E domani in tavola, gatto alla vicentina!
Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos’è questa ricetta qua?
Tristemente la ricetta non ce la dicono su Repubblica e trovarla in rete non è così facile, ma evidentemente la usano per cucinare almeno 6000 gatti all’anno! Questo secondo il comunicato del nostro eroe Lorenzo Croce, simbolo dell’ignoranza della stampa italoidiota. Voglio sperare che il pezzo online non sia anche stato pubblicato su un’edizione cartacea… ma ho paura a cercarne conferme.
A denunciarlo è l’Aidaa, l’associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha analizzato i dati raccolti dal servizio segnalazionereati@libero.it.
Secondo l’associazione lo scorso anno “in Italia sono stati uccisi 6-7.000 Gatti che sono stati poi cucinati, e non stiamo parlando di ristoranti asiatici, ma di italiani, che specialmente nelle provincie di Brescia, Cremona, Vicenza, Verona ma anche nel milanese e nella zona tra Parma e Eeggio Emilia in alcuni casi organizzano dei veri e propri pranzi a base di gatto con la presenza anche di 20-30 persone.
Invece che denunciare la cosa alle autorità, scrive all’AIDAA. Sensato, davvero intelligente. In Italia abbiamo leggi a tutela dei felini (i colleghi di bufale.net hanno riportato giustamente che in realtà: PER NECESSITÁ si può mangiare anche un animale d’affezione senza rischiare il penale, ma resta comunque un illecito, secondo la legge 281 del 14 agosto 1991), e tu cittadino con coscienza chi avverti? L’indirizzo segnalazionereati, al dominio di Libero che dona autorevolezza alla mail. Me cojo… scusate.
Lorenzo dimostra quanto siano fallate le redazioni italiane, piene d’incompetenti che credono a ogni cosa purché abbiano idea che abbia un mercato… poco importano i fatti, solo le visite. Questa è la realtà.
A tutti i lettori, ricordo il nostro autorevolissimo posterino da stampare e appendere.