La mortalità in eccesso in UK…

...e i disinformatori seriali in abbondanza in Italia

In tanti ci state segnalando articoli apparsi su siti come Il Paragone e testate come La Verità, articoli che insistono a sostenere che in UK (come anche in Italia) ci sia una mortalità in eccesso da attribuire alle vaccinazioni anti Covid.

Il Paragone, con la firma di Gabriele Angelini, riprende appunto un articolo de La Verità, a firma di Alessandro Rico, dal titolo:

Ennesimo mistero nei dati inglesi. Più morti “nonCovid” tra i vaccinati

L’articolo de La Verità come sempre è protetto da paywall, pertanto ci limiteremo a quanto riportato da Angelini. Abbiamo solo un dubbio, da quale sito avranno scopiazzato e malamente tradotto Rico e Angelini? Sì, perché nell’articolo de Il Paragone troviamo questa frase:

…specifichiamo subito che si tratta di elaborazioni basate sul cruscotto dell’Istat inglese (l’Office for national statistica)…

Non sappiamo che macchina guidi il signor Office for national statistica, ma evidentemente ha un cruscotto molto particolare… No, Angelini non voleva parlare di cruscotto ma di dashboard, che si può tradurre letteralmente con “cruscotto” (se hai un vocabolario molto limitato o se usi i traduttori automatici) ma in questo caso andava tradotto con “pannello di controllo” o lasciato nell’originale “dashboard”, visto che è termine di uso comune online. Chissà, forse Angelini aveva paura delle possibili sanzioni nell’abuso di termini stranieri.

Quello che è certo è che i dati dell’Ufficio per le statistiche britannico a oggi non rilevano un eccesso di morti tra i soggetti vaccinati, basterebbe leggere i loro grafici invece che crearne ad hoc per fare cherry picking. Insistiamo sul linkare le fonti perché solo così si dà trasparenza ai dati, quelli di partenza, e si permette ai lettori di verificarli con i propri occhi. E invece Il Paragone linka Umanità e Ragione, un’associazione nata da poco che si nasconde dietro fumosi Chi Siamo e che non riporta link a istituzioni affidabili.

Sarebbe bastato andare sul sito dell’Istituto di statistiche britannico per trovare questa pagina, che in maniera assolutamente trasparente riporta una domanda:

Ci sono milioni di persone che non hanno mai avuto un vaccino. I decessi in eccesso in questo gruppo dovrebbero essere confrontati (per età) con quelli che sono stati vaccinati (una persona vaccinata definita semplicemente come qualcuno che ha avuto uno o più vaccini). Perché nessuno lo fa?

E subito dopo spiega perché, per ora, non ci sono dati sufficienti che permettano di fare un’analisi che dia una risposta corretta alla domanda:

Per calcolare i decessi in eccesso in un determinato anno, i dati di quell’anno devono essere confrontati con la media di 5 anni. Poiché la prima vaccinazione è stata somministrata l’8 dicembre 2020, non disponiamo di informazioni di 5 anni da confrontare con i dati sui decessi del 2022 in base ai dati sullo stato della vaccinazione per fornire una cifra di “morti in eccesso”.

La pubblicazione Deaths in Vaccination Status fornisce informazioni dal 1° gennaio 2021 a maggio 2022. Se desideri effettuare confronti tra i decessi di coloro che hanno e non hanno ricevuto la vaccinazione COVID-19 tra il 2021 e il 2022, puoi farlo utilizzando il informazioni in questa pubblicazione. Tuttavia, tieni presente che non consigliamo questo come metodo affidabile per calcolare i “decessi in eccesso”, poiché la media su cinque anni rimuove le fluttuazioni osservate di anno in anno. Inoltre, i tassi di vaccinazione tra, ad esempio, gennaio 2021 e gennaio 2022 sarebbero molto diversi.

Quindi, come spiegato, per poter fare quanto richiesto occorre attendere di avere dati fino all’8 dicembre 2025.

Ma anche basandosi sui dati in circolazione finora, le tabelle che analizzano i morti in UK per stato vaccinale non dimostrano che ci siano morti in eccesso a causa dei vaccini, ma solo che ci sono persone vaccinate che sono morte, come è normale che sia, e che sono di più delle persone non vaccinate poiché la popolazione dei vaccinati è molto maggiore dei quella dei non vaccinati. Come ha spiegato Sarah Caul, dell’ufficio per le statistiche britanniche ad Associated Press, pochi giorni fa:

…mentre i dati tengono traccia dei tassi di mortalità in base allo stato della vaccinazione, ci sono più variabili in gioco che possono contribuire alla perdita di vite umane….

…Potrebbero esserci altre importanti differenze tra la popolazione vaccinata e non vaccinata, che possono influenzare i tassi di mortalità, in particolare dove le persone clinicamente più vulnerabili hanno avuto la priorità per la vaccinazione o dove il numero di persone con un particolare stato di vaccinazione è piccolo. Quando la maggior parte della popolazione è vaccinata, la maggior parte dei decessi avviene nelle persone vaccinate. Purtroppo, le persone muoiono continuamente, per tutte le cause, indipendentemente dallo stato di vaccinazione.

Tutte cose che negli articoli di Gentilini o Rico non troviamo riportate, come nemmeno tra i dati di Umanità e Ragione, come mai?

Sia chiaro, se tra due anni e mezzo – quando finalmente ci saranno dati a sufficienza per fare calcoli – i dati daranno ragione alle tabelle de La Verità noi saremo pronti a correggere quanto riportato oggi, purtroppo loro non credo avranno la stessa accortezza visto le zero smentite fatte finora sulle tante notizie distorte che hanno pubblicato.

redazione at butac punto it

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