La disinformazione islamofoba

Il musulmano che uccide un cattolico bianco (e pare che non si possa dire, ma coraggosi blog lo dicono lo stesso)

Sul blog di Nicola Porro, il 17 giugno 2022, la giornalista Lorenza Formicola titola:

Un musulmano uccide un cattolico bianco, ma non si può dire

E nel sottotitolo dell’articolo riporta:

Il terrorismo islamico fa l’ennesima vittima a Marsiglia nel silenzio dei media francesi

Vado su Google e cerco la notizia, che trovo riportata su quasi tutti i media francesi che conosco, a partire da Le Figaro, che la raccontava appunto già il 27 maggio, riprendendo i fatti del 10 di maggio quando era avvenuto l’accoltellamento che, 17 giorni dopo, ha portato alla morte di Alban Gervaise, medico militare cattolico. L’articolo a firma Formicola inizia così:

Il 27 maggio, un dispaccio dell’Agence France-Presse annunciava la morte di un “tale gravemente ferito perché accoltellato davanti alla scuola dei suoi figli, a Marsiglia”. L’Afp specificava che la vittima era un medico militare, che l’aggressore era “di nazionalità francese” e che pare avesse agito “in nome di Dio”, aggiungendo che “l’ipotesi terroristica era stata esclusa dagli inquirenti” e che “l’uomo soffriva solo di disturbi psicologici”. Compreso il messaggio di cordoglio del ministro delle Forze Armate e del Sindaco di Marsiglia, l’agenzia aveva speso 225 parole per raccontare l’omicidio. Pochi giorni dopo, sempre l’Afp raccontava una rissa tra cicogne e dell’intensa emozione che la cosa aveva suscitato sui social. Per il cicognicidio erano state dedicate 352 parole. Una cicogna fa più notizia di un padre di famiglia assassinato in nome di Allah.

Un incipit decisamente interessante, specie quando, cercando sempre su Le Figaro, trovo praticamente lo stesso identico testo:

Il 27 maggio un dispaccio dell’Agence France-Presse annunciava la morte di un “genitore di studenti gravemente ferito all’inizio di maggio durante un attacco con un coltello svizzero davanti a una scuola di Marsiglia ”. L’Afp specifica che la vittima è un medico militare, che l’aggressore è “di nazionalità francese”, che ha detto di aver agito “in nome di Dio” e che “l’ipotesi terroristica è stata definitivamente esclusa dagli inquirenti “. Secondo l’agenzia, “l’uomo sembra soffrire di disturbi psicologici“. Condoglianze del Ministro delle Forze Armate e del Sindaco di Marsiglia compresi, il messaggio è lungo 225 parole. Pochi giorni dopo, AFP ci racconta che le immagini di una cicogna aggredita da una cicogna hanno suscitato intensa emozione sui social. Lei gli dedica 352 parole…

Solo che su Le Figaro il testo porta la firma di Judith Waintraub, che non mi sembra il nom de plume di Formicola. In pratica Formicola ha copiato e incollato sul blog di Porro un testo con lievi modifiche firmandolo come suo. Ma questo c’interessa relativamente, quello che c’interessa sono come sempre i fatti.

Davvero in Francia la notizia è passata relativamente sotto silenzio, surclassata dalla morte delle cicogne?

No, si tratta di disinformazione, o meglio di malinformazione. Sulle tante testate di destra francesi si parla appunto di attentato terroristico di matrice musulmana, ma la polizia (e i fatti) dicono diversamente. E pensare che sarebbe bastato cercare online per trovare i comunicati stampa riportati dalle altre testate e dalla polizia, e analizzare lo svolgersi degli eventi.

Prima cosa da riportare, l’aggressore è un francese, nato in Francia, musulmano sì, ma secondo la polizia non radicalizzato. Vero che la polizia fosse già a conoscenza del suo nome, per spaccio però, non per integralismo. E difatti leggendo le altre testate francesi troviamo ben evidenziato che:

...nulla nello stato indirizza verso la pista del terrorista, l’aggressore che soffre di disturbi psicologici ed è sconosciuto ai servizi di intelligence. Nessun segno di radicalizzazione è stato trovato durante la perquisizione effettuata nella sua abitazione.

Formicola, Waintraub, Le Figaro e Porro stanno omettendo questi particolari, come evitano anche di spiegare che tutte le testate francesi hanno riportato della morte del povero medico. Solo quelle di destra però hanno parlato di terrorismo, in barba alle comunicazioni della polizia di Marsiglia e del sindaco della città dove sono avvenuti i fatti.

Non si tratta di censura od omertà, si tratta di analizzare i fatti, l’omicidio è avvenuto con un coltellino svizzero di fronte a una scuola, la vittima è stato l’unico oggetto delle attenzioni dell’aggressore il quale, secondo i testimoni, era in evidente stato confusionale. Questo non giustifica in alcuna maniera quello che è successo, ma pone luce diversa sul racconto riportato da Formicola. Un coltellino svizzero non è la tipica arma da terrorista (a meno che sia su un aereo e lo stesso coltellino sia magari stato scelto per la facilità con cui è possibile occultarlo).

Al momento la polizia ha escluso la matrice terroristica ma sono in corso indagini per capire se ci siano state altre motivazioni per l’attacco. In attesa di aggiornamenti, che purtroppo sappiamo con certezza non verranno raccontati dal blog di Porro.

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

redazione at butac punto it

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