La “convocazion” della polizia stradale

Pregasi inviare dati sensibili all'autorevole indirizzo email del generale commissario.

Nell’ultimo mese più volte ci avete segnalato mail come questa:

Alla vostra attenzione:
Ti informiamo che sei stato convocato online a seguito del tuo reato che hai commesso su Internet. Per maggiori dettagli, consultare l’invito nel file allegato.
Ti chiediamo di farti sentire via e-mail non appena avrai letto il messaggio.
Contatto : generalecommissario@gmail.com
In attesa di risposta favorevole.

Alla mail è allegato un documento in .pdf, questo:

 

Per chi facesse fatica a leggere da device riporto le prime righe del documento:

Signore, signora,
Su richiesta del Sig. LAMBERTO GIANNINI, Direttore Superiore della Polizia di Stato, Vice Direttore del Dipartimento della Protezione Civile, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza “Brigata per la Tutela dei Minori (BTM)” vi inviamo la presente citazione.
La citazione da parte di un ufficiale di polizia giudiziaria è prevista dall’articolo 390-1 del codice di procedura penale. Vale la citazione in giudizio ed è deciso dal Pubblico Ministero.
i sensi di quanto previsto dall’articolo 372 del codice penale recita: “Qualsiasi aggressione indecente commessa senza violenza o minaccia alla persona o con l’aiuto della persona di un figlio di ambo i sessi, di età inferiore ai 16 anni, è punita con la reclusione. L’articolo 227-23 del codice penale prevede: “Il fatto, ai fini della sua diffusione, di registrare o trasmettere l’immagine o la rappresentazione di un minore quando questa immagine o questa rappresentazione ha carattere pornografico è punito con la reclusione in 5 anni e una multa di 80.000 euro.

La mail procede intimandoci a inviare eventuali ricorsi entro 72 ore, l’indirizzo a cui rispondere è generalecommissario@gmail.com, un indirizzo dai toni così ufficiali che appena l’ho visto l’unico commento che mi è venuto è stato un grande classico:

 

Poi però è subentrata la razionalità, se è un mese che ci state segnalando in massa questa mail significa che per chi la mette in giro…

  • pur con la scritta Polizia Stradale,
  • pur con la scritta Convocazion senza la E finale,
  • pur con un testo che fa pena per come è scritto male
  • pur con nomi di funzionari a caso (esistenti e non)
  • pur con un indirizzo di mittente a caso

…c’è convenienza, ovvero: qualcuno ci casca. E quelli che ci cascano state tranquilli che non vanno a fare denuncia, hanno paura. Probabilmente sono persone sole, che magari frequentano siti per adulti infarciti di malware, siti che non sono sicuri siano legali. Quando facevo il consulente informatico e aiutavo la gente a risolvere i problemi col PC, più di una volta mi è successo di intervenire su dispositivi pieni di malware, con il proprietario dello stesso che mi implorava di non raccontare nulla a nessuno, convinto che il sito che avesse visitato fosse illegale – quando invece al massimo poteva essere immorale per certi anziani bigotti – ma nel 99% dei casi erano normalissimi siti porno con qualche banner malevolo. Nulla per cui la postale si scomodi. Ma giocando su quella paura i truffatori sanno che qualcuno cadrà nell’inganno.

Ne ho scritto per BUTAC per ricordarvi che queste cose succedono, e uno dei motivi per cui BUTAC esiste è per sensibilizzare su questi temi e promuovere l’educazione informatica e digitale anche per quelle fasce d’età per cui nessuno fa nulla, e che sono le prime vittime di queste truffe. Lo so che alcuni di voi che ci seguono ritengono che sono fatti loro e che gli sta bene se vengono truffati, noi non la pensiamo così, e non ci stancheremo mai di ripeterlo.

Questi, come i genitori che non vogliono vaccinare i figli o quelli che comperavano i numeri del lotto da Wanna Marchi, sono vittime. Vittime di abili imbonitori, poco conta se siano veri truffatori come in questo caso o solo soggetti dalla parlantina facile, manipolano i fatti per il proprio losco fine e per il proprio tornaconto, e andrebbero puniti severamente.

maicolengel at butac punto it

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