La truffa arriva tramite le notifiche

Stiamo sempre attenti a cosa clicchiamo sul nostro smartphone!

Nessuna vera segnalazione oggi, ma è un mese che sto monitorando Google News e i link che riescono ad arrivare sui nostri smartphone (che se lasciano passare queste notifiche poi così smart non sono) grazie al servizio news di Google. La settimana scorsa vi avevo segnalato una truffa legata al servizio assistenza, durante il weekend me ne sono arrivate altre, simili fra loro, e la fonte di quelle notifiche è sempre la stessa: Philstarlife.com, sito che non è chiaro perché dovrebbe risultare di interesse per un pubblico italiano.

Il problema non è il clickbait, o le notizie scarsamente interessanti, il problema sono le notifiche come queste:

Tutte queste notifiche, se cliccate, rimandano allo stesso genere di link, link che rientra appieno nelle Tech Support Scam di cui parlavamo la settimana scorsa.

Perché mi ostino a parlarne? A parte che inizio ad avere una certa età ma è che sono tanti i lettori di BUTAC arrivati durante la pandemia che hanno superato una certa età e non hanno grande dimestichezza col web e con le sue trappole. E sono pochi i Comuni che organizzano “corsi di recupero” per queste persone. Ammetto che sarebbe venuto il momento di una trasmissione TV come quella epica del maestro Manzi, ma dedicata al mondo digitale. Un “Non è mai troppo tardi” per insegnare a chi ne abbia bisogno (anche tanti giovani sono in quelle condizioni) come funziona la rete e come difendersi da certi pericoli.

Sarebbe una bella opera pubblica una trasmissione del genere, e invece vediamo come sia la Tv pubblica che quella commerciale ben se ne guardano dall’istruire i cittadini a difendersi da truffe e information disorder, la confusione fa comodo a tanti, se clicchi nel posto sbagliato sono tanti quelli che ci guadagnano.

Che nel 2023 non ci siano ancora filtri sufficienti a limitare o bloccare del tutto le notifiche che rimandano a link di questo genere mi pare assolutamente anacronistico. Un po’ come le migliaia di post truffa sponsorizzati che vediamo su Facebook. I proprietari di questi media vanno responsabilizzati, perché tanto è il potere che hanno, devono scegliere come gestirlo, Musk e il suo Twitter ci hanno già mostrato come non va fatto, speriamo che qualcuno dall’altra parte si svegli e decida di implementare dei blocchi sufficienti a limitare queste truffe.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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