Previsto un terremoto devastante per il Sud Italia entro il

Entro il? Quando? Aiuto!

No ragazzi non è un errore, non stiamo trollando e non è un nostro tentativo di click bait,  ma proprio il titolo di un articolo pubblicato su iNews:

entroil

 

Attenzione: è partito un altro conto alla rovescia. Allarme rosso. Correva la primavera dell’anno 2012 e l’esperto di turno Alessandro Martelli, direttore del Cnr di Bologna annunciava pubblicamente – urbi et orbi – un terremoto del settimo grado della scala Richter nel Mezzogiorno d’Italia entro due anni. L’ingegnere ha confermato successivamente la sua predizione in audizione al Parlamento. Più recentemente (aprile 2013) il capo della Protezione Civile,Franco gabrielli (già al vertice dei servizi segreti civili) ha ribadito la preoccupante tesi

Questa volta tento un approccio vecchio stile nella sbufalata e mi fermo ogni volta che trovo informazioni utili. Prima però possiamo dedurre che la data misteriosa sia il 31.12.2014 essendo la data dell’annuncio urbi et orbi il 2012 e di una paio d’anni la scadenza, ma chi lo può dire con certezza. Sicuramente non iNews e nemmeno Il sapere è potere che ci regala il resto dell’articolo. Ho provato a guardare il loro blog e in prima pagina ho trovato la vecchia bufala della Islanda, vecchia di eoni, quindi bisognerebbe cambiargli il nome in Il sapere per tempo è potere. Tornando ai terremoti googlo subito “Alessandro Martelli” e il primissimo risultato è una intervista a MeteoWeb che da sola basterebbe a chiudere il caso. Non è cortissimo – come dovrebbe essere qualsiasi articolo serio – quindi faccio qualche quote, ma vi consiglio di leggerlo.

Martelli ci ha spiegato che il terremoto di ieri in pianura Padana era stato “previsto” nel senso che alcuni stumenti di previsione realizzati da diversi Paesi, e in Italia dall’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e dall’Università di Trieste, avevano indicato la possibilità di una scossa sul territorio del nord Italia di magnitudo superiore a 5.4 Richter, e che a marzo gli studiosi avevano lanciato l’allarme alle autorità competenti, tra cui la Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile.
Martelli spiega sche “l’algoritmo delle analisi mostrava che un terremoto superiore a quella magnitudo era fortemente probabile“, ma nessuno era in grado di dire dove precisamente si sarebbe verificata la forte scossa, perchè questi studi vengono fatti su porzioni di territorio abbastanza ampie e l’allerta era stata diffusa per il “nord Italia“, con riferimento alle zone interessate dai terremoti più recenti e cioè l’area del lago di Garda, nel Veronese, quella dell’Appennino Emiliano, tra Parma, La Spezia e alta Toscana, quella del Montefeltro, nell’Appennino Romagnolo, e anche quella del Ferrarese, dove poi effettivamente s’è verificata la scossa.
Quest’anno – entra nello specifico Martellidal 1° gennaio avevamo allertato l’Italia meridionale, poi ogni due mesi facciamo delle verifiche per capire se la situazione è inalterata oppure è cambiata, e capiamo se c’è la necessità di allertare anche un’altra Regione in base agli algoritmi utilizzati per definire questi allarmi, oppure se va tolto l’allarme per la zona in cui era stato lanciato.
Adesso che al nord il forte terremoto c’è stato, a preoccuparci è il sud. L’allarme per il sud è molto più grave perchè c’è da più tempo ed è il risultato di studi incrociati che dicono tutti la stessa cosa. L’algoritmo Italiano individua il rischio nell’area del sud, che va dalla Campania in giù, ma alcuni prestigiosi centri di calcolo di altri Paesi concentrano il rischio tra Calabria e Sicilia, quindi all’estremo sud“.

Spiegato alla buona significa che utilizzando “degli strumenti di previsione” che si basano sulle caratteristiche del territorio, sui rilevamenti sismici e sulla storia sismica dell’Italia, ci sarebbe secondo Martelli, che è di ENEA e non del CNR, un’alta probabilità che si verifichi un terremoto nelle regioni del Sud Italia. Tra i vari centri di studi esistono differenti previsioni, anche perché, citando sempre lo stesso esperto:

le previsioni in senso stretto cioè dire che un evento di magnitudo “x” avverrà nel luogo “x” il giorno “x” è assolutamente impossibile al giorno d’oggi, ma quello che si può fare è prevedere con una certa probabilità di azzeccarci che un terremoto possa avvenire in un certo periodo di tempo (qualche mese, almeno, o un anno) in una zona normalmente abbastanza estesa come dimensioni

Mentre facevo le mie ricerche ho fatto una scoperta che mi ha un po’ scioccato. L’articolo in questione non è di Il sapere è potere, ma è un reblog di Su la Testa del super complottaro Gianni Lannes del 22 Maggio 2013, perché, come saprete oramai, le bufale bisogna farle girare ogni tanto altrimenti la gente se le dimentica. Il resto dell’articolo è proprio una copia del pezzo “originale” di Lannes, omettendo i deliri finali, quindi è praticamente buttare via del tempo. Abbiamo affrontato questo super eroe dalle scansioni storte, documenti top secret disponibili online e materiale riciclato più volte e non è necessario tediarvi oltre.

Hmm, giusto un pochino:

Perché lo Stato italiano si prepara all’ennesima strage annunciata? Infatti è in atto un appalto targato Protezione Civile per 12 mila “soluzioni abitative in emergenza”, ovvero prefabbricati per terremotati. L’operazione è affidata ufficialmente allaConsip, una società per azioni, costituita nel 1997, che dipende dal Ministero dell’Economia e Finanze. Particolare significativo: questa Spa ha in mano il controllo del bilancio statale, nonché la sicurezza informatica della Pubblica Amministrazione.

Capire la sua mente contorta è una impresa titanica. Il “particolare significativonon è per nulla significativo essendo un bando pubblico e la Consip svolge

attività di consulenza, assistenza e supporto nell’ambito degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche.

Dov’è l’assurdo? Perché è strano che l’Italia abbia indetto un bando per delle soluzioni abitative di emergenza essendo un paese ad alto rischio sismico? Ripeto che è impossibile seguire i suoi ragionamenti, ma è bello sapere che riesce a inserire NATO, Eurogendfor, Pentagono, H.A.A.R.P. In sostanza secondo lui i terremoti in Italia sono pilotati dagli USA che si divertono a giocare a Risiko.

Nella repubblichetta degli omissis e dei segreti che occultano crimini altolocati, i padroni stranieri a stelle e strisce fanno strage di popolo impunemente dall’alto della loro tecnologia bellica. E tutti zitti e a cuccia, guai a fiatare ed uscire fuori dal recinto assegnato dai traditori della Patria. Una cosa è certa: non è colpevole la Natura: Gaia è stata solo scossa da artifici disumani.

Che dire? Complimenti Gianni.

Tornando alla questione iniziale, l’Italia è un paese ad altissimo rischio sismico e prevedere che ci sarà un terremoto a breve è estremamente semplice.

Poco più di 1500 i terremoti registrati e localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel mese di ottobre2014, con una media di poco più di 50 eventi al giorno, ancora in diminuzione rispetto ai mesi precedenti.

Che nel sud Italia possa arrivare un terremoto importante è ovvio e l’allarmismo che viene fatto non serve a nulla e a nessuno. Forse. Concludo citando sempre l’articolo di MeteoWeb:

Siamo sicuri che l’interesse nei confronti della scienza sia tale da poter considerare in modo preciso quello che gli esperti ci stanno dicendo da tempo?
Siamo tutti pronti a puntare il dito contro qualcuno(vedi L’Aquila e quel processo a dir poco vergognoso rispetto a chi “non ha previsto il terremoto“!!!), ma finchè una cosa non ci tocca da vicino rimaniamo belli tranquilli nella nostra quotidianità, senza farci scalfire da ciò che accade altrove.

E allora, se proprio vogliamo avere la coscienza a posto, partiamo da noi stessi: quante persone, quanti calabresi e quanti siciliani, vivono e sanno di vivere in una casa, in una villa, in un palazzo che è stato costruito rispettando tutte le norme antisismiche, e che quindi potrà reggere anche a un terremoto fortissimo senza avere danni?
Se tutto funzionasse bene, non ci sarebbe motivo di preoccuparsi. Le paure, a volte isteriche, sono legate proprio alla consapevolezza si rischiare la vita a causa di costruzioni poco sicure e rispettose delle norme. Ma anzichè piangersi addosso o etichettare chi dice che ci sarà un terremoto come un iettatore, è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e iniziare a risolvere i problemi, senza bisogno che lo facciano sempre altri, aspettandoli invano.
Ma poi chi è che dovrebbe farli, se non lo facciamo noi stessi?

Non c’è altro da aggiungere.

Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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