Lo spray anti-COVID

Su Libero Quotidiano del 30 settembre 2020 è apparso questo titolone:

Un prodotto italiano: c’è uno spray AntiCovid

La notizia nel giro di poche ore ha ovviamente fatto il giro della rete e siete in tanti ad averci chiesto lumi sulla questione. La prima cosa da dire è che bisogna NON fare confusione. In queste ore si sta parlando di due prodotti, entrambi spray nasali, che potrebbero avere effetti sulla pandemia.

Uno è citato da AGI, frutto di un lavoro che parte dal Regno Unito, si chiama INNA-051 ed è già stato testato sui furetti su cui pare abbia dato dei risultati promettenti.

L’altro invece è quello strombazzato da Libero, che a sua volta riprendeva una notizia pubblicata il giorno prima su Tempi (e curiosamente praticamente in contemporanea su La Nuova Bussola Quotidiana, quasi come se il soggetto intervistato avesse  contattato tutte le testate cattobigotte e lievemente negazioniste che conosceva per avere la visibilità che necessitava).

Vediamo di capirci, su Tempi ci viene raccontato:

TEMPI: È stato facile far accreditare la vostra scoperta dagli organismi preposti?

Per nulla. È stato un vero calvario. Abbiamo presentato la domanda all’Aifa che ce l’ha bocciata due volte. La risposta alla seconda bocciatura è stata a mio avviso a dir poco opinabile…

TEMPI: Come ha fatto allora ad ottenere le necessarie autorizzazioni?

Devo confessare che questa nostra scoperta sembra davvero voluta dal Cielo: ogni volta che si è chiusa una porta si è aperto un portone. Sta di fatto che, dal momento che la molecola da noi analizzata è naturale e non sintetica, la stessa rientra anche nella categoria degli integratori, sui quali i Comitati etici locali hanno una competenza identica e concorrente a quella dell’Aifa.

Sia su Tempi che su La Nuova Bussola e Libero Quotidiano il soggetto intervistato spiega che l’AIFA gli avrebbe messo i bastoni fra le ruote al momento di approvare questo spray nasale. Ma le cose stanno davvero così? Purtroppo sembra che non siano proprio come raccontato. Il perché l’ha spiegato a Today il professor Gabriele Costantino, direttore del dipartimento di Scienza degli alimenti e del farmaco dell’Università di Parma e docente di Chimica farmaceutica:

Dal poco che è possibile desumere dalle informazioni disponibili, il ‘razionale’ del prodotto pubblicizzato è basato sulle capacità – ben note da decenni – delle ciclodestrine di perturbare ‘lipidic rafts’ nella membrana cellulare e quindi, secondo i proponenti, indebolire le interazioni ospite-virone basate su recettori di membrana. Il meccanismo, quindi, è altamente aspecifico, generico e, se iper-dosato, addirittura nocivo. Al di la di questo, però, va segnalato che il prodotto è un integratore alimentare, che necessita solo di comunicazione di immissione in commercio e che non è soggetto ad alcuna approvazione dal Ministero della Salute, dell’Aifa e dei Comitati Etici…

…L’unica cosa rilevante è che il principio attivo (la ciclodestrina) sia presente nella tabelle e venga usata nel dosaggio e nella formulazione prevista. Quindi, il prodotto non ha alcuna azione ‘farmaceutica’, né può averla pena sanzioni pecunarie e addirittura penali, nel caso improvvidamente pubblicizzate o asserite, in etichetta o attraverso comunicazioni commerciali

Su La Nuova Bussola Quotidiana si fa anche riferimento a un premio:

… ha ricevuto il premio per il «miglior prodotto anti-Covid» (vedi foto) al Congresso europeo di Biotecnologie che si è svolto a Praga sabato 26 settembre.

Ci mostrano anche la targa vinta:

Io ho chiesto ad amici biotecnologi, che di questo congresso non avevano mai sentito parlare. Sia chiaro: questo non significa nulla, quello però che è interessante è che esiste un congresso simile, con nome simile, molto più noto, e che viene fatto da molti più anni, col supporto e patrocinio di associazioni famose legate alla biotecnologia. Guarda caso il congresso noto quest’anno non si è fatto, spostandolo al 2021. l’altro invece si è tenuto come da programma.

Siamo sicuri che quello dove lo spray nasale è stato premiato non sia l’ennesimo convegno per trasformare blandi prodotti da banco in possibili galline dalle uova d’oro? Non lo so, io non sono un giornalista pagato per fare verifiche a differenza delle firme di Nuova Bussola Quotidiana, Tempi e Libero.

Starebbe a loro fare le dovute verifiche prima di regalare così tanto spazio a un integratore alimentare. Il perché si sia dato così risalto a questo prodotto sfugge.  Anche se qualche dubbio viene: Tempi, Libero e la Nuova Bussola Quotidiana sono tutti siti che fanno del loro essere cattolici un vanto, un qualcosa che vada evidenziato a più non posso. Gli studiosi che stanno spingendo questo spray nasale fanno parte di un’equipe scientifica che usa come motto questa citazione:

Nati per accogliere l’invito evangelico:
andate, insegnate, guarite
LUCA 9,2 E PARALLELI MATTEO 10,8; MARCO 6,7

Curioso non trovate anche voi?
Anche gli scienziati che lanciano l’integratore ritengono che sia un vanto mettere in evidenza la propria fede religiosa.
Non credo di dover aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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