I 50mila malati dopo il vaccino

Secondo un sindacato di polizia con poche migliaia di aderenti ci sarebbero 50mila danneggiati da reazioni avverse al vaccino anti-COVID nelle forze dell'ordine. Evidenze, o anche solo spiegazioni su come sono stati raccolti questi dati? Ovviamente nessuna...

Su alcune testate italiane sono usciti articoli con titoli come questo de La Verità:

La denuncia di un sindacato di polizia: “Diecimila malati dopo il vaccino”

Sul sito del giornale di Belpietro è possibile leggere l’articolo solo pagando, ma per fortuna ci sono altre testate che hanno ripreso la notizia, come Il Giornale d’Italia, che ha titolato appunto:

Vaccino Covid, il sindacato di polizia Cosap denuncia: “50mila danneggiati da reazioni avverse”

Quindi da qui scopriamo che a fare “la denuncia” – ovvero il comunicato stampa ai giornali – è il COSAP, un sindacato non nuovo a comunicati di questo genere, ma un sindacato che, come spiegavamo l’anno scorso:

… sono tanti a pensare che sia IL sindacato di polizia, ovvero quello principale. Ma è un grave errore: come spiegato da Money nel 2017 di sindacati ce ne sono tanti a rappresentare i circa 95mila poliziotti italiani, e il COSAP non risulta tra quelli con più iscritti. Il più rilevante (nel 2017) era il SIULP, con circa 24mila iscritti, a seguire il Sap, il Siap e la Ugl Polizia, il Consap e il Coisp, il Silp, la Fns e per finire la Uil Polizia. Questi sono quelli che nel 2017 venivano reputati i principali, come vedete il COSAP manca.

Quindi in Italia abbiamo circa 95mila poliziotti, di questi 24mila sono rappresentati dal SIULP, il sindacato più numeroso; a seguire il SAP, con circa 20mila aderenti, poi arriva il SIAP, si parla di circa 12400, il COISP con circa 7000 iscritti, a seguire gli altri. Il COSAP nei vari elenchi dei sindacati italiani viene raramente citato, si ritiene – ma sta a loro dimostrare il contrario – che abbiano meno di 4000 iscritti, pertanto non si capisce come potrebbero avere dati su 50mila poliziotti. Oltretutto 50mila poliziotti rappresentano più della metà delle forze di polizia attive. membri delle forze dell’ordine. Nell’articolo su Il Giornale d’Italia leggiamo le parole del sindacalista Luca Cellamare:

Evitando di fare le anamnesihanno attentato ai corpi militari dello Stato. Iniziarono a somministrare le dosi in caserma, ma quando si accorsero delle prime morti sospette, correlate alla vaccinazione, i medici militari si spaventarono perché non hanno lo scudo penale e, in barba ai protocollli imposti dalla commissione Scanu, hanno mandato tutti a vaccinarsi negli hub.

Sempre sul Giornale d’Italia riportano:

Cellamare spiega quali sono i numeri tra le forze dell’ordine che hanno subito gravi danni dopo il vaccino Covid: “Saranno decine di migliaia, tra poliziotti, carabinieri e guardia di finanza. La maggior parte di loro si è vaccinata, ma invece di segnalare eventi avversifa la causa di servizio per malattia. Nel giro di due, tre anni, quando verrà riconosciuta proprio perché contratta nell’adempimento del dovere, significherà almeno 200 euro in più al mese di pensione

Di quanto raccontato non viene riportata una singola prova, solo le parole di un sindacalista di un sindacato che non rappresenta nemmeno un decimo degli uomini della Polizia di Stato italiana, perché dargli spazio? Perché non chiedere prove di quanto viene affermato, che se fosse vero sarebbe estremamente grave? Anche questo è information disorder.

redazione at butac punto it

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