio di TeleColor sostiene che i genitori sarebbero stati chiusi fuori da scuola mentre ai bambini veniva fatto il tampone, senza che i genitori sapessero nulla, ma siamo di fronte a una delle solite notizie confezionate appositamente da parte di una redazione che l’etica non sa nemmeno dove stia di casa. Avvelenare il pozzo, convincere i propri follower che ATS non stia seguendo i protocolli ufficiali è orrendo.
Io ho contattato il Comune domenica 20 all’ora di pranzo, e ho trovato l’ufficio stampa che mi ha risposto quasi subito mandandomi il comunicato stampa appena rilasciato dal sindaco Samuele Alghisi.
Comunicato che vi riporto nella sua interezza:
Rispetto alle notizie che stanno circolando in queste ore sui social e a mezzo stampa, dopo un confronto diretto con alcuni genitori dei bambini sottoposti a tampone, tengo a precisare che gli alunni della classe trattenuta hanno iniziato a tornare a casa, insieme ai genitori, intorno alle 13, mentre sin da subito sono stati informati dalla Preside del problema. Tutti i bambini hanno effettuato il tampone in presenza del genitore, seguendo il protocollo ATS. Spiace che, in un momento tanto delicato, quando per la prima volta dobbiamo affrontare una ripresa scolastica che coniughi il bisogno di tornare alla normalità, soprattutto per i nostri ragazzi, a quello di evitare il rischio di focolai, i fatti vengano distorti e manipolati. Le Istituzioni stanno lavorando e collaborando nella gestione di questa nuova fase, che vuole in primis tutelare la salute dei nostri piccoli e delle loro famiglie. Pur non avendo alcuna responsabilità, come sindaco, rispetto ai protocolli di scuola e ATS, sono stato duramente attaccato sui social e sarà mia cura valutare se ci sono gli estremi per querelare chi ha offeso e minacciato la mia persona. Un pensiero, infine, a tutte le famiglie. Purtroppo stiamo affrontando per la prima volta una nuova fase della pandemia che può creare timore e preoccupazione. Peraltro siamo una delle comunità più colpite dal coronavirus. Ricordo che Manerbio ha contato 150 morti, in soli due mesi, fra i residenti. Credo che sia ancora nella memoria di tutti noi lo sconforto, la sofferenza e la difficoltà di quei giorni degli Ospedali e della gestione delle salme. L’obiettivo è oggi più che mai quello di salvaguardare il diritto allo studio e soprattutto la salute degli studenti, degli insegnanti e del personale ATA, e di conseguenza di tutta la comunità.
Samuele Alghisi
Bastava oltretutto andare a cercare online le reazioni dei genitori dei bambini per rendersi conto di come TeleColor stesse raccontando bugie.
Telecolor e i tanti che stanno condividendo il loro video hanno distorto e manipolato i fatti. Fossi nel Comune di Manerbio farei causa alla redazione del canale e alle tante pagine legate ai movimenti antivaccinisti e negazionisti che stanno condividendo questa distorsione della realtà.
Qui alcuni dei commenti degli amici di TeleColor ai tanti post che si vedono in giro, non sono stati anonimizzati perché i post erano pubblici, non ritengo pertanto che vada tutelata l’identità di chi li ha scritti.
Sono a favore della libertà di parola, ma non di menzogna. Chi avvelena il pozzo va punito dove fa più male: nel portafoglio. In Spagna chi diffonde informazioni false sulla pandemia in certi casi è stato arrestato. Da noi c’è gente che le diffonde in tv senza che nessuno faccia nulla.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!