Il Canadian Center of Science and Education e la crisi climatica
Editori che compaiono nella lista delle riviste predatorie e che vogliono farci credere che le loro teorie siano condivise dalla maggioranza della comunità scientifica
Tra le tante segnalazioni che riceviamo, il 4 aprile ce ne è arrivata una da un soggetto che spesso ci scrive, non proprio per segnalarci possibili bufale, ma per inviarci materiali che a suo dire sbufalerebbero quanto da noi riportato in precedenti occasioni.
Oggi l’occasione è perfetta per portare avanti il discorso sulle tattiche di disinformazione. La segnalazione che abbiamo ricevuto riporta in allegato un grafico e un link a una pubblicazione.
Partiamo dal link, che rimanda all’estratto di una pubblicazione, estratto che ci riporto in italiano:
Mentre il clima è sempre cambiato e cambierà sempre, non c’è crisi climatica
Wallace Manheimer
L’enfasi su una falsa crisi climatica sta diventando una tragedia per la civiltà moderna, che dipende da un’energia affidabile, economica e sostenibile dal punto di vista ambientale. I mulini a vento, i pannelli solari e le batterie tampone non hanno queste qualità. Questa falsità è spinta da una potente lobby che Bjorn Lomborg ha definito un complesso industriale climatico, che comprende alcuni scienziati, la maggior parte dei media, industriali e legislatori. In qualche modo è riuscito a convincere molti che la CO2 nell’atmosfera, un gas necessario per la vita sulla terra, che espiriamo ad ogni respiro, è un veleno ambientale. Molteplici teorie e misurazioni scientifiche dimostrano che non esiste una crisi climatica. I calcoli della forzatura della radiazione sia da parte degli scettici che dei credenti mostrano che la forzatura della radiazione di anidride carbonica è circa lo 0,3% della radiazione incidente, molto meno di altri effetti sul clima. Durante il periodo della civiltà umana, la temperatura ha oscillato tra parecchi periodi caldi e freddi, con molti dei periodi caldi più caldi di oggi. Durante i periodi geologici, esso e il livello di anidride carbonica sono stati ovunque senza alcuna correlazione tra di loro.
L’editore è il Canadian Center of Science and Education, che messo così sembra un editore autorevole e affidabile. Ma sarà veramente così? Noi non li avevamo mai sentiti nominare prima e quindi siamo andati a cercare notizie in merito alla loro autorevolezza, scoprendo in pochi secondi che il CCSE è da sempre tra gli editori che appaiono nella Beall’s list of predatory open access journal, e non in uno degli aggiornamenti, no no, il CCSE è nella lista originale, segno che è noto da circa 13 anni che si tratta di un editore non affidabile.
Chi, da scienziato, sceglie di pubblicare su una testata che fa parte della lista sa già che il proprio lavoro verrà accettato per la pubblicazione senza alcun problema (e alcuna peer review, anche quando sostengono di farla). A dimostrazione di ciò uno scienziato qualche anno fa scaricò alcuni paragrafi dalla pagina wiki dove si spiegava cosa fosse “la forza” in Guerre Stellari e inviò suddetto testo a quattro delle testate della Beall’s List (quelle che non chiedevano troppi soldi per la pubblicazione), tutte e quattro pubblicarono quello “studio” senza rendersi conto che A) era copiato da Wikipedia B) parlava del midi-chlorian (una forma di vita microscopica che risiede all’interno di tutte le cellule viventi secondo Qui-Gon Jinn, che ne parlò ad Anakin Skywalker).
L’autore del testo sui cambiamenti climatici è un fisico americano in pensione, che da alcuni anni sostiene con fermezza che i cambiamenti climatici siano un’invenzione di una lobby. Ma basta leggere l’elenco che farebbe parte del complotto:
… alcuni scienziati, la maggior parte dei media, industriali e legislatori …
Alcuni scienziati? Al mondo la stragrande maggioranza degli scienziati è concorde. E non è BUTAC a sostenerlo, basta cercare per trovare questi dati. Riporto dal sito della NASA:
…la stragrande maggioranza degli scienziati del clima che pubblicano attivamente – il 97 percento – concorda sul fatto che gli esseri umani stanno causando il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. La maggior parte delle principali organizzazioni scientifiche di tutto il mondo hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche in questa stessa direzione, comprese le accademie scientifiche internazionali e statunitensi, il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e tutta una serie di rinomati organismi scientifici in tutto il mondo.
Il Canadian Center of Science and Education rientra perfettamente nella descrizione che facevamo in Tattiche della disinformazione:
… nella maggior parte dei casi ogni volta che serve un nuovo esperto i diffusori di disinformazione tirano fuori nuovi nomi dal cappello, evitando quelli già screditati in passato. Questo genera nel pubblico a casa la convinzione che ci sia uno stuolo di esperti a sostegno delle tesi disinformative, purtroppo quando poi si va ad approfondire ci si accorge che la ricercatrice spacciata come esperta virologa è una sistemista informatica. Non c’è una regola su come difendersi, ma se sentite nominare un esperto di cui fino a oggi non avevate mai sentito il nome il suggerimento è sempre quello di fare un po’ di verifiche sul suo background.
Ovvero siamo di fronte a un editore che se ne infischia dei fatti e che serve soltanto a dare un’aurea rispettabile a materiale scientifico di scarso valore. Informarsi seguendo questo tipo di fonti è assolutamente controproducente.
Giusto per non lasciare nulla indietro vogliamo anche commentare il grafico che è stato allegato alla segnalazione, grafico che mostra gli eventi Dansgaard-Oeschger.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza con l’aiuto della Conversational Experience di Bing:
Gli eventi Dansgaard-Oeschger (D-O) sono rapidi cambiamenti climatici che si sono verificati 25 volte durante l’ultima era glaciale. Questi eventi sono stati interrotti da momenti di riscaldamento climatico che si sono verificati nell’arco di periodi di 30-40 anni e che hanno portato ad aumenti di temperatura fino a 15°C. A questi sono poi seguite fasi di raffreddamento, che potevano durare da 1.000 a 2.000 anni.
Gli eventi freddi di Dansgaard-Oeschger e gli afflussi di acqua fredda loro associati, riducono la forza della corrente collegata all’acqua profonda del Nord Atlantico, indebolendo la circolazione nell’emisfero boreale e causando così un aumento del trasferimento di calore in direzione del Polo Sud.
In sintesi, gli eventi Dansgaard-Oeschger non negano il riscaldamento climatico perché rappresentano una serie di fluttuazioni climatiche naturali che si sono verificate nel passato. Il riscaldamento globale attuale è diverso dagli eventi Dansgaard-Oeschger perché sta avvenendo a un ritmo molto più rapido e sta causando un aumento della temperatura media globale a livelli senza precedenti. Inoltre, mentre gli eventi Dansgaard-Oeschger erano causati da processi naturali, il riscaldamento globale attuale si stima sia causato principalmente dall’attività umana e dalle emissioni di gas serra.
maicolengel at butac punto it
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