L’influenza “mai vista prima”

Una volta ci vedevamo ai veglioni... adesso in coda in farmacia eh signora mia dove andremo a finire

Sono tanti i profili di giornalisti e “influencer negazionisti” di cui, in questi giorni, ci segnalate post che a un primo aspetto sembrano innocenti considerazioni, ma che in realtà servono a sostenere specifiche narrazioni complottiste.

Post come questa riflessione, fatta da un’ex giornalista di SkyTg24 che ora lavora per altri media, come La Verità e Piazza Pulita:

“Una volta ci vedevamo ai veglioni…” mi dice ridendo un amico che incontro in coda alla farmacia di turno in centro città…  La fila si prolunga (e di parecchio) anche fino al marciapiede. Tutti malati, da giorni faccio lo slalom tra contatti continui con amici e parenti con febbri, tossi, vomito e varie, ma non so quanto ancora resisterò in piedi!  Mai vista e vissuta una cosa del genere, in anni e anni di picchi influenzali invernali. Tutto normale? Intanto direi una cosa: grazie #vaccini #covid…!  E buon anno a tutti!  #wlalibertà

La giornalista in questione è sui cinquanta, ed è abbastanza normale che fino a qualche anno fa la sua massima preoccupazione per la fine dell’anno fosse quale a quale veglione andare. Era in quella fascia d’età per cui ci si sente ancora indistruttibili. Ed è sicuramente vero che quest’anno l’influenza sia da record. Ma non è certo la prima volta che tra gennaio e febbraio si formano code in farmacia, in Italia come all’estero.

L’influenza pandemica del 2009 aveva causato oltre 200mila morti, che sommati ai morti per malattie respiratorie conseguenti all’influenza arrivavano a circa 400mila.

Nel 2011 Quotidiano Sanità ci raccontava:

Influenza: è la più contagiosa degli ultimi anni

Con i 600 mila italiani messi a letto nella scorsa settimana si avvicina a quota 3 milioni il numero di persone colpite dall’influenza. Soltanto l’influenza pandemica e l’influenza 2004-2005 erano state più virulente. 

Nel 2013 a gennaio il Corriere, raccontandoci dell’influenza negli States, titolava così:

Usa, influenza killer: caccia al vaccino
Morti 25 bambini e 200 adulti

A New York, dove i casi sono oltre 20 mila, il sindaco ha dichiarato lo stato di emergenza. Assalto alle farmacie

Quindi dare a intendere che le file in farmacia per colpa dell’influenza siano una novità è disinformazione, magari basata sul fatto che fino a ora la giornalista in questione (come tanti altri) non era ancora nella fascia d’età che soffre particolarmente i malanni di stagione. Purtroppo nessuno ha ancora trovato una cura per quella malattia che ci colpisce il giorno stesso che veniamo al mondo: l’invecchiamento.

Inoltre, la giornalista fa finta di non sapere che medici e studiosi di malattie infettive avvertono da anni che siamo a rischio di pandemie provocate da nuovi patogeni come quella che abbiamo appena passato, se non peggio. Non si tratta di preveggenza o complotti internazionali, ma di semplice analisi dei dati. Certi tipi di pandemie hanno colpito l’umanità ciclicamente, per questo sono più di vent’anni che realtà nel campo della salute pubblica, come ad esempio la John Hopkins Bloomberg School Of Public Health, organizzano esercitazioni che hanno come scopo la valutazione della preparazione globale in caso di emergenze sanitarie, come è stata quella provocata da COVID-19.

Già nel 2015 era nato il progetto PANDEM, per preparare i Paesi dell’UE ad affrontare potenziali pandemie. Nulla di quanto è successo tra il 2020 e il 2023 era inaspettato, se vi è sembrato fosse così è perché seguite giornalisti incapaci, che evitano di dare le notizie importanti, più interessati al clickbait e al sensazionalismo che all’informazione che andrebbe riportata alle popolazioni.

Lasciamo che le redazioni che si comportano in questa maniera restino senza lettori o spettatori, lasciamo che il giornalismo fatto come lo conosciamo si estingua. Tra i buoni propositi per questo 2024 cercate di pensare a cosa fare per migliorare la vostra rete d’informazione, bloccando tutti i siti che non informano realmente ma sono lì solo per generare visualizzazioni. Solo così, in caso di nuove emergenze sanitarie, sarete pronti, correttamente informati e in possesso di tutte le informazioni utili per non farvi spaventare e prendere tutte le misure per proteggere voi e chi vi sta intorno.

Come scrissi a giugno 2023:

…dal 2014 BUTAC beneficia della presenza di un medico in redazione, il dottor Pietro Arina, e dal 2017 collabora con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri al progetto Dottore ma è vero che?. Questo impegno ha lo scopo di diffondere corretta informazione su questioni mediche, un campo in cui la disinformazione può causare rischi letali per coloro che ne sono vittime.

maicolengel at butac punto it

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