NO, NON È OMOFOBIA.
AGGIORNAMENTO del 10 AGOSTO 2015
Lo stesso testo pubblicato qui sotto, con qualche modifica sta circolando ormai da un mese sotto forma di lettera ai genitori da parte di un responsabile scolastico, si tratta sempre della stessa roba di cui si parlava qui sotto due mesi fa, e in altri post precedenti.
Continuare a diffondere questa roba è sciocco e disinformativo. Non volersi informare a fondo dimostra davvero malafede!
E’ qualcosa che sta alla base dell’umanità, a prescindere dalla tua religione, a prescindere dalla tua cultura, a prescindere dal tuo orientamento sessuale:
GIU’ LE MANI DAI NOSTRI BAMBINI.
Così inizia un lungo messaggio che sta circolando su Facebook, allarmismo decisamente disinformato e a mio parere lievemente bigotto.
Il post vuole scuotere le coscienze raccontando – male – un’interpretazione di quella che certi giornali definiscono come “teoria gender”. Credo sia corretto riportarvelo tutto quanto, visto che circola sia su Facebook che su altri social network, specie nei gruppi di giovani mamme.
La teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere) sostiene, senza termini difficili né ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta. Purtroppo non è così.
In questi giorni ” i piani alti ” vogliono approvare una legge che prevede l’inizio da SETTEMBRE 2015 dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambini.
Cosa prevede un corso gender?
Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoce
Da 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessuali
Da 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso
Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativi
-piacere,masturbazione,orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute
Da 12 a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura
Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia
Materiale didattico: opuscoli, giochi, video e tanto altro.
Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere?
In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi.
Proteggi chi confida in TE. Non togliamo ai nostri piccoli la loro LIBERTA’ solo perché questi corsi, CHE RICEVONO MOLTI FINANZIAMENTI, sono mossi da gente che per avere più soldi è disposta a vendersi l’anima.
La loro astuzia sta nel non “informarci” (di questo argomento radio,televisione ecc non ne parlano quasi mai), e soprattutto nell’avere sempre la scusa dell’omofobia per attaccarci.
C’è ben poco da essere omofobi, i bambini a quell’età non hanno alcuna malizia né verso il sesso opposto né verso lo stesso sesso,perché pieni di ingenuità. La stessa ingenuità che li distingue dagli adulti, e che caratterizza la loro infanzia.
Perchè privarli di ciò?
I “potenti” giocano sporco,e nel silenzio stanno introducendo tutto questo in maniera subdola, non chiedendo il nostro parere.
E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce.
Come?
– inizia con il DIFFONDERE la notizia a chi ti sta intorno, perchè moltissimi NON sanno nulla;
– il 20 giugno a Roma ci sarà una grande MANIFESTAZIONE per far sentire il nostro parere anche se nessuno ce l’ha chiesto!”
Tutto quanto riportato qui sopra è già stato trattato qui su BUTAC, dimostrando ampiamente come si tratti di pura e semplice disinformazione allarmistica. Non è tutta fuffa, sia chiaro, ma è fuffa il modo in cui viene spiegata e raccontata.
Partiamo dal corso di “teoria gender”. Un corso così NON ESISTE, o meglio: esistono delle linee guida supportate da opuscoli e materiali diffusi dall’Unione Europea; linee guida per l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole dell’Unione Europea che guida che prevedono svariate cose.
Già a Novembre 2013 iniziava questa “campagna mediatica” contro l’educazione sessuale, campagna cavalcata da tantissime testate vicino all’integralismo cattolico che se ne infischiavano di scrivere articoli disinformativi, pur di attrarre le simpatie anche di coloro che con religione e integralismo avevano poco o nulla a che fare.
La leva era sfruttare la paura del diverso, in maniera simile ma minore a quella di oggi. Io all’epoca avevo aperto il blog da poco, e avevo dedicato alla cosa questo primo articolo, dove spiegavo che:
da Libero-Novembre 2014 Ai bimbi dagli 0 ai 4 anni, si legge, «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”.
Ma siete dislessici o cosa? siete in grado di leggere un documento e farne un riassunto o alle elementari vi hanno bocciato ripetutamente? Caro Gianluca Veneziani, secondo me ti eri bevuto una bella bottiglia di grappa prima di leggere il testo che vorresti riassumere ai tuoi lettori! Intanto non capisco perché invece che riassumerlo non inserire un bel link che rimandi al documento in questione…come facciamo noi. Ah no, è vero, permettere ai propri lettori di farsi un’idea da soli è sbagliato, vanno indottrinati vero? Quindi poco conta cosa scrivano nel documento originale, ma solo quello che ci racconta il “nostro” giornalista, lui sa, lui ha capito tutto. Ma per favore, nei documenti originali è vero, si parla di masturbazione fin dai 4 anni, ma non si dice che VADA INSEGNATA, si spiega solo che vanno fornite corrette informazioni ai bimbi; bimbi che in certi casi a quell’età si toccano, che scoprono l’esistenza dei genitali (che siano maschili o femminili) e vanno istruiti nel far capire loro che non vi è nulla di male nella loro scoperta e nella loro curiosità!
Le stesse parole si possono applicare alla descrizione allarmata fatta nel post che circola ora, a Giugno 2015: nessuno vuole andare negli asili ad insegnare la masturbazione, ma si vuole spiegare ai bambini che non c’è NULLA DI MALE nell’esser curiosi. Cosa che invece nell’Italia bigotta da cialtronevo è ancora molto di moda. Frasi come “se ti tocchi diventi cieco” esistono ancora, quando magari andrebbe detto che “una sana attività sessuale, anche da soli, aiuti a prevenire il cancro alla prostata”. Risultato di un solo studio fatto sui dati della National Cancer Association che ha ipotizzato la cosa, da un’analisi di 18 anni di raccolta dati, ma senza che allo studio sia seguito ancora nulla di più preciso. Intanto è già qualcosa.
In generale, si tratta di educazione sessuale, che non HA nulla a che vedere con gender e teorie fuffare. Oltre al corso, che non è di masturbazione, anche la stessa dicitura “teoria del gender” è fuffa estratta dal cilindro con un significato TOTALMENTE diverso da quello che era finora in certi ambiti. Il Post spiegava molto bene la cosa ad aprile.
Nel post che circola sui social non viene spiegato, ma la “teoria gender” non era relazionata all’educazione sessuale dall’Unione Europea ma ad una serie di opuscoli informativi che, secondo certe testate, sarebbero stati distribuiti nelle scuole italiane. Incominciamo col dire che nessun LGBT sta diffondendo una Teoria del Gender e non era questo il motivo dei libretti distribuiti; non è stato distribuito a tutti, ma solo agli insegnanti nel 2014. Così ci spiegavano l‘Istituto Beck e Unar a Febbraio 2014:
- Gli opuscoli sono stati predisposti su mandato dell’UNAR per la realizzazione di specifici moduli didattici di prevenzione e contrasto dell’omofobia e del bullismo omofobico nelle scuole e adottano una prospettiva scientifica, e non ideologica.
- Gli opuscoli non sono stati distribuiti, ma – previa autorizzazione – sono stati messi a disposizione attraverso un download protetto con password per coloro che ne avessero fatto esplicita richiesta.
- Gli opuscoli sono rivolti esclusivamente agli insegnanti e non agli alunni e, in quanto tali, possono essere utilizzati con le modalità che gli insegnanti e i genitori, coinvolti dalla scuola nel progetto, ritengano più opportune.
- Il razionale dell’intervento non è la diffusione di una “teoria gender” ma la prevenzione e la lotta all’omofobia e al bullismo omofobico.
- Gli esercizi e i moduli didattici, inappropriatamente estrapolati dal contesto, sono adattati da strumenti educativi prodotti dalle Università British Columbia, University of East London e dalla Global Alliance for Lgbt Education.
Lo so che chi non è d’accordo rimarrà dell’idea che tutto ciò sia errato e continuerà a dire la sua, ma se siete dubbiosi seguitevi i link, andate a studiare; affinate la vostra capacità critica. Non rimanete impalati mentre altri ragionano e disinformano anche a nome vostro.
Ho due figli, piccoli. Credo che l’educazione sessuale e la prevenzione al bullsimo d’ogni tipo dovrebbero essere priorità importanti nella scuola – quasi quanto il fact checking.
Dimenticavo, l’appello che circola parla anche di Germania, uno dei casi a cui si riferiscono è probabilmente qualcosa di cui abbiamo parlato qui. E sempre sul tema, si parlava anche di “sex box svizzeri” perché alla disinformazione non c’è mai limite. Anche di quelli avevo già parlato.
maicolengel at butac.it