Ritorna la leva obbligatoria?
Gli amici bufalocomicari dell’ex Corriere del Mattino, ora ASA Agenzia di Stampa, hanno fatto circolare un pezzo che racconta:
Ritorna la leva obbligatoria. A causa degli eventi recenti in medioriente, compresi i comunicati intimidatori da parte di gruppi integralisti islamici come l’isis nei confronti dei paesi comunitari quali l’Italia, considerato lo scarso numero di esponenti a servizio permanente nelle forze armate, complice la poca preparazione atletica e tattica, secondo alcune indiscrezioni provenienti da funzionari del Ministero, il governo ha deciso di ricostituire la leva obbligatoria a partire dall’anno 2015. Tutti coloro che abbiano compiuto 18 anni o che ebbero diritto all’esonero per un periodo retrattivo di massimo dieci anni, per motivi non inerenti a gravi deficienze di salute (termine degli studi, servizio civile, obiettore di coscienza) dovranno presentarsi entro un termine massimo di 90 giorni presso lo sportello unico della difesa (presente in tutte le OSL del territorio) per ritirare documentazione relativa alla domanda di reintegrazione nelle forze armate. I trasgressori verranno prelevati con spiegamento di forze se necessario dal proprio domicilio affinché vengano indirizzati obbligatoriamente al conseguimento del certificato di addestramento bellico secondo il protocollo Badoglio 45c per la difesa patriottica federale.
Ilenia Tripidosi – Vice Capo Redattore
…anche SI24 ha dedicato un pezzo sbufalante. La cosa evidentemente gira molto.
Era mia intenzione condividere il video di “Bufale su FB” sui social ed evitare il pezzo sul blog.
Finché non ho trovato questo.
LoSai. Una delle testate che abbiamo trattato più spesso qui su BUTAC. Che si dedica al debunking con un meme sbufalante simile. Senza testo, ma con i granddi punti interrogativi: perché lui lo sa che quello attira di più i lettori che spiegare subito che si tratta di una BUFALA.
E conclude il proprio pezzo così:
Se andate sul sito che ha riportato la notizia e scorrete in fondo alla pagina, trovate scritto che si tratta di “un sito satirico e dunque alcuni articoli contenuti in esso sono inventati. La redazione non vuole offendere nessuno. Se qualcuno dovesse ritenersi offeso dai contenuti di uno o più articoli è pregato di mandare un’email…” Non è la prima volta che siti del genere pubblicano bufale virali. La conseguenza di questa “simpatica” moda è che alcuni utenti della rete hanno imparato ad urlare subito alla “bufala!” anche quando si tratta di informazioni tragicamente vere.
Lascio a voi cogliere la favolosa ironia…