Il Papa e il genocidio

Un virgolettato che circola da tempo, attribuito stavolta al Papa, sul conflitto israelo-palestinese

Su alcune bacheche Twitter nei giorni scorsi è stato riportato uno screenshot che in teoria dovrebbe essere la traduzione in francese di una parte dell’omelia di Pasqua del Papa. A noi è stato segnalato sul profilo del politico francese Jean-Luc Mélenchon, il tweet – ora rimosso – era questo:

Je devine ce que l’emploi du mot “génocide” à propos de Gaza va coûter au pape, de la part des amis des génocidaires. Alors c’est le moment de soutenir sa déclaration. Et les chrétiens seront surement invités à agir par la parole de leur guide spirituel. Ici nous n’avons que la force de la parole et du témoignage. C’est le moment de s’en servir. Traduzione di Google: Quanto costerà al Papa l’uso della parola “genocidio” in relazione a Gaza, posso immaginare, dagli amici dei genocidari. Quindi ora è il momento di sostenere la sua dichiarazione. E i cristiani saranno sicuramente invitati ad agire secondo la parola della loro guida spirituale. Qui abbiamo solo la forza della parola e della testimonianza. Ora è il momento di usarlo.

In realtà il Papa quella frase non l’ha mai detta, e anche il politico in questione deve essersene accorto visto che il suo tweet non è più disponibile. Questo però la dice lunga sull’interesse nella verifica dei fatti non solo dei politici italiani, ma anche di quelli francesi. I social hanno dato alla testa a troppi soggetti incapaci di fare verifiche che prima condividono quanto trovano in rete, magari commentandolo, come ha fatto il politico francese, e dopo (forse) verificano, rimuovendo se vengono presi con le mani nella marmellata, lasciando i loro follower confusi se non direttamente disinformati.

Spero che vi rendiate conto, per l’ennesima volta, della gravità di questo comportamento. Cercando in rete si trova la stessa identica frase attribuita a Erdogan:

Ma anche a Lula Da Silva:

E probabilmente, se cercassimo in altre lingue oltre al francese, la troveremmo attribuita ad altre personalità. Questo non significa che la frase sia vera, ma solo che alcuni soggetti hanno scelto di condividerla per portare acqua al proprio mulino.

La cosa che fa ancora più tristezza – ma ormai non ci dovremmo più sorprendere di nulla – è che cercando in italiano si trova un articolo, ancora online, de La Stampa, che riporta nel titolo:

Guerra in Medio Oriente, il Papa: “Vedo il genocidio in atto”

Papa Francesco ha incontrato una delegazione di dieci palestinesi, cristiani e musulmani

L’ufficio stampa della Santa Sede smentisce l’uso della parola «genocidio» da parte del Papa, ma i dieci palestinesi della delegazione ribattono: «L’abbiamo sentita tutti chiaramente».

La Stampa non ha una singola prova se non le parole di persone che hanno tutto l’interesse che quel termine esca dalla bocca del Papa, ammette che ci sono dubbi che quella frase sia stata detta ma preferisce lasciare online l’articolo riportando la smentita solo in fondo. L’informazione corretta nel nostro Paese è morta e sepolta da anni; una testata seria avrebbe perlomeno cambiato il titolo spiegando, fin da subito, che la frase viene così riportata dai palestinesi, ad esempio così:

La delegazione palestinese ricevuta dal Papa sostiene che lo stesso abbia parlato di genocidio, la Santa sede smentisce

Questo sarebbe il modo giusto di dare la notizia, quello scelto invece non ha nulla di giornalistico, visto che riporta un virgolettato che nessuno ha modo di verificare. Ma la deriva sensazionalista di certe testate è stata presa da tempo.

maicolengel at butac punto it

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