Marcianò, la diffamazione e il Bataclan

Per non parlare dell'expat Riccardo Palleschi

In piena pandemia fummo denunciati da Riccardo Palleschi, expat italiano a Gibilterra, tra i tanti che hanno passato la pandemia a sostenere che solo in Italia le cose andassero nella maniera in cui andavano. Riccardo Palleschi vive con la famiglia a Gibilterra da tempo. Ci denunciò perché parlando di lui in un articolo usammo un termine da lui ritenuto diffamatorio per definire il sorriso con cui si presenta ai suoi follower.

Non ho idea dell’iter della sua denuncia, se ne occupa il nostro legale che ha la nostra fiducia assoluta. Ma oggi non siamo qui per parlare dei nostri precedenti legali con Palleschi, bensì per segnalare qualcosa che forse potrebbe valere la pena approfondire. Palleschi è già da un po’ che condivide contenuti della nostra vecchia conoscenza Mr. Nò, noto complottista, guru italiano delle scie chimiche, già condannato per diffamazione verso Silvia Bencivelli e, sempre per diffamazione, nei confronti della famiglia Solesin, che lo ha denunciato allo scopo di tutelare la memoria della figlia Valeria, uccisa nel 2015 nell’attacco terrostico al Bataclan di Parigi.

Palleschi il 28 febbraio 2023 ha dato spazio, sul suo canale Telegram, all’ennesimo contenuto realizzato da Marcianò e pubblicato sul canale Odysee il 27 febbraio 2023.

Il video pubblicato da Marcianò e condiviso da Palleschi continua a sostenere la tesi per cui è già stato condannato: secondo Marcianò Valeria Solesin non è morta al Bataclan e sarebbe stata fatta sparire per ragioni non definite, o forse, nella mente di Marcianò, tutte le vittime del Bataclan sarebbero attori ingaggiati per simulare l’attentato e poi fatti sparire. Abbiamo scaricato il video nel caso venga rimosso ma non lo condividiamo con voi, perché riteniamo che sia un’offesa nei confronti dei famigliari di Valeria.

Se una prima condanna non è bastata forse sarebbe il caso riportare in tribunale il complottista, e con lui coloro che con complicità stanno condividendo quella che non è solo diffamazione, ma anche un grave scempio alla memoria di una giovane connazionale morta senza alcuna colpa.

Lo so, questo non è un articolo di fact-checking, dovremmo ritirare fuori tutta la vicenda del Bataclan, ma se avete necessità di leggere come e perché le accuse di Marcianò siano appunto solo diffamazione probabilmente non basterebbe il DNA della povera Valeria per convincervi.

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