L’ex dipendente Pfizer Karen Kingston

No, i vaccini Covid non sono armi biologiche, e per affermare una cosa così bisognerebbe portare le prove

Ci avete segnalato in tanti diversi articoli che raccontano di Karen Kingston, ex dipendente Pfizer che avrebbe fatto scottanti rivelazioni. Ad esempio su Secondo Piano News il 6 dicembre viene titolato:

Ex dipendente Pfizer: “Questi vaccini anti-covid sono armi biologiche”

“Tutti sapevano che il CV-19 Vax era un’arma biologica criminale”, afferma Karen Kingston, analista biotecnologica ed ex dipendente del colosso farmaceutico, in una intervista a Greg Hunter. “Questa è una frode. Penso che molte persone sappiano di essere state ingannate”

E come non fidarsi a occhi chiusi di una ex dipendente Pfizer… Siamo andati a verificare chi sia Karen Kingston: davvero ha lavorato con Pfizer? Sì, è vero, Karen Kingtson ha lavorato per Pfizer, come Healthcare Representative, dal 1996 al 1998, due anni e sei mesi.

Healthcare Representative sembra un lavoro difficile, ma siamo sicuri di sapere di cosa si tratti? Karen Kingston è specialista in marketing, non scienza o medicina. È laureata in economia aziendale, non virologia o epidemiologia. E per Pfizer, quasi trent’anni fa, per un breve periodo ha fatto la rappresentante, vendendo i loro prodotti. Presentarla come fa Secondo Piano News, in qualità di “analista biotecnologica”, è prendere per il sedere i propri lettori, che non si rendono conto che è solo un modo astruso di spiegare che è un’esperta di marketing specializzata in prodotti biotecnologici. La cosa bella è che lo spiega la sua stessa bio sul sito dell’azienda da lei fondata nel 2007:

Karen ha oltre 20 anni di esperienza nel settore delle vendite, del marketing, della consulenza strategica, dei media digitali e del senior management. È stata una delle migliori rappresentanti di vendita a New York per Pfizer ed è stata rapidamente reclutata nel reparto marketing dell’azienda, dove ha svolto un ruolo fondamentale nel rilancio di VIAGRA.

Sul sito dell’azienda di rappresentanza da lei fondata, e diretta da quindici anni, si sostiene che avrebbero fatto da consulenti marketing anche per Pfizer, ma cercando non siamo stati in grado di trovare nulla che certifichi da parte di Pfizer questa consulenza. Però non è importante, quello che è importante è che Karen Kingston non ha le competenze per parlare di scienza e medicina, le ha per parlare di strategia di vendita e posizionamento sul mercato, e per Pfizer ha fatto la rappresentante, non la ricercatrice o tecnica di laboratorio. Cose decisamente diverse. Non è la persona più indicata per fare rivelazioni scottanti su vaccini e pandemia, è solo una delle voci che diffondono sensazionalismo e allarmismo.

Perché lo fanno? Beh, ma è semplicissimo, perché ci guadagnano, e anche molto. Date un’occhiata al sito che ha pubblicato l”intervista a Karen, USAWatchdog, del giornalista Greg Hunter.

I finanziatori diretti del sito sono questi:

Fateci caso, vendono metalli preziosi (e quasi sempre, quando si va a verificare – e in questo caso lo dico da esperto del settore – si scopre che lo vendono a cifre superiori a quelle di borsa) a chi è spaventato e non vuole mettere i propri soldi in banca, vendono dei backup energetici (generatori e UPS) a chi ha paura che la guerra o la pandemia possano portare blackout, e per finire un grande classico, i depuratori d’acqua. Non sono troppo diversi da quelli che dalle nostre parti si sono messi a vendere ciondoli d’oro con i quadrati magici, o sistemi di depurazione d’acqua che costano degli spropositi. Prima ti spavento con notizie allarmistiche, poi ti ricopro di prodotti tanto cari quanto inutili che dovrebbero farti ritrovare la serenità. Come abbiamo già detto altre volte creare un bisogno per poi venderti il prodotto che lo soddisfa è una basilare tecnica di vendita, in questo caso però viene fatto sulla salute dei propri clienti. Stanno raschiando il fondo del barile per cercare di raggranellare gli ultimi soldini grazie alla pubblicità sui loro siti, consci che più la pandemia diventa una cosa del passato, meno soggetti cascheranno nella loro rete.

Si autoproclamano “the truth tellers”, quelli che dicono la verità, eppure a parte le parole di Karen nell’articolo a lei dedicato non si trova una fonte esterna che sia una. O meglio, una fonte c’è, è lei stessa, che nell’intervista a Greg Hunter si autocita. Per non farsi mancare nulla aggiungiamo che Karen fa parte di coloro che l’anno scorso cavalcavano un’altra grossa bufala, quella che sosteneva che i vaccini fossero pieni di grafene. Grafene di cui nessuno ha mai trovato traccia. Basterebbe questo a screditare ogni sua parola.

Concludendo, tra i tanti che ci hanno segnalato questa disinformazione ci ha fatto specie trovare anche un* giornalista che scrive e collabora con una testata diretta da uno dei maggiori attori nel campo della disinformazione. No, non è ByoBlu, siamo più dalle parti della Pravda.

la redazione at butac punto it

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