Il magnete di Djokovic e la scienza

Verifichiamo se i magneti di cui si parla tanto hanno degli studi a supporto

ARTICOLO AGGIORNATO

In tanti ci avete fatto presente che dopo gli articoli di fine settimana scorsa in cui veniva citato Q Magnets (come azienda produttrice dell’oggetto che Djokovic indossa sul petto) ora viene citata una seconda azienda, italiana, che eviteremo di citare noi visto che sono soliti querelare. Azienda che già conosciamo essendo stata oggetto d’indagine da parte di alcuni colleghi:

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Che ci siano testate che hanno scelto di riprendere il nome dell’azienda italiana senza andare a verificare quanto linkato qui sopra dimostra come pochi siano interessati ad informare. Le testate che hanno riportato il marchio hanno fatto pubblicità gratuita ad un’azienda che guadagnerà da questa esposizione mediatica, guadagnerà su qualcosa che (come spiegato nei link qui sopra) non ha alcuna magica proprietà. Esattamente come i magneti citati in prima istanza e di cui potete leggere qui sotto.


Quante testate hanno fatto da trampolino per il lancio in Italia dell’azienda australiana – od omologhi locali – che vendono al campione di tennis il suo magnete magico? Tutte, perché ovviamente in Italia la fuffa che nel resto del mondo finisce solo sui tabloid da noi viene pubblicata anche sulle testate più “blasonate”.

Ci riferiamo ovviamente alle decine di articoli che abbiamo visto circolare sui magneti che il tennista Novak Djokovic ha esibito sul petto recentemente.

Sia chiaro, noi capiamo bene la necessità di cavalcare la notizia, ma sarebbe bello cercare di farlo sempre nel modo migliore, quindi visto che si parla di salute l’ideale sarebbe che per parlare di questo magnete i giornalisti si fossero preoccupati di chiedere lumi anche a esperti super parte nel settore medico, ad esempio al gruppo di lavoro di Dottore ma è vero che? O perlomeno che i giornalisti avessero fatto lo sforzo di andare a leggere il sito dei produttori del magico magnete, e avessero riportato in modo chiaro i vari disclaimer presenti sul sito. A partire da quello che ne spiega il funzionamento, che in italiano recita più o meno così:

Qual è il meccanismo d’azione?
Il preciso meccanismo molecolare di azione non è stato completamente stabilito.

Sul sito fanno riferimento a una teoria (non pubblicata da nessuna parte che possa definirsi seria) e a quattro studi scientifici che ipotizzano alcune cose, due del 1995, uno del 2001 e uno del 2017. Ma nessuno riporta dati conclusivi che dimostrino quanto ipotizzato, inoltre non sono studi basati sul prodotto Q Magnets ma su un generico uso di magneti.

L’articolo del Corriere ad esempio, pur spiegando che non è detto che funzionino, sembra comunque una pubblicità nemmeno tanto occulta visto che evidenziano il costo ma anche il fatto che è in corso un’offerta speciale:

Un set completo di otto magneti e relativi adesivi (si presume che Nole li utilizzi in più parti del corpo) viene la bellezza di 820 dollari che si riducono a 621 se si approfitta dell’offerta speciale del momento.

Il disclaimer a fondo sito commerciale riporta:

I magneti Q non sono una cura per alcuna malattia, disturbo o difetto, ma possono potenzialmente fornire conforto o sollievo temporaneo localizzato di dolori e dolori minori. Il fatto che la tecnologia dei magneti Q sia stata sviluppata da neurologi e fisioterapisti non è un’approvazione da parte di una particolare professione sanitaria o di un singolo operatore sanitario.

Che non è altro che il classico pararsi le spalle, se li usi lo fai a tuo rischio e pericolo, conscio che loro ti hanno detto chiaramente che quei magneti non sono una cura provata per alcunché. Nel 2007 fu fatta una revisione sistematica di 27 studi sulla magnetoterapia, ve ne riportiamo le conclusioni:

…le prove non supportano l’uso di magneti statici per alleviare il dolore, e tali magneti pertanto non possono essere raccomandati come trattamento efficace.

Un altro studio del 2006 concludeva dicendo:

Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Se c’è qualche effetto curativo dei magneti, è apparentemente piccolo poiché la ricerca pubblicata, sia teorica che sperimentale, è pesantemente ponderata contro qualsiasi beneficio terapeutico. I pazienti devono essere informati che la magnetoterapia non ha benefici dimostrati. Se insistono nell’usare un dispositivo magnetico, potrebbero essere consigliati di acquistare il più economico: questo allevierà almeno il dolore nel loro portafoglio.

Poco conta che sia il magnete o l’adesivo, in entrambi i casi i meccanismi di funzionamento sono fumosi e non provati, aver dato spazio a due aziende di questo genere senza aver spiegato le cose nella maniera corretta è pessima informazione da parte delle testate che ci sono cadute, come dimostrano i link di Oca Sapiens che trovate in testa all’articolo sono quasi 10 anni che è noto che si tratta di pseudomedicina, poco conta che la indossi Djokovic o Pinco Pallino, resta fuffa.

maicolengel at butac punto it

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