Normalizziamo la prevenzione, non la disinformazione

Che schifo la prevenzione, molto meglio allarmare il proprio pubblico raccontandogli che prima del vaccino anti-COVID non esistevano cardiopatie congenite e che non c'è alcun bisogno di notare sintomi preoccupanti nei propri figli, basta non vaccinarli!

C’è uno spot della SickKids Foundation canadese che in Italia è stato preso di mira da alcuni volti noti della disinformazione.

Lo spot è questo:

Per chi non potesse o volesse visualizzarlo tutto ve lo racconto in poche parole: mostra un ragazzo che ha appena avuto un infarto, e con alcuni effetti digitali viene fatta vedere la sua vita fino a quel momento; subito di seguito le stesse immagini mostrano come sarebbe potuta essere se la sua condizione cardiaca fosse stata diagnosticata per tempo, sottoponendolo a un’operazione al cuore che avrebbe potuto salvargli la vita. Lo spot ha il chiaro scopo di parlare di prevenzione sanitaria, e ovviamente la prevenzione parte dai giovani: se stai attento a come stai, a quello che fai, e ai consigli dei medici, è probabile che vivrai meglio e più a lungo.

Chi può attaccare uno spot del genere? I soliti noti, che oggi eviteremo di citare. Ci limiteremo a riportare le parole che hanno usato per parlare dello spot:

…se l’intento ufficiale è quello di sensibilizzare ai problemi di salute, non sfugge che la visione di video di questo tipo rischia di normalizzare ciò che normale non è, senza contare che tutto sa molto di pura pubblicità.

O ancora:

…mentre i giornaloni di casa nostra tentano goffamente di normalizzare ciò che normale non è – ovvero le miocarditi tra gli adolescenti, di cui invero prima della campagna vaccinale a tappeto non avevamo mai avuto testimonianza, di certo non in queste proporzioni assolutamente inedite –, in Canada ci si affida addirittura a uno spot televisivo volto alla normalizzazione di quelli che definiamo “malori improvvisi”. Sono 2 minuti e 33 secondi di un video sconcertante. Reca profonda tristezza il fatto che non si stia parlando di un Burioni qualsiasi ma di quello che è considerato il miglior ospedale pediatrico al mondo, l’Hospital for Sick Children affiliato alla Facoltà di Medicina dell’Università di Toronto, che ha prodotto lo spot promozionale in questione.

Secondo gli autori di queste frasi – sono due siti diversi, e ce ne sono svariati altri con la stessa linea editoriale – lo spot sarebbe quindi stato realizzato per “normalizzare ciò che normale non è“, ovvero i malori improvvisi.

Peccato che come sempre si omettano dati e dettagli non esattamente marginali. Dati e dettagli che qui su BUTAC vi abbiamo riportato più e più volte.

…tra gli 0 e i 24 anni in Italia, senza pandemia, in media ogni anno muoiono circa 3533 soggetti, quasi 10 al giorno. Alcune sono morti infantili, altri saranno per patologie, ma esiste una letteratura scientifica in merito alle morti cardiache improvvise anche nei giovani.

E non è BUTAC a dire queste cose, ad esempio nel 2011 su Quotidiano Sanità veniva riportato:

Sono giovani e apparentemente sani. Eppure muoiono per morte cardiaca improvvisa. Un evento drammatico che colpisce ogni anno oltre mille under 35

Una morte causata da difetti congeniti e malattie genetiche che potrebbero essere scoperti con un semplice Ecg.

Lo spot canadese è per l’appunto questo, uno spot per la prevenzione, uno spot per spingere i genitori a stare più attenti a quanto notano nei loro figli, fin da piccoli, per prevenire quelle oltre mille morti all’anno che, con una diagnosi fatta per tempo, si sarebbero potute evitare. Siccome statisticamente è possibile che ci sia almeno un giovane a rischio di malattie cardiache che segue i disinformatori di cui sopra, spero che in caso di complicanze dovute a una prevenzione non fatta denunci chi l’ha convinto a non fidarsi della medicina, e a mettere seriamente a repentaglio la sua vita.

maicolengel at butac punto it

Sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.