Aprille e il versamento anonimo

maicolengel butac 13 Giu 2023
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Su tante testate italiane è apparsa la notizia di questa signorina americana che, su TikTok, ha raccontato di come avrebbe ricevuto 50mila dollari dalla sua banca, senza averne diritto, e di come sia riuscita a non restituirli. I classici articoli fratti con lo stampino e senza alcuna verifica:

TPI:

La banca le accredita 50mila euro sul conto per errore, lei trova il modo legale per non restituirli

Il Mattino:

La banca le accredita 50mila euro sul conto per errore, lei trova il modo per non restituirli: è tutto legale

Affari Italiani:

Banca accredita 50mila € sul conto per errore: una donna se li tiene. È legale

Il Messaggero:

La banca le accredita 50mila euro sul conto per errore, lei trova il modo per non restituirli: è tutto legale

Il racconto, pubblicato appunto su tante testate italiane, sembra una traduzione pari pari da as.com, e i fatti narrati hanno dell’incredibile. Non possiamo verificarli come siamo soliti fare, in quanto sia la donna che avrebbe ricevuto questi denari sia le testate che riportano il suo racconto omettono di citare quale sia la banca in cui il tutto sarebbe avvenuto.

Vi riassumo i fatti: nei primi anni 2000 Aprille Franks avrebbe ricevuto un bonifico anonimo da 50mila dollari sul suo conto corrente, subito avrebbe chiamato la banca per chiedere conto di quel denaro, e la banca le avrebbe detto che era legittimamente suo. La donna si è rivolta a un avvocato che le ha suggerito di scrivere alla banca le stesse cose, fare un annuncio su un quotidiano raccontando il tutto, attendere trenta giorni, e poi sarebbe diventata la legittima proprietaria.

Fin qui nulla di tragico, ma le regole bancarie americane prevedono che per poter fare un versamento sul tuo conto senza che tu sappia chi è ad averlo fatto serve il tuo IBAN, e comunque la banca se non sei il titolare del conto tii chiede di identificarti in modo che in caso ci siano problemi possa ricontattarti. Quindi, la prima volta che Aprille ha chiesto info alla banca, la banca stessa avrebbe potuto (e dovuto) chiedere lumi al donatore. Lo stesso la seconda volta. E invece due volte su due la banca non ha contattato l’anonimo donatore? Poco credibile.

Ma proseguendo col racconto Aprille ci narra che con quei soldi, 50mila dollari dei primi anni 2000, avrebbe comperato due case, e ci avrebbe pure messo un anno e mezzo a spenderli tutti.

I prezzi di una casa a un piano a Las Vegas nel 1994 erano di circa 99mila dollari, nel 2004 causa bolla immobiliare erano passati a oltre 300mila. Che si potesse comperare una casa per 22mila dollari come narrato da Aprille suona un filo incredibile. Ma tutta la storia suona incredibile. Anzi, ammettiamolo, suona come del sano clickbait sensazionalistico per una donna che campa proprio grazie a quanta visibilità ha online.

L’estate sta cominciando, e gli articoli assolutamente inutili ai fini giornalistici stanno tornando a riempire le pagine dei quotidiani e dei tabloid di tutto il mondo: prepariamoci. E dire che tra guerra in Ucraina, tensioni a Taiwan, crisi climatica, di cosine di cui parlare ce ne dovrebbero essere tante.

maicolengel at butac punto it

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