Il manichino del massacro di Bucha

No, non è la prova che è stata tutta una messa in scena.

Oggi una segnalazione velocissima che ci ha portato su un gruppo Telegram di una nostra vecchia conoscenza, Riccardo Palleschi, quello che durante la pandemia sosteneva che in Italia fossimo in una “dittatura sanitaria” mentre all’estero, specie in Svezia, durante la pandemia andasse tutto benissimo.

Riccardo ha una pagina Telegram dove condivide svariate cose, tra le altre ci avete segnalato questo video che lui ha solo condiviso, senza però fare la benché minima verifica:

Questo sopra è lo screenshot del post di Palleschi, il video non è suo ma il commento sì:

Eccolo qui il “massacro di Bucha”

In pratica, vedendosi un manichino nel video, Palleschi evince che le immagini rappresentino la messa in scena il “massacro di Bucha” – con tanto di virgolette, a indicare che lui non condivide quella definizione, che sta solo citando quanto sostenuto da altri – e tanto gli basta per concludere che quanto raccontato degli eventi accaduti a Bucha sia falso. Nel video, che ho scaricato e potete vedere tra pochissimo, si legge chiaramente il canale di TikTok da cui è stato preso: IceFil.

Icefil è il canale TikTok di Filipp Fedorchuck, Филипп Федорчук, utente TikTok che scrive in russo, e che quattro giorni fa si è premurato di pubblicare un secondo video dove spiega chiaramente che quello è un manichino per un film, di non usarlo per creare falsi sostenendo si tratti di altro.

 

Abbiamo chiesto all’amico Nicola Nobili, che ringraziamo per la velocità con cui interviene sempre, di tradurre per noi quanto Fedorchuck spiega nel video:

Ragazzi, vorrei dirvi immediatamente che io sono categoricamente contro la guerra in qualsiasi senso, perché la guerra è male, è dolore, è sofferenza, e queste cose non servono a nessuno. Ma ora parliamo di una cosa un pochino diversa. Parliamo della guerra dell’informazione, delle informazioni false in cui ci imbattiamo in rete, concretamente mi chiedono chi e perché ha realizzato questo manichino e se ha a che fare con la guerra. Vi rispondo in questa maniera: con la guerra non ha a che fare per nulla. Il manichino in questione è proprietà di una compagnia cinematografica, il manichino svolge il ruolo di cascatore, cosí come altri cascatori svolgono ruoli pericolosi, questo manichino svolge il ruolo della caduta dell’eroe da una finestra. Vorrei rivolgermi alle persone che utilizzano questo video in qualità di ennesimo fake contro la Federazione Russa. Pensate bene a quello che fate, sarete puniti con tutta la severità della legge, perché creare fake, soprattutto in questo periodo difficile che attraversa il mondo intero, è un’indecenza. Pertanto, vi prego, diffondete questo video per fare ammenda e non date tormento ai nostri ragazzi che si sforzano per l’indipendenza delle Repubbliche di Doneck e Lugansk. Grazie

L’immagine qui sopra la vedete in italiano in quanto è stato usato il traduttore automatico di Google

Fedorchuck evidentemente non ha ben chiaro come il suo TikTok sta venendo usato, sa solo che viene spacciato per qualcosa che non è e mette le mani avanti a prescindere. Nel suo video difatti, come avete letto, prende le distanze dall’utilizzo delle immagini del manichino per diffondere l'”ennesimo fake”, ma parla difendendo la Federazione Russa e quanto sta facendo per “l’indipendenza di Lugansk e Donetsk”. Ma leggendo i commenti è chiaro che il video col manichino è stato passato alla televisione russa, secondo Lilia il 7 aprile su Russia24 alle ore 20:32. Fedorchuck non è l’unico ad essersi accorto dell’uso improprio fatto da Russia 24: Nadezhda Kolobaeva, che fa parte della troupe che stava girando quella scena, condivide lo screenshot del tg russo con queste parole:

Recentemente, su “Russia-24” hanno deciso di “smascherare” i falsi ucraini. Allora che cazzo ne pensi? Hanno detto in onda che “due ucraini in uniforme militari avvolgono il manichino con del nastro per poi trasformarlo in un cadavere”. E qui stavamo girando una caduta dalla finestra a Vsevolozhsk per la nostra serie TV del 20 marzo, ed ecco la nostra controfigura con un assistente che prepara Albertik per le riprese! Cazzo, che razza di puttane siete.

Russia 24 ha usato quel breve video come prova che il “massacro di Bucha” fosse una messa in scena fatta dagli ucraini, la stessa identica narrazione fatta da Palleschi che probabilmente ha trovato il video su uno dei tanti canali di propaganda russa.

Bastava scorrere la bacheca di Fedorchuck per trovare il secondo video, quello in cui raccomanda di non dare a intendere qualcosa che non è condividendo il primo, per l’appunto quello col manichino.

Oltretutto sempre sulla stessa bacheca si vede il manichino usato a fine marzo per la caduta da un palazzo. Insomma ci voleva poco per rendersi conto dei fatti. Purtroppo quel poco tempo che è servito a noi per fare la verifica ci sono altri che preferiscono non perderlo condividendo subito ogni cosa che segue la narrazione che piace a loro, in questo caso quella che vuole gli ucraini abili bugiardi che avrebbero messo in scena i morti a Bucha. Ma non abbastanza astuti da non farsi riprendere mentre sistemano i manichini.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

redazione at butac punto it

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