Malafede o ignoranza?

maicolengel butac 19 Feb 2019
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Ho ricevuto una mail in merito a un nostro articolo sui vaccini. Non ve la sto a riportare tutta ma vorrei che giudicaste anche voi il contenuto della stessa. Chi la scrive firma con un nome stile russo, lo stesso con cui va in giro a commentare in rete, дем кен – Demetrio Phenken, ma non è molto importante.

L’articolo che critica nella mail è quello dedicato a Tetyana Obukhanych, l’immunologa che “smaschera l’inganno dei vaccini”. Comincia così:

Spett.le redazione in relazione al vs. commento sulla (presunta) bufala della immunologa d.ssa tetyana obukhanych della quale dubitate persino che abbia conseguito un PHD alla rockfeller university (e la definite irrispettosamente “signora nessuno”)
Il signore per dimostrare quanto sostiene riporta un pezzo del mio articolo:
La dottoressa Tetyana Obukhanych ha davvero un Ph.D in Immunologia conseguito alla Rockefeller University. Al momento non è confermato
Il mio dubbio è che l’italiano non sia la sua prima lingua, ma nemmeno la seconda. Leggete bene la mia frase, c’è un punto dopo la prima parte, e la seconda parte è tronca, nell’originale difatti terminava così:
La dottoressa Tetyana Obukhanych ha davvero un Ph.D in Immunologia conseguito alla Rockefeller University. Al momento non è confermato il ruolo rivestito in questo momento, ma sappiamo che non è più presente a Stanford.
L’analisi del testo non è complessa, l’articolo spiega chiaramente che la dottoressa Obukhanych HA un Ph.D, ma che non sappiamo che impiego abbia al momento (o meglio quando scrivemmo l’articolo, nel 2015) visto che appunto non risultava più impiegata a Stanford. Non è che ci volesse una laurea particolare per capire queste due cose. Ma il sistema usato è di quelli molto amati dai disinformatori scientifici: omettere parti di una citazione in modo che la frasi che si riportano dicano quel che vogliamo noi. Si chiama malafede o imbroglio, o a voler esser buoni ignoranza.
Ma procediamo oltre, perché la critica non era solo su questo. Il nostro amico (che mi spiega essere “biologo non schierato”, che di solito si traduce con “schierato con chi si schiera contro i vaccini”, ma potrei anche io essere in malafede) prosegue e ci spiega:
…il tetano, contrariamente (e falsamente) da quanto la letteratura schierata ha sostenuto, non si propaga per tagli presi da metalli o ruggine ma si contraeva in passato in ambito agricoltura, così come afferma il mio caro collega dr. castelli (professore ordinario di malattie infettive all’università di brescia): “… il problema tetano si pone se l’oggetto con cui ci si fa male potrebbe essere stato contaminato dalle feci di cavalli, mucche o ovini, animali che possono ospitare nel loro intestino il clostridium tetani…”, è un problema che aveva una certa rilevanza fino al 1938, oggi è un non problema, perchè non è contagioso e perchè anche in caso di ferita è sufficiente un’attenta medicazione (basta la prescrizione AQUACEL con argento ionico) e ripeto che oggi gli unici pochissimi contratti di tetano sono persone ultrasettantenni…
Ops, nel testo c’è qualcosa che non torna. Vedete, io posso anche essere d’accordo che nella maggioranza dei casi chi prende il tetano sia in età avanzata. Guarda caso per oltre trent’anni non si erano avuto bambini col tetano, ma non è che sia una prerogativa esclusiva della gente di una certa età. Come riportava AdnKronos, però, non è nemmeno una malattia da zero casi all’anno:

Tetano, 60 casi ogni anno in Italia

Sono circa 60 i casi di tetano ogni anno in Italia, con 20 morti. Il dato arriva dall’Istituto superiore di sanità, che ha realizzato un’analisi dell’impatto epidemiologico delle patologie per le quali il decreto ha reso obbligatorie le vaccinazioni. “Si tratta di una malattia grave, ad alta letalità, parliamo di circa un terzo dei casi, molto rara fra i bambini. Dal 2001 al 2010 nel nostro Paese si erano registrati solo due casi fra ‘under 14′”, ricorda all’AdnKronos Salute Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità.

E come riportavano altri giornali, quando succede a un bambino le cose non vanno benissimo:

Incubo tetano: grave bimba non vaccinata

Quello che mi lascia più infastidito in realtà è quell’accenno finale a un prodotto commerciale, prodotto di libera vendita, che non salva minimamente da un’infezione da tetano. Se sei davvero biologo e sostieni che per salvarsi dal tetano basti AQUACEL ammetto che voglio sapere come ti chiami per davvero e denunciarti. Perché sei un criminale. No, AQUACEL sarà un ottimo prodotto per tante infezioni, ma contro il tetano non fa nulla. Sostenere il contrario non è solo raccontare una bugia, ma rischiare di fare danni grossi a chi seguisse il consiglio.

Non credo sia necessario aggiungere altro, non volevo tediarvi con una non bufala, ma credo che sia importante studiare persone come quella della mail per rendersi conto dei sistemi che adottano per manipolare la percezione dei fatti in chi li ascolta. Finché lo fanno con un debunker va tutto bene, ma qualcun altro si potrebbe fidare senza fare alcuna verifica in merito.

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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