Temperatura percepita e temperatura reale

A partire dalla notizia delle temperature (percepite) a 60°C a Rio de Janeiro, un piccolo approfondimento

Le testate italiane che hanno ripreso la notizia del caldo record a Rio De Janiero sono tante, e quasi tutte hanno spiegato chiaramente che si trattava di temperatura percepita. Molte hanno anche provato a spiegare cosa si intenda, ma pochissimi hanno fatto un quadro completo della situazione.

RaiNews titolava il 18 marzo:

Spiagge come formicai: è caldo record a Rio de Janeiro “62,3 gradi”, il video dal Brasile

Il titolo è decisamente sensazionalista: se andiamo a cercare immagini delle stesse spiagge dieci anni fa, infatti, troviamo immagini praticamente identiche a quelle mostrate oggi. Poco dopo ci raccontano:

La temperatura effettiva a Rio de Janeiro nel fine settimana ha raggiunto i 42 gradi. La rilevazione record è stata fatta domenica mattina nel quartiere di Guaratiba, situato nella parte occidentale della città, una zona che spesso registra temperature più elevate a causa di venti caldi provenienti da nord.

Sia chiaro, nel resto dell’articolo spiegano che si tratta della temperatura percepita, ma il titolo come ben sappiamo è quello che resta impresso nella testa di chi legge.

La prima cosa che vorremmo evidenziare è che la temperatura reale più alta rilevata a Rio de Janeiro, secondo AccuWeather, è di 38° centigradi il 17 marzo.

La più alta risulta di 38°C, non 42, e anche a Guaratiba si parla di una temperatura simile. Ma poco conta, è ovviamente molto caldo – quella che si definisce heatwave, ondata di calore – ed è anomalo, nessuno vuole sostenere diversamente. Quello però che ci interessa è spiegare la differenza tra temperatura reale e temperatura percepita, e mostrarvi l’andamento delle temperature nell’area.

Temperatura reale: la temperatura reale è misurata con strumenti come i termometri, che rilevano il calore dell’aria in un dato luogo e momento. Questa misurazione è oggettiva e non tiene conto dell’impatto delle condizioni ambientali su come gli esseri umani percepiscono il calore.

Temperatura percepita: la temperatura percepita invece è una stima di come noi percepiamo la temperatura e si basa su vari fattori ambientali oltre alla temperatura dell’aria misurata.

Questi fattori includono:

  1. Umidità: l’umidità elevata può far sentire l’aria più calda di quanto in realtà sia perché impedisce la rapida evaporazione del sudore dalla pelle, riducendo l’effetto raffreddante della sudorazione.
  2. Vento: il vento può far sentire l’aria più fredda di quanto sia, portando via il calore dal corpo più rapidamente.
  3. Radiazione solare: l’esposizione diretta alla luce solare può far sentire l’aria più calda di quanto sia, a causa della radiazione infrarossa che riscalda direttamente il corpo.

Quindi, per riassumere: la temperatura reale è una misura oggettiva del calore dell’aria, mentre la temperatura percepita cerca di rappresentare come le condizioni ambientali influenzino la percezione umana della temperatura.

Quello che ci preme anche segnalare è che a marzo 2023, in particolare il 4, il 7, il 9 e il 20 marzo, la temperatura ha toccato i 35°C, e il 26 di febbraio si arrivava a 37°. Il fatto che la temperatura percepita quest’anno sia molto più alta è dovuto a svariati fattori, scarse precipitazioni e umidità più elevata sono i probabili colpevoli. Sia chiaro, la notizia non è una bufala (anche se il dato lo troviamo riportato con lievi variazioni, c’è chi parla di 62,3°C altri di 60,1°). Sono i toni con i quali cui viene raccontata che ci hanno portato a fare queste piccole precisazioni che ritenevamo necessarie, per evitare il sensazionalismo dilagante.

redazione at butac punto it

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