Il vaccino contro i tumori

VACCINO

Quando si parla di vaccini qui a Butac ci interessiamo subito all’argomento, ormai li trattiamo da più di tre anni e non abbiamo intenzione di smettere di fare corretta informazione. Il nostro è proprio un vizio, come potete vedere nel sito http://teamvaxitalia.it/

È di questi giorni la notizia dell’inizio della sperimentazione umana di un vaccino diretto contro i tumori. Ho deciso di scrivere qualche riga al riguardo dopo aver letto gli innumerevoli commenti, in cui spesso le idee non erano chiarissime al riguardo.

L’argomento non è sicuramente nuovo poiché l’idea di creare un vaccino contro i tumori esiste già dalla fine del 1800, ma la ricerca medica è stata costellata da innumerevoli fallimenti al riguardo.

Il motivo di questi è molteplice ed è dovuto in prima causa a una scarsa conoscenza del nemico, il tumore. Infatti a differenza dei batteri, i tumori derivano dal nostro corpo e interagiscono in modo profondo con esso. Per semplicità: il nostro organismo è in grado di eliminare le cellule tumorali, mediante il sistema immunitario, ma questo meccanismo è molto complesso e capita che non funzioni e che, quindi, il tumore possa crescere. Siamo infatti solo agli albori della comprensione del microsistema ecologico che ruota attorno all’interazione corpo-tumore.

Un altro problema è di natura tecnica, poiché risulta molto difficile presentare il tumore al sistema immunitario tramite il vaccino. Questo è dovuto al fatto che stiamo ancora imparando a veicolare il messaggio, ma anche perché le cellule tumorali sono in parte simili a quelle non tumorali e bisogna trovare il giusto messaggio da veicolare, in modo che non venga attaccato tutto il nostro corpo, ma solo la malattia.

Diciamo che è come cercare di comunicare a un bibliotecario quale libro contiene un errore di grammatica potendo indicare solo la copertina.

Ecco come sono le cellule per il nostro sistema immunitario, piuttosto difficile trovare Wally the Tumor no? - Walker Books
Ecco come sono le cellule per il nostro sistema immunitario, piuttosto difficile trovare Wally the Tumor no? – Walker Books

Il gruppo di ricercatori dell’università Gutenberg, a Mainz, è riuscito a ottenere un risultato importante. Mediante delle particelle composte da lipidi e RNA gli scienziati sono stati in grado di presentare al sistema immunitario qualcosa di caratteristico del tumore, ottenendo una risposta immunitaria molto intensa contro di esso. Gli esperimenti sono prima stati condotti in vitro, poi in vivo sui topi, e ad aver fatto scalpore è che che ora si sia arrivati allo step della sperimentazione umana. Questo vuol dire che il sistema potrebbe funzionare, ma le persone trattate sono ancora troppo poche (solo tre pazienti, per il momento) ed è ancora troppo presto per trarre conclusioni al riguardo. Inoltre al momento il vaccino è diretto esclusivamente contro il melanoma.

Bisogna infatti specificare che in molti articoli usciti in questi giorni si è parlato di vaccino universale. Questo, però, non è del tutto errato. La molecola di RNA presente nel vaccino serve per esprimere una proteina dentro le cellule del sistema immunitario che così sanno poi riconoscerla, e quando girano nel nostro corpo possono legarla e scatenare la reazione immunitaria. Questa molecola può essere cambiata in base alle necessità, ovviamente se si conosce la proteina che si vuole andare a mirare. Non è certo un lavoro facile, ma possiamo parlare in senso lato di universale, poiché il metodo può essere esteso a tutti quei tumori di cui si conoscono le alterazioni nella espressione proteica.

Inoltre è bene sapere che in questo caso non si sta iniettando il tumore nella persona, ma la procedura è molto più elegante. Si dice direttamente quale cellula colpire, direzionando la risposta immunitaria, sempre mediante il sistema visto sopra.

Ovviamente in questo articolo sono stato estremamente superficiale e non me ne vogliano gli esperti dell’argomento, ma credo che dobbiamo essere profondamente felici di questa notizia. Perché potrebbe trattarsi di un nuovo metodo per andare a colpire in modo ancora più specifico i tumori, da affiancare alle altre terapie già conosciute e funzionanti come la radioterapia e le chemioterapia. Queste ultime hanno profondamente cambiato l’aspettativa di vita delle persone ammalate, quindi una nuova terapia può solo portare a nuove prospettive di salute.

Questo è un assaggio della medicina del futuro, speriamo di continuare a sentire notizie del genere.

E no, non diventerete autistici per colpa di questo vaccino!

DottPA

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