Il microchip contraccettivo

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Alcune testate disinformative stanno pubblicando questa storiella su come l’MIT americano stia progettando un microchip che servirà a controllare le nascite. La notizia è di quelle che non posso definire bufala visto che è verissimo che esistono studi e ricerche per  realizzare dei microchip che possano dosare medicinali a persone che ne abbiano costante bisogno.

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Che si tratti di malati di cuore, o di persone con disturbi psichici, persone con sclerosi multipla, artrite reumatoide e tantissimi altri casi, si anche la contraccezione è tra i medicinali che si stanno testando, ma non è da li che si è partiti, anzi.

Dedicare un intero articolo alla cosa dimostra quanto si sia VOLUTAMENTE brutta gente, che nasconde tutti i casi per cui TUTTI siamo d’accordo che sarebbe bello avere un sistema che aiuta le persone che soffrono e invece ponendo l’accento sull’unico caso in cui la cosa può esser malvista da chi è contrario alla contraccezione. È triste tutto questo, perché è ottuso, dimostra davvero come a questa gentaglia poco importa che ci sia gente che soffre al mondo, poco importa che la scienza e la tecnologia stiano aiutando questa gente…no l’unica cosa importante è preservare le loro ideologie, anche se questo vuol dire vedere altri soffrire.

Cosa c’è di più bello e sicuro di un microchip contraccettivo in grado di sostituire tutti gli altri strumenti usati fino ad ora? Un pezzetto di silicio microscopico, che può sostituire in tutta sicurezza il profilattico, la spirale e perché no, anche la pillola.
Nonostante il maschio occidentale sia sempre meno fertile, e cioè con pochissimi spermatozoi sempre più lenti, a causa di inquinamento ambientale, xeno-estrogeni, alimentazione e vita innaturali e molto stress, la Scienza vuole controllare le eventuali gravidanze indesiderate. A dir poco meraviglioso: la scienza al servizio della vita!

Io rispetto chi non la pensa come me, posso capire che ci siano persone che vogliono proteggere la vita a tutti i costi, non concordo ma li rispetto. Ma voler andare contro la scienza attaccando una cosa come questi chip è stupido, il progetto nasce per ben altri scopi (molto più nobili della semplice contraccezione, e MOLTO più importanti per milioni di persone al mondo). Non fare cenno di queste cose è vergognoso, tipico di chi non vuole informare ma DISinformare, tipico di chi non vuole che sappiate ma solo che denigriate!

Smettete di leggere questa gentaglia.

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Da bravo debunker comunque mi sono andato a cercare lo strumento del male, visto che i disinformatori ne parlano in questi giorni ci saranno novità in merito, ci sarà qualcuno che sta per immettere il tutto sul mercato. Ma non è così, l’ultimo accenno a questo brevetto è comparso sulla stampa mondiale nel 2012, da allora solo testate disinformative ne hanno parlato sempre ovviamente in termini negativi!

Non ci dicono per esempio di quali materiali è composto, visto che dovrebbe rimanere diversi anni all’interno del corpo umano, e quindi sottoposto al vigile controllo del sistema immunitario. Se una persona volesse toglierlo? La rimozione comporterebbe rischi per la salute?  Se per un accidente, dovesse rompersi, quali sostanze fuoriuscirebbero?

Ma sei scemo? È un chip, sarà fatto in silicio come quello che viene iniettato a cani e gatti, e TUTTI gli articoli parlano mediamente che potrà contenere circa 400 dosi (quindi poco più di un anno di trattamento) di principi attivi, e che quindi andrà bene o male rimosso e sostituito più o meno ogni anno. Facciamo il caso, tu hai una malattia cronica che ti fa soffrire molto e sei schiavo di una pillolina che devi prendere ogni tot ore, nel futuro ti sarai liberato di questa schiavitù, non dovrai più avere una sveglia a ricordartelo, non dovrai più viaggiare con la scorta e se andrai all’estero o magari rimani bloccato da qualche parte per un periodo superiore a quanto avevi previsto non correrai più il rischio di scordarti di assumere la tua medicina.

Se per un accidente, dovesse rompersi, quali sostanze fuoriuscirebbero? Domande che ovviamente rimarranno prive di risposta, ce sono ancora: una volta impiantato sottopelle, cosa potrebbe realmente trasmettere il microchip comandato e controllato a distanza attraverso il wireless? E da chi sarebbe controllato? Chi garantirebbe in questo caso la privacy dei dati sensibili contenuti?

Altre boiate, tutti gli articoli seri in merito spiegano chiaramente che ci vorranno anni prima che il sistema sia testato al 100% e quegli anni di studio e ricerca sono proprio per poter rispondere alle domane di cui sopra. Ah, a proposito, il discorso del wireless è un’altra solenne minchiata, ovvio che sarà controllato via wireless, visto che ce l’ho sottopelle non è che posso attaccarlo al cavetto USB e programmarlo di volta in volta. Ma non è che mentre sei seduto al computer Mr.BigPharma deciderà che ti dopa, ma solo il tuo medico dopo avertelo iniettato potrà verificare che i parametri siano corretti, e quando andrai nel suo studio potrà magari correggerli! Conoscete molti device wireless che funzionino a km di distanza? Non parlo dei telefonini che per poter lavorare UN SOLO GIORNO hanno bisogno di una grossa batteria che credo sia difficile mettere sottopelle, ma di qualsiasi piccoli dispositivo wireless, superati i 5/6 metri di distanza dalla centralina non funziona più, perché il segnale diventa via via troppo debole, Ecco il succo di questi microchip è lo stesso. Lo si impianta e poi si verifica il dosaggio con una centralina che avremo noi a casa (se possiamo modificare i dosaggi da soli) o che terrà il medico, farne questo tipo d’allarmismo è davvero ridicolo!

Comunque l’azienda che ha sottomano il brevetto in merito è questa: MicroCHIP e come potete vedere al link l’ultima news è del 16 febbraio 2012. Ma allora come mai i disinformatori italiani ne parlano in questi giorni? Beh mi pare ovvio loro a loro volta non leggono i siti ufficiali, usano canali uTonti a loro riservati, che guarda caso hanno ritirato fuori la storiellina a fine Aprile, date il tempo di tradurre con google translator e puff, ecco che è news anche per il web italiano!

Vergogna, vergogna, vergogna!